morti sul lavoro al 15 marzo 2024

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nel 2024 al 15 marzo Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 211 per infortuni sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 273 se si aggiungono i morti in itinere L’unico osservatorio che monitora da 17 anni i morti sul lavoro, compresi i non assicurati a INAIL e i lavoratori in nero, nelle province ci sono i morti monitorati dall’Osservatorio, tra parentesi nelle regioni i morti con itinere e in altri ambiti lavorativi. Per noi chiunque muore mentre svolge un lavoro è considerato un morto sul lavoro Nel 2023 i lavoratori morti per infortuni sono stati 1485, 986 di questi sui Luoghi di lavoro gli altri sulle strade e in itinere, soprattutto in agricoltura e in edilizia Aperto da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. Da 17 anni i morti sui luoghi di lavoro sono tutti registrati in apposite tabelle Excel con l’indicazione di data del decesso, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. dall’assicurazione che ha o se non l’ha affatto (lavoro in nero) o agricoltore anziano. Dal 1° gennaio 2008, anno di apertura dell’Osservatorio al 31 dicembre 2023, sono morti complessivamente 21050 lavoratori, di questi 10474 per infortuni sui luoghi di lavoro (tutti registrati in tabelle excel ). ma purtroppo sulle strade e in itinere sfuggono comunque diversi lavoratori Le ore impiegate in questi 15 anni di monitoraggio con lavoro volontario sono state oltre 30000. Continuano ad alterare la percezione del fenomeno con dati parziali e assurdi anche nel 2023 con “indici occupazionali” quando il 30% dei morti non ha nessuna assicurazione o hanno un’assicurazione diversa da INAIL che diffonde solo i propri morti che in diversi copiano. MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE ESCLUSO ITINERE. Aggiunti nella Regione i morti sulle autostrade regionali, tra parentesi i morti nelle Regioni compresivi di itinere. N.B i morti sono segnalati nelle province e regioni dove c’è stata la tragedia LOMBARDIA 25 (37) Milano 4, Bergamo 1 Brescia 9 Como 1 Cremona 2 Lecco 1 Lodi Mantova 2 Monza Brianza 2 Pavia 2 Sondrio Varese 2 TOSCANA 19 (26) Firenze 7 Arezzo Grosseto Livorno, Lucca 1, Massa Carrara 1 Pisa‎ 4 Pistoia Siena 1 Prato 3 EMILIA ROMAGNA 18 (24) Bologna 5 Rimini Ferrara 3 Forlì Cesena 3 Modena 3 Parma 2 Ravenna Reggio Emilia 1 Piacenza SICILIA 16 (23) Palermo 6 Agrigento Caltanissetta Catania 2 Enna Messina 4 Ragusa Siracusa 1 Trapani‎ 2 CAMPANIA 19 (26) Napoli 7, Avellino 3 Benevento , Caserta 6 Salerno 3 VENETO 12 (16) Venezia 2 Belluno Padova‎ Rovigo Treviso 4 Verona 4 Vicenza 2 LAZIO 13 (18) Roma 5 Viterbo 2 Frosinone 4 Latina Rieti TRENTINO ALTO ADIGE 12 (15) Bolzano 6 Trento 5 PIEMONTE 9 (14) Torino 3 Alessandria (1 cantiere autostradale) Asti 1 Biella Cuneo 2 Novara 2 Verbano-Cusio-Ossola Vercelli PUGLIA 11 (15) Bari 3, BAT 1 Brindisi 2 Foggia 3 Lecce 2 Taranto SARDEGNA 9 (13) Cagliari 2 Sud Sardegna 1 Nuoro1 Oristano 1 Sassari 4 ABRUZZO 8 (12) L'Aquila 2 Chieti 3 Pescara Teramo 2 Ascoli Piceno 1 MARCHE 7 (9) Ancona 2 Macerata 3 Fermo 1 Pesaro-Urbino 1 FRIULI VENEZIA GIULIA 6 (8) Pordenone 3 Triste 1 Udine 1 Gorizia LIGURIA 5 (6) Genova 1 Imperia 2 La Spezia Savona 1 UMBRIA 4 (5) Perugia 4 Terni CALABRIA 4 Catanzaro 1 Cosenza 2 Crotone Reggio Calabria 1 Vibo Valentia BASILICATA 2 (3) Potenza 2 Matera Molise Campobasso Isernia VALLE D’AOSTA 1 I morti sulle strade. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza. Nelle province non sono segnati i morti in autostrada avvenuti nella Regione Curatore Carlo Soricelli, metalmeccanico in pensione e artista sociale da oltre 50 anni Per contatti carlo.soricelli@gmail.com https://www.facebook.com/carlo.soricelli https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/ https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it su Twitter @pittorecarlosor 18 gli schiacciati dal trattore 22 morti gli autotrasportatori, altrettanti morti tra gli automobilisti (molti lavorano sulle strade essendo agenti di Commercio) e i passeggeri (non inseriti tra i morti sul lavoro) che hanno la sventura di incrociarli o di essere a bordo, spesso gli incidenti sono provocati da stanchezza e malori alla guida 26 gli operai/e, morti di fatica impiegati/e, agricoltori/e, braccianti, autotrasportatori ecc. morti per fatica e malori sui luoghi di lavoro: nel 2023 a luglio e agosto una strage per il caldo e per le condizioni in cui lavoravano soprattutto nei cantieri e sui campi 26 i morti in infortuni domestici tra questi 3 bambini 11 i taglialegna morti travolti dall’albero che tagliavano Complessivi morti sui luoghi di lavoro dal 2019 3869 morti Attenzione se si contano tutti anche i morti in itinere e in altri ambiti lavorativi in questi ultimi 6 anni completi e sommati come fa INAIL si arriva a contarne 5285

grafico 15 anni

grafico 15 anni
Morti sul lavoro al 10 marzo del 2024 comparati con gli ultimi 5 anni e con l'anno di apertura dell'Osservatorio....e parlano di cali

Le province nel 2023

Le province nel 2023
guarda la situazione della tua provincia Morti sui luoghi di lavoro nelle province nel 2023 dalla più virtuale Livorno, a Rieti la peggiore

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

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domenica 31 ottobre 2010

E' MORTO UN ALLEVATORE TRAVOLTO DA UNA MUCCA AD AOSTA. E' MORTO UN AGRICOLTORE INCORNATO DA UN TORO NELL'ASTIGIANO. E' MORTO MICHELE BINELLO CAD

ASTI, 30 OTT E' MORTO SILVANO PONZA AGRICOLTORE DI 74 ANNI. Silvano e' stato ucciso da un toro inferocito. E' deceduto dopo essere stato colpito più volte al ventre nonostante i soccorsi siano arrivati immediatamente. La tragedia verso le 18 a Castagnole Lanze in un cascinale della localita' Valle Tanaro. Il toro ed altri bovini, proprieta' di un vicino di casa,erano fuggiti da un recinto protetto da un cavo elettrico.

Cuneo E' morto Michele Binello agricoltore di 76 anni. Michele stava tagliando un albero nel suo podere quando è scivolato cadendo pesantemente al suolo. Immediatamente soccorso dagli stessi parenti che si trovavano nelle vicinanze purtroppo per Muichele non c'è stato più nulla da fare. Sul posto è intervenuta l'ambulanza del 118, mentre i rilievi sono stati opera da parte dei Carabinieri di Govone.

Aosta Un allevatore di 65 anni è morto dopo essere stato travolto e calpestato da una mucca. Il 65enne, martedì aveva riportato un trauma cranico e fratture al bacino. La vittima è morta questa mattina all'ospedale regionale di Aosta per le gravi ferite riportate.

sabato 30 ottobre 2010

E' MORTO PAOLO DE MARINIS A MONOPOLI DI BARI: IL GIOVANE AVEVA SOLO 21 ANNI

BARI 29 OTT – E’ morto Paolo De Marinis un giovane operaio di 21 anni a Monopoli. Il giovane Paolo è morto stamani al policlinico di Bari per le gravi ferite riportate nella caduta dal tetto di un capannone sul quale stava montando pannelli fotovoltaici. L’incidente e’ avvenuto ieri nella zona industriale di Modugno, a pochi chilometri da Bari.Il giovane operaio secondo le indagini dei carabinieri ha fatto un volo di circa sette metri. Lavorava per una ditta specializzata nel montaggio di pannelli fotovoltaici

venerdì 29 ottobre 2010

MA BERSANI PENSI AI PROBLEMI DEL PAESE

le statistiche ELABORATE DAI DATI RACCOLTI, QUASI ESCLUSIVAMENTE CON QUESTO BLOG dicono che alla fine dell'anno avremo, nella migliore delle ipotesi, un incremento minimo del 3% delle vittime sui luoghi di lavoro. Ma a non cittadini normali ci tocca sentir parlare di feste a luce rosse, binga binga e di gossip da giornali televisioni e politica. DA QUESTO GOVERNO I LAVORATORI I PENSIONATI E I DISOCCUPATI NON S'ASPETTANO NIENTE DI BUONO,BASTA GUARDARE LA FACCIA ESTASIATA DEL MINISTRO BRUNETTA NELL'ANNUNCIARE UN TAGLIO DI 300.000 POSTI DI LAVORO NEL PUBBLICO IMPIEGO. MA BERSANI SI VUOL COMINCIARE AD OCCUPARE DI QUESTI PROBLEMI CONCRETAMENTE, SENZA SUPERFICIALE E FALSA RETORICA, DEI MORTI PER INFORTUNI SUL LAVORO, DI DISOCCUPATI, DI PRECARI E D'IMPOVERIMENTO DI LARGA PARTE DEGLI ITALIANI A FAVORE DI POCHI?

Due vittime nella regione Campania. E' morto Raffaele Petriciello nel napoletano e Nicola Acampora nel salernitano

Napoli 28 ottobre E’ morto Raffaele Petriciello operaio di 32 anni. Raffaele è morto dopo essere stato colpito da un attrezzo, forse una molla staccatasi all'improvviso da un merzzo mentre era impegnato in un cantiere edile Sant’Anastasia.Petriciello è stato immediatamente trasportato presso il pronto soccorso dell’ospedale Apicella di Pollena Trocchia dai colleghi della ditta di costruzioniall’ospedale più vicino, ma purtroppo per lui non c’è più stato neinete da fare. Stando a una prima ricostruzione dei medici. il muratore sarebbe morto per un forte trauma cranico: la vittima perdeva sangue dal naso, dalla bocca e dalle orecchie. Sul posto i carabineri della stazione di Sant’Anastasia di Cisterna e la polizia che stanno compiendo accertamenti per verificare l’esatta dinamica dell’incidente, la posizione lavorativa di Raffaele Patriciello all’interno della ditta e se indossasse attrezzatura idonea a garantire la sicurezza. Disposta l’autopsia sulla salma.

Salerno 28 ottobre E’ morto Nicola Acampora operaio edile di 41 anni ad Atrani sul confine con Ravello in costiera amalfitana. Nicola Acampora, è morto schiantato al suolo mentre stava lavorando su di un costone roccioso a Civita di Ravello. Nicola stava lavorando alla bonifica di un costone roccioso quando, verso le 11,30 è precipitato dopo un volo di circa 50 metri schiantandosi al suolo . Subito allertati i soccorsi del 118, arrivati con difficoltà a causa del dissesto in cui si trova ancora la strada di Atrani soggetta all’alluvione dello scorso 9 settembre, ma è stato tutto inutile. Acampora è spirato poco dopo la caduta.

giovedì 28 ottobre 2010

SONO MORTI: Golupcho Azhderski, macedone di 40 anni. Un operaio di 47 a Bergamo. Un operaio albanese a Cuneo

TRENTO, 26 OTT – E’ morto un operaio macedone Golupcho Azhderski, 40 anni. Golupcho e' morto in una distilleria di Campodenno dopo essere caduto all'interno di un macchinario per la lavorazione delle vinacce. Ancora da chiarire la dinamica dell'infortunio avvenuto questa mattina. Golupcho Azhderski, e' stato soccorso e trasportato in gravi condizioni all'ospedale S.Chiara di Trento con gravi ferote. Nel pomeriggio e' morto nonostante le cure prestategli. L’impianto e' stato posto sotto sequestro.

Bergamo è morto un operaio un operaio dopo essere stato colpito da una scarica elettrica nel pomeriggio di mercoledì 27 ottobre a Brembate Sopra. L'infortunio, avvenuto nel pomeriggio, in un'azienda che si trova in via Terzi di Sant'Agata. All’operaio di 47 anni sono state prestate le prime cure, poi è stato trasferito in ospedale, dove purtroppo è deceduto poco dopo il ricovero. Sul posto, oltre a un'ambulanza del 118, sono intervenuti anche i vigili del fuoco, i carabinieri e i tecnici dell'Asl di Bonate Sotto. Non si conosce l’identità della vittima

CUNEO 27 OTT E' morto folgorato un operaio a Saluzzo mentre stava lavorando in un cantiere nei pressi del palazzo comunale. Albanese, aveva 37 anni ed era padre di due figli. Abitava a Frossasco. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti carabinieri, vigili del fuoco e 118. Il contatto con un cavo dell'alta tensione sarebbe con ogni probabilita' la causa della morte dell'operaio che lavorava in una buca profonda circa 1 metro e 80

mercoledì 27 ottobre 2010

CARTINE GEOGRAFICHE REGIONALI DELLE VITTIME PER INFORTUNI SUI LUOGHI DI LAVORO

Cari visitatori del blog, sono a darvi la situazione aggiornata ad oggi 27 ottobre 2010 dei morti per infortuni sui luoghi di lavoro relativi a tutto il 2010. Credo che, guardando le cartine inerenti alla propria regione molti abitanti di quelle che presentano un andamento così drammatico dovrebbero indignarsi coi propri governanti.non voglio fare nomi, ma basta guardare le cartine per rendersi conto di quali sono. Anche in questo caso voglio fare per l'ennensima volta una precisazione: quelle segnalate anche sulle cartine sono esclusivamente le vittime sui luoghi di lavoro e in questo elenco mancano i lavoratori che muoiono in initere che sono altrettanti. Tra l'altro, al di là della retorica, che accende la nostra classe dirigente quando ci sono morti collettive, per poi dimenticarsi completamente di questo drammatico problema una volta spento il clamore mediatico, sembra che a nessuno di loro interessi niente della vita di tanti lavoratori, che, alla luce di quello che ha evidenziato più volte questo blog, è possibile con le attuali conoscenze informatiche riuscire a prevenirle nella grande maggioranza dei casi, soprattutto in edilizia e in agricoltura. Ma, purtroppo, sono un semplice cittadino, che si è messo in testa dopo la tragedia della Thyssen, d'impegnare molto del suo tempo libero, con un lavoro volontario giornaliero di molte ore che il "potere" di tutti i colori, tende a considerare come intruso che "invade" territori non suoi, MA LA VITA DI TANTISSIME PERSONE DOVREBBE ESSERE PIU' IMPORTANTE DI QUALSIASI ALTRA CONSIDERAZIONE




martedì 26 ottobre 2010

E' morta uccisa una Guardia Giurata a Casoria di Napoli

Napoli, 26 ott. E’ morto una guardia giurata a Casoria. La vittima è stata uccisa dopo una tentata rapina a un portavalori che stava Casoria, popoloso centro alle porte di Napoli.Il blindato sarebbe in un primo momento stato bloccato dai rapinatori e successivamente sarebbe riuscito ad allontanarsi mentre le due guardie giurate sarebbero rimaste a terra. Ne è nato un conflitto a fuoco con i rapinatori a seguito del quale un agente è rimasto ucciso dai colpi di pistola e il collega è rimasto ferito. Oltre alla guardia giurata sarebbe rimasto ferito anche un passante. I carabinieri della compagnia di Casoria stanno dando la caccia agli assassini. Non si conosce ancora l'identità della vittima

lunedì 25 ottobre 2010

E' MORTO RENATO UCCELLA NEL CASERTANO. E' MORTO LIBORIO DI VINCENZO RIMASTO USTIONATO UNA SETTIMANA FA AD AGRIGENTO

Caserta, 25 ott E’ MORTO RENATO UCCELLA OPERAIO DI 58 ANNI. Renato e' morto e un ingegnere e' rimasto ferito cadendo da un capannone in plexiglas di un'industria situata a Marcianise, nel casertano. Uccella lavorava per conto di una ditta esterna.. La tragedia e' avvenuta alle 13 di oggi pomeriggio all'interno dell'azienda 'Bulloneria e dadi Srl'.

25 ottobre agrigento E' morto Liborio Di Vincenzo dopo una settimana di agonia, Liborio l’operaio di 50 anni ustionato lo scorso 16 ottobre in un incidente sul lavoro in officina avvenuto a Agrigento era stato trasferito dopo l'incidente, con ustioni su quasi tutto il corpo, al Reparto grandi ustionati dell'Ospedale Civico di Palermo. Nei giorni scorsi era stato trasferito alla Prima Rianimazione dove e' morto la notte scorsa. Sembra che Di Vincenzo stesse riparando un furgone quando e' scoppiato un incendio che gli ha provocato garvissime ustioni.

SARANNO OLTRE CINQUANTA LE VITTIME IN EDILIZIA E IN AGRICOLTURA DA OGGI AL 31 DICEMBRE

Prosegue anche in questo fine anno il pessimo andamento delle morti per infortuni sul lavoro in agricoltura e in edilizia, con oltre il 60% delle morti sul totale di tutti i morti per infortuni sui luoghi di lavoro. Le statistiche ricavate da questi tre anni di monitoraggio delle vittime prevedono che alla fine dell'anno si avrà più vittime rispetto all'anno scorso e che da qui al 31 dicembre morirà un edile e un agricoltore quasi ogni giorno.

E' MORTO SILVANO DI BONITO A NAPOLI. E' MORTO UN MEDICO A PARMA, E' MORTO UN OPERAIO DI 24 ANNI IN PROVINCIA DI COSENZA

Cosenza 24 ottobre E’ morto un giovane operaio di 24 anni in un’azienda di commercializzazione di prodotto agricoli a San Marco Argentano in provincia di Cosenza. Secondo una prima ricostruzione, il ventiquattrenne che era alla guida del muletto, è rimasto schiacciato dal mezzo che si è ribaltato senza un’apparente ragione. I Carabinieri stanno svolgendo le indagini per accertare la dinamica dei fatti.

PARMA, 24 OTT- E’ MORTO UN MEDICO DI 59 ANNI UCCISO A FUCILATE DA UN SUO PAZIENTE. Il medico di Busseto, in provincia di Parma e' stato ucciso con un colpo di fucile da caccia da un suo paziente che era andato a visitare a domicilio. La tragedia è avvenuta e' avvenuto nel pomeriggio a casa di agricoltore pensionato di 79 anni, che la vittima visitava frequentemente. Appena varcata la porta di casa lungo le scale di accesso all'appartamento il medico si e' trovato di fronte l'anziano che ha immediatamente puntato il fucile facendo fuoco una volta. Sembra che l’anziano agricoltore soffrisse di depressione.

Napoli 24 ottobre E’ morto Sivano Di Bonito,operaio di 49 anni nell’impianto di rifiuti azienda comunale per la raccolta dei rifiuti. Silvano è morto nell'impianto Stir (ex Cdr) di Giugliano, che lavora in turni straordinari per fronteggiare l'emergenza. Silvano capoturno, sindacalista della Cisl, è stato travolto da una pala meccanica all'interno di un capannone. Al momento dell'incidente era solo: la dinamica esatta non è stata ancora ricostruita.A Silvano era stato richiesto a causa della situazione dei rifiuti a Napoli di lavorare di domenica in via eccezionale.

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Cosenza 24 ottobre E’ morto un giovane operaio di 24 anni in un’azienda di commercializzazione di prodotto agricoli a San Marco Argentano in provincia di Cosenza. Secondo una prima ricostruzione, il ventiquattrenne che era alla guida del muletto, è rimasto schiacciato dal mezzo che si è ribaltato senza un’apparente ragione. I Carabinieri stanno svolgendo le indagini per accertare la dinamica dei fatti.

PARMA, 24 OTT- E’ MORTO UN MEDICO DI 59 ANNI UCCISO A FUCILATE DA UN SUO PAZIENTE. Il medico di Busseto, in provincia di Parma e' stato ucciso con un colpo di fucile da caccia da un suo paziente che era andato a visitare a domicilio. La tragedia è avvenuta e' avvenuto nel pomeriggio a casa di agricoltore pensionato di 79 anni, che la vittima visitava frequentemente. Appena varcata la porta di casa lungo le scale di accesso all'appartamento il medico si e' trovato di fronte l'anziano che ha immediatamente puntato il fucile facendo fuoco una volta. Sembra che l’anziano agricoltore soffrisse di depressione.

Napoli 24 ottobre E’ morto Sivano Di Bonito,operaio di 49 anni nell’impianto di rifiuti azienda comunale per la raccolta dei rifiuti. Silvano è morto nell'impianto Stir (ex Cdr) di Giugliano, che lavora in turni straordinari per fronteggiare l'emergenza. Silvano capoturno, sindacalista della Cisl, è stato travolto da una pala meccanica all'interno di un capannone. Al momento dell'incidente era solo: la dinamica esatta non è stata ancora ricostruita.A Silvano era stato richiesto a causa della situazione dei rifiuti a Napoli di lavorare di domenica in via eccezionale.

sabato 23 ottobre 2010

E' morto Antonio Grazioso un operaio sull'A14 Bologna-Taranto in direzione Milano. E' morto Salvatore d'Angelo a Bacoli di Napoli

Bologna_Taranto A 14, 23 ott.- E' morto Antonio Grazioso un operaio Alle 4.30 circa all'altezza del km 25 della A14 Bologna-Taranto, nel tratto tra Castel S. Pietro e Bologna S. Lazzaro, direzione Milano. L'operaio dipendente della Ditta Cns e' morto travolto da un'auto. Autostrade per l'Italia riferisce che l'auto ha invaso un'area di cantiere correttamente segnalata. Sono in corso di accertamento da parte della Polizia Stradale. S'ignora l'identità della vittima.

Napoli 22 ottobre E’ morto Salvatore D’Angelo operaio di 55 anni. Salvatore stava lavorando a una cabina elettrica fulminato da una scarica. Il suo nome non e' ancora stato reso noto. E' successo a Torregaveta una frazione di Bacoli, nel napoletano. La polizia sta svolgendo accertamenti per cercare di chiarire le cause di questo infortunio sul lavoro ed eventuali responsabilita'.

giovedì 21 ottobre 2010

ANCHE UNA DONNA VITTIMA DI QUEL KILLER CHIAMATO TRATTORE

Massa Carrara, 21 ott. E’ morta anche una donna schiaccata da quel killer chiamato trattore Una donna e' morta oggi pomeriggio schiacciata da un trattore nella zona del castello del Piagnaro, nel comune di Pontremoli in provincia di Massa Carrara. Non e' ancora nota l'identita' della vittima, ne' la dinamica dell'incidente. Sul posto i soccorritori con l'ambulanza e le forze dell'ordine che stanno cercando di ricostruire l'accaduto.

E' morto a soli 21 anni Igor Herculano Porto Rodriguez operaio brasiliano . E' morto Domenico Colella a 72 anni cadendo da un ponteggio

Chieti 19 ottobre E’ morto Domenico Colella cadendo da un ponteggio , dopo che i carabineri avevano messo in dubbio che l’anziano era stato investito accidentalmente da un automezzo in retromarcia. In realtà Domenico sarebbe caduto da un prefabbricato, morendo sul colpo. I due indagati dovranno ora rispondere di concorso in omicidio colposo. "L’episodio, spiega in una nota il dirigente il commissariato di Vasto, Cesare Ciammaichella - e’ avvenuto in un fabbricato risultato privo delle piu’ elementari misure di sicurezza e nel quale era rilevabile una verosimile attivita’ lavorativa di natura edile. Secondo Ciammaichella - l’ipotesi che si sia trattato dell’ennesimo incidente sul lavoro per mancanza delle misure di sicurezza e che la morte sia avvenuta per una caduta dal cantiere".

Verona 21 ottobre E’ morto Igor Herculano Porto rodriguez un ragazzo brasiliano di 21 anni dopo dieci giorni di agonia. Igor lo scorso 11 ottobre si era ferito gravemente cadendo da un ponteggio allestito in un cantiere. Il povero giovane è morto l'altra sera, intorno alle 19, all'ospedale veronese di Borgo Trento dopo dieci giorni di agonia trascorsi a lottare per la vita in un letto del reparto di Rianimazione. Quel giorno, Igor Herculano, dipendente di un'impresa di Bussolengo di proprietà di un connazionale, era intento a sistemare le grondaie sulla facciata anteriore dello stabile, appena ritinteggiato, su un'impalcatura mobile. Improvvisamente, il ponteggio, ha ceduto ed il povero giopavne è caduto da un’altezza di 5 metri

DUE VITTIME IN PROVINCIA DI ROMA: SONO MORTI UN PICCOLO IMPRENDITORE EDILE E COSTANTIN MISTROV UN BRACCIANTE AGRICOLO CHE SEMBRA LAVORASSE IN NERO

Roma E’ MORTO UN IMPRENDITORE EDILE DI 49 anni cadendo da un escavatore che stava manovrando all'interno di uno stabile mentre eseguiva alcuni lavori di ristrutturazione. E' accaduto nella zona di Tor de Cenci. La vittima titolare un piccola impresa edile, stava manovrando l'escavatore nel giardino della villetta, quando ha eseguito una manovra brusca e, cadendo, ha sbattuto contro il montante della cabina del mezzo, morendo sul colpo.

Roma 19 ottobre E’ morto Costantin Mistrov a Palestrina, dove Costantin, un bracciante agricolo rumeno di di 56 anni, dopo essere stato incornato da un toro mentre svolgeva il suo lavoro, in nero, senza un contratto, come ormai troppi lavoratori agricoli soprattutto di nazionalita' straniera, rilancia l'allarme sui controlli e sulla prevenzione nel mondo del lavoro agricolo". E' quanto afferma Luca Battistini, segretario generale della Flai Cgil di Roma e del Lazio.

mercoledì 20 ottobre 2010

E' MORTO UN OPERAIO A ROCCASTRADA DI GROSSETO

GROSSETO, 20 OTT E’ MORTO UN OPERAIO DI 47 anni in un incidente sul lavoro avvenuto in una cava nel comune di Roccastrada. Il lavoratore stava guidando in una strada in discesa un muletto che si e’ ribaltato. L’operaio e’ stato sbalzato fuori dall’abitacolo e il mezzo lo ha schiacciato uccidendolo sul colpo.

sabato 16 ottobre 2010

ANCORA TRE VITTIME : SONO MORTI VITANTONIO CINQUEPALMI NEL BARESE. MATAR THIAM BRACCIANTE SENEGALESE NEL FOGGIANO E MARIO CORINTI NEL VITERBESE

BARI E’ MORTO VITANTONIO CINQUEPALMI UN AGRICOLTORE DI 60 ANNI, VITANTONIO E’ MORTO IN MATTINATA A NOICATTARO, NEL BARESE. VITANTONIO SAREBBE RIMASTO IMPIGLIATO NELLE PALE DELL'ARGANO. A DARE L'ALLARME È STATO UN CONTADINO CHE STAVA LAVORANDO IN UN PODERE VICINO. I MEDICI DEL 118, NON HANNO POTUTO CHE CONSTATARNE LA MORTE

FOGGIA –e’ MORTO Matar Thiam Un giovane bracciante agricolo senegalese di 23 anni matar è morto annegato in un vascone irriguo ad Arpinova, un borgo a una decina di chilometri da Foggia, probabilmente nel tentativo di salvare una pecora caduta in acqua. Ad accorgersi della tragedia è stato il suo datore di lavoro che ha trovato le sue scarpe nei pressi del vascone irriguo. Per il recupero del corpo di Thian sono intervenuti i vigili del fuoco di foggia che hanno tentato di aspirare l’acqua del vascone con le idrovore, lavoro questo che non è servito per recuperare il cadavere, tanto da richiedere l’intervento dei sommozzatori dei vigili del fuoco di Brindisi che hanno recuperato il corpo del giovane senegalese a tre metri di profondità. Sul luogo dell’incidente oltre ai vigili del fuoco sono intervenuti gli agenti della polizia di stato.

VITERBO –E’ morto Mario Corinti imprenditore edile le di 58 anni. Mario è morto. L'imprenditore è stato colpito dal braccio di una pompa di cemento che si è staccato dal mezzo cadendogli addosso. Corinti è stato trasportato all'ospedale di Belcolle ma viste le sue gravissime condizioni, era stato colpito su diverse parti del corpo, non c'è stato più niente da fare. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco ed i sanitari del 118.

venerdì 15 ottobre 2010

E' MORTO UN SALDATORE DI 59 ANNI A CAUSA DI UN'ESPLOSIONE IN PROVINCIA DI TREVISO

Treviso 14 ottobre E’ morto un operaio esperto di 59 anni mentre saldava un serbatoio cilindrico che è esloso. E’ accaduto in un caseificio di Motta di Livenza (Treviso). Sul posto i carabinieri e i vigili del fuoco di Motta di Livenza e di Treviso. Per cause da accertare, il contenitore sarebbe improvvisamente scoppiato, proiettando i a grande distanza. L’incidente non ha avuto testimoni, ma il fragore dell’esplosione ha fatto subito accorrere sul posto decine di persone che non hanno però potuto far nulla per soccorrere il saldatore. Non si conosce ancora l’identità dell’operaio. Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco, esperti dello Spisal e i carabinieri della compagnia di Conegliano.

giovedì 14 ottobre 2010

E' morto un edile di 39 anni in un cantiere di Roma

13 ottobre Roma E’ morto un operaio italiano in un cantiere edile di Roma, investito da un macchinariol’operaio di 39 anni, stava lavorando in un cantiere alla periferia di Roma , quando, per cause ancora in corso di accertamento è stato investito da una pompa per il cemento, morendo sul colpo. Sul posto sono in corso le indagini dei carabinieri.

martedì 12 ottobre 2010

E' morto Ciro Bonanno autotrasportatore di 59 anni. E' morto Giovanni Bruno a soli 24 anni. E' morto un agricoltore a Vibo Valentia

12 ottobre Palermo E’ morto Ciro Bonanno autotrasportatore di 59 anni.Ciro è morto rimanendo schiacciato tra due autocarri che si sono scontrati nel parcheggio in un capannone sulla strada provinciale in contrada Caculla. Bonanno eera nel capannone quando un autocarro Iveco, per cause da accertare si è mosso finendo contro un altro camion parcheggiato vicino. Bonanno è rimasto schiacciato tra i due pesanti automezzi. E deceduto sul colpo. Sulla tragedia stanno indagano i carabinieri.


Cosenza E’ morto Giovanni Bruno operaio di 24 anni rimasto schiacciato dal muleto che si è ribaltato uccidendolo sul colpo. Secondo la ricostruzione dell'accaduto, erano da poco passate le 17 quando il giovane era alle prese con un muletto in un'azienda che commercializza mezzi e prodotti agricoli e per cause in corso di accertamento, ad un tratto il muletto si è ribaltato schiacciando Giovanni. Sono stati vani gli immediati soccorsi prestati da alcuni colleghi che si trovavano in prossimità del luogo teatro del tragico evento. A questo proposito, i colleghi del giovane - si parla di due o tre operai - sono stati portati alla Compagnia dei carabinieri di San Marco Argentano dove i militari li hanno ascoltati fino a tarda sera. Dalle loro testimonianze si potrà ricostruire l'accaduto e stabilire probabilmente l'esatta dinamica dell'incidente mortale. Sono stati proprio i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia i primi ad intervenire. I sanitari arrivati con l’ambulanza del 118 non hanno potuto che constatarne la morte..

Vibo Valentia E’ morto un agricoltore di 46 anni, stava lavorando in unl'azienda agricola quando il pesante macchinario, 15 quintali, probabilmente è scivolato dal camioncino su cui era caricato e lo ha investito in pieno.

e' morto Daniele Cappella un operaio di 33 anni in un capannone industriale di Pesaro

PESARO, 11 OTT –E’ morto Daniele Cappella un operaio di 33 anni. capannone industriale della Scavolini cucine, a Pesaro. Cappella viveva a Senigallia e lavorava per la societa' Edra Ambiente, specializzata nella rimozione di coperture in eternit. E' precipitato da un'altezza di circa 8 metri, riportando un gravissimo politrauma. Ricoverato in ospedale in condizioni gravissime e' morto poco dopo. In corso accertamenti dei carabinieri e della Zona Asur.

domenica 10 ottobre 2010

E' MORTO UN AGRICOLTORE IN PROVINCIA DI VITERBO

Viterbo E’ morto A. S un agricoltore di 72 anni . A.S è stato trovato sabato sera in un terreno di sua proprietà, a pochi chilometri di distanza dal paese. Secondo i primi accertamenti sarebbe stato avvolto dalle fiamme mentre bruciava delle stoppie. Anche la sua auto è stata distrutta dal fuoco. A trovare la vittima sono stati i vigili del fuoco di Viterbo, chiamati dai carabinieri di Tuscania ai quali un passante aveva segnalato l'incendio di un'auto in mezzo a un campo. Mentre spegnevano le fiamme, i vigili hanno notato, a poco distanza, il corpo dell'agricoltore. La procura della Repubblica di Viterbo ha disposto l'esecuzione dell'autopsia.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE NAPOLITANO SULLE MORTI PER INFORTUNI SUL LAVORO E UNA MIA MAIL ALLA SUA SEGRETERIA

"L'incolumità e la salute dei lavoratori costituiscono valori primari e la loro tutela è interesse di tutta la collettività"

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato al Presidente dell'Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi sul Lavoro, Franco Bettoni, il seguente messaggio:

"In occasione della cerimonia per la "60^ Giornata per le vittime degli incidenti sul lavoro", è doveroso rendere omaggio alla memoria dei caduti sul lavoro ed esprimere viva solidarietà a quanti hanno sacrificato la propria salute e la propria integrità fisica, manifestando al contempo sentimenti di vicinanza alle loro famiglie e comunità.

L'incolumità e la salute dei lavoratori costituiscono valori primari per la società e la loro tutela è interesse non solo del singolo lavoratore, ma di tutta la collettività.

Nonostante i progressi che hanno contribuito a contenere il grave fenomeno, continuano purtroppo a registrarsi ogni giorno infortuni sul lavoro, troppo spesso mortali, anche a causa di inammissibili superficialità e gravi negligenze nel garantire la sicurezza dei lavoratori.
Dobbiamo perseguire con impegno una politica sistematica e continua di prevenzione e promozione della salute nei luoghi di lavoro, ispirata a una cultura della legalità e della sicurezza e basata su una costante e forte vigilanza sul rispetto delle norme e delle condizioni di lavoro.
All'Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi sul Lavoro, che organizza su tutto il territorio nazionale l'iniziativa odierna, rinnovo il mio apprezzamento per la sua assidua opera di sensibilizzazione sociale per la prevenzione e per la sicurezza nei luoghi di lavoro e di sostegno alle vittime di infortuni sul lavoro ed ai loro familiari".


Caro Presidente Napolitano, sono Carlo Soricelli metalmeccanico in pensione pittore-scultore d'origine beneventana, autore del libro "la classe operaia è andata all'inferno". volevo ringraziarla per le belle parole per la mia intervista sulle morti per infortuni sul lavoro pubblicata su Liberazione che mi ha fatto pervenire tramite il suo consigliere. Ho letto il suo toccante intervento di oggi sulle morti per infortuni sul lavoro organizzato dall'ANMIL e purtroppo, secondo le mie tabelle excel ricavate dal blog http://cadutisullavoro.blogspot.com/ i dati reali sono completamente diversi da quelli ufficiali. Non calano ma aumentano. I dati ufficiali che circolano sono inesatti e dati con molto ritardo per una cattiva e superficiale informazione da parte dei media che scrivano scandalizzati solo quando ci sono tragedie collettive, per poi dimenticarsi del problema. Da tre anni sto monitorando i morti per infortuni sul lavoro dopo la tragedia della Thyssen con un lavoro volontario, capillare e giornaliero e posso scrivere senza temere smentite che a morire sono soprattutto agricoltori e edili. Sono oltre il 60% delle vittime sul totale. OLTRE IL 50% DELLE VITTIME DI TUTTI I MORTI PER INFORTUNI SUL LAVORO CHE VANNO DAI 60 ANNI, FINO A 90, SONO AGRICOLTORI, QUASI TUTTI SCHIACCIATI DAI TRATTORI CHE GUIDANO
AD OGGI I MORTI PER INFORTUNI SUL LAVORO DEL 2010 SONO AUMENTATI DEL 4,4% RISPETTO ALLO STESSO PERIODO DEL 2009. SONO STATI 465 CONTRO I 445 NELLO STESSO PERIODO DEL 2009, QUASI IL DOPPIO SE SI AGGIUNGONO I LAVORATORI MORTI PER LE STRADE MENTRE VANNO E TORNANO DAL LAVORO. Quindi, con questi dati aggiornati viene smentito il luogo comune che calano i morti per infortuni sul lavoro. In realtà calano solo i lavoratori che muoiono per le strade mentre vanno o tornano dal lavoro, e questo calo è dovuto soprattutto alle automobili che sono tecnologicamente più sicure e che, per fortuna, anche i lavoratori riescono a comprare quando rottamano le vecchie. Con questi miei dati viene fuori che in realtà le aziende non fanno nessun tipo di prevenzione. Una prevenzione efficace viene fatta solo nelle aziende grandi e sindacalizzate.
Qui sotto sono a segnalarle le tabelle excel relative alle fasce dell'età delle vittime che muoiono sui luoghi di lavoro. Fino a 30 anni sono il 9%. dai 31 ai 40 sono il 27,5%.Dai 41 a 50 sono il 19,3.da 51 a 60 sono il 20,4%. dai 61 a 70 sono il 12,7%.Dai 71 agli 80 sono il 5.5%. Dagli 81 in su sono il 3,2%. Per l'8% delle vittime non è possibile stabilire la fascia d'età per mancanza di notizie relative all'età. Oltre il 50% delle vittime comprese dai 60 anni in su sono agricoltori, quasi tutti schiacciati dal trattore che guidano. Con le mie tabelle aggiornate è possibile anche riuscire a sapere con anticipo
anche quando ci potranno essere più morti in agricoltura e in edilizia. In queste due categorie muoiono soprattutto dopo un periodo persistente di mal tempo e dopo per recuperare il lavoro rimasto indietro si espongono a drammatici pericoli. I grafici eleborati in tal senso da mio figli, esperto informatico e appassionato di meteorologia non lasciano dubbi. Con stima carlo Soricelli

sabato 9 ottobre 2010

E' morto Davide Rossetti muratore di 27 anni a Reggio Emilia

Reggio Emilia, 9 ottobre E’ morto Davide Rossetti muratore di 27 anni.
Davide è spirato all’ospedale di Baggiovara alle 17 di ieri dopo che i medici hanno fatto l’impossibile per salvarlo. Rossetti che lavorava alle dipendenze della Impernovo di Finale, un’azienda che si occupa di impermealizzazione dei tetti, era caduto dal tetto piombando a terra da un altezza di sette metri.Le condizioni di Davide Rossetti erano apparse subito gravi ma si nutrivano speranze. Subito dopo la caduta, infatti, era pienamente cosciente e muoveva gli arti inferiori ma poco dopo le sue condizioni sono peggiorate fino alla sua drammatica conseguenze

SONO SEMPRE ITALIANI D'ORIGINE MERIDIONALE A MORIRE NELLE MISSIONI ESTERE,

BASTA COI MERIDIONALI CHE MUOIONO PER L'ITALIA, A MORIRE SONO QUASI TUTTI ITALIANI DEL SUD E DEL CENTRO ITALIA. E' DAL PO IN GIU' CHE TENGONO ALTO L'ONORE DI QUESTO PAESE. SONO SEMPRE MERIDIONALI A MORIRE ANCHE NEI CANTIERI DEL NORD. BASTA

AFGHANISTAN SONO MORTI GLI ALPINI: GIANMARCO MANCA DI ALGHERO, FRANCESCO VANNOZZI DI PISA, SEBASTIANO VILLE DI LENTINI E MARCO PEDONE DI LECCE. Quattro alpini sono morti e due sono rimasti feriti nella zona di Farah, in Afghanistan. i quattro giovani italiani sono stati vittime di un'imboscata alle 9.45 ora locale (le 7.15 in Italia) al ritorno da una missione, mentre si trovavano nella valle del Gulistan, nella provincia di Farah. Il mezzo su cui viaggiavano è stato prima colpito da un ordigno e poi attaccato con colpi di arma da fuoco. Erano tutti in forza al settimo reggimento alpini di stanza a Belluno, inquadrato nella brigata Julia, i cinque militari coinvolti nell'attentato. Anche il caporal maggiore scelto Luca Cornacchia che è rimasto ferito (nato a Pescina, in provincia dell'Aquila, il 18 marzo 1979), è cosciente, è in pericolo di vita. Attualmente si trova ricoverato presso l'ospedale da campo statunitense di Delaram, da dove ha parlato con sua moglie per tranquillizzarla Un sesto alpino è rimasto coinvolto nell'imboscata mentre si trovava a bordo di un automezzo che seguiva quello saltato in aria, si tratta di Michele Miccoli, 28 anni, nato ad Aradeo e residente a Belluno, ha riportato solo lievi escoriazioni a una gamba.


Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, si legge in una nota diffusa dal Quirinale appresa la notizia del gravissimo attentato contro i militari italiani impegnati nella missione internazionale per la pace e la stabilità in Afghanistan, esprime i suoi sentimenti di solidale partecipazione al dolore dei famigliari dei caduti.

venerdì 8 ottobre 2010

SALVIAMO I NOSTRI PADRI E NONNI CHE FANNO GLI AGRICOLTORI.

ATTENZIONE E' POSSIBILE AVERE PREVISIONI ATTENDIBILI PER QUANTO RIGUARDA I PERIODI CON PIU' VITTIME IN EDILIZIA E IN AGRICOLTURA

OLTRE IL 50% DELLE VITTIME DI TUTTI I MORTI PER INFORTUNI SUL LAVORO CHE VANNO DAI 60 ANNI, FINO A 90 SONO AGRICOLTORI, QUASI TUTTI SCHIACCIATI DAI TRATTORI CHE GUIDANO


Ad oggi i morti per infortuni sul lavoro nel 2010 sono stati 455 CONTRO I 445 NELLO STESO PERIODO DEL 2009, SONO QUASI IL DOPPIO SE SI AGGIUNGONO I LAVORATORI MORTI PER LE STRADE MENTRE VANNO E TORNANO DAL LAVORO. Questa volta voglio darvi le tabelle excel relative alle fasce dell'età delle vittime che muoiono sui luoghi di lavoro Fino a 30 anni sono il 9%. dai 31 ai 40 sono il 27,5%.Dai 41 a 50 sono il 19,3.da 51 a 60 sono il 20,4%. dai 61 a 70 sono il 12,7%.Dai 71 agli 80 sono il 5.5%. Dagli 81 in su sono il 3,2%. Per l'8% delle vittime non è possibile stabilire la fascia d'età per mancanza di notizie relative all'età. Oltre il 50% delle vittime comprese dai 60 anni in su sono agricoltori, quasi tutti schiacciati dal trattore che guidano.

E' probabilmente dell'operaio di 44 anni Paolo Marchini il corpo trovato alle foci del torrente Chiaravagna

Bergamo, 8 ott. – E’ morto Pierluigi Finazzi operaio di 67 anni. Perluigi stava lavorando sul tetto di una stalla quando e' precipitato in un lucernario. Nel primo pomeriggio finazzi si trovava insieme a un collega sul tetto di una stalla per montare una una struttura in ferro che sarebbe stata poi utilizzata per montare i pannelli solari che avrebbero alimentato il riscaldamento dei cavalli. Secondo una prima ricostruzione effettuata dai carabinieri, e' improvisamente scivolato, finendo su un lucernario che ha ceduto precipitando così da un’altezza di6 metri. Inutili i tentativi di rianimazione da parte del personale del 11

Lecco, 8 ott. - Un operaio di 54 anni ha perso la vita in un infortunio sul lavoro avvenuto alla Brivio Ecologica, azienda situata a Brivio (Lecco). L’operaio del quale ancora non si conoscono le generalita', era stato urtato nel tardo pomeriggio di ieri da un carrello elevatore mentre stava lavorando con un collega. Le se sue condizioni non erano apparse tali da metterlo in pericolo di vita. Durante la notte, invece, il quadro clinico e' peggiorato e stamani il decesso. Stando a una prima ricostruzione dell'incedente, sembra che il collega stesse facendo manovra con il 'muletto' e non si sarebbe accorto della presenza del compagno di lavoro, urtandolo e facendolo cadere a terra chiacciandogli una caviglia. Stanno indagando i caabinieri della stazione locale per ricostruire la dinamica della tragedia.



, 8 OTT - Trovato in mare a Sestri Ponente il cadavere di un uomo: potrebbe trattarsi di Paolo Marchini, operaio disperso nell'alluvione di lunedi'.Il corpo e' stato rinvenuto alla foce del torrente Chiaravagna. Paolo Marchini, di 44 anni, era stato travolto lunedi' scorso da una piena di acqua e fango nei pressi della cava in localita' Panigaro sulle alture di Sestri Ponente. A trovare il corpo sono stati i militari della guardia costiera ed i sommozzatori dei carabinieri

giovedì 7 ottobre 2010

SONO QUASI TUTTI EDILI MERIDIONALI A MORIRE NEI CANTIERI DEL NORD. E' MORTO AMEDEO CARLINO. E' MORTO VINCENZO SQUILLACE. E' MORTO UN EDILE A BOLZANO

Bolzano 6 ottobre E’ morto un operaio in un incidente sul lavoro a San Martino in val Sarentino. Secondo prime informazioni, il braccio meccanico di una betoniera ha toccato una linea ad alta tensione.


SAVONA 6 OTT – E’ morto Vincenzo Squillace un operaio di 45 anni. Vincenzo e' morto dopo essere caduto dal tetto di una casa in ristrutturazione a Cengio.L'uomo stava lavorando con altri colleghi quando all'improvviso e' precipitato da un'altezza di 10 metri ed e' morto sul colpo. Inutili i tentativi di rianimarlo da parte dei medici del 118. Sono intervenuti anche i carabinieri della compagnia di Cairo Montenotte che hanno raccolto alcune testimonianze sull'accaduto.

Cuneo E’ morto Amedeo Carlino, 58 anni. Amedeo stava lavorando a Alba su un balcone al terzo piano di un palazzo in costruzione cadendo nel vuoto da dieci metri d’altezza. Carlino, calabrese, è l’ultima vittima di una catena infinita di merdionali che muoino nei cantieri del nord. La tragedia è avvenuta verso le ore 18. I colleghi hanno subito chiamato il 118, i sanitari hanno portato Amedeo al San Lazzaro di Alba dove è deceduto per le gravi lesioni subite in varie parti del corpo a seguito dell’impatto al suolo.I Carabinieri hanno sequestrato l’area del cantiere interessata all’infortunio ed hanno raccolto le testimonianze di altri operai presenti in quel momento nel cantiere.

mercoledì 6 ottobre 2010

E' morto Rossano Vitarelli, E' morto Mario Piezzi

Cosenza 5 ottobre E’ morto Mario Piezzi un agricoltore di 48 anni, mario è morto schiacciato dal trattore che stava guidando e che si è ribaltato. E' accaduto nel primo pomeriggio di oggi in contrada Colucci di San Giorgio Albanese al confine coi comuni di Corigliano e Vaccarizzo Albanese. Mario Piezzi è una delle centinaia di agricoltori che ogni anno muiono schiacciati dal trattore che guidano nell’indifferenza delle Istituzuioni. Mario Piezzi stava lavorando col trattore su un appezzamento di terreno di sua proprietà e non molto distante dalla sua stessa abitazione. Quando all'improvviso e per cause in corso d'accertamento da parte dei Carabinieri il mezzo s'è paurosamente ribaltato su un fazzoletto di terra un pò ripido. Sul posto, allertati da alcuni conoscenti e parenti, sono immediatamente giunti i soccorsi sanitari con un'ambulanza del 118 dell'ospedale di Corigliano. Sul posto sono presenti i Carabinieri della Compagnia di Corigliano ai quali tocca ora ricostruire l'esatta dinamica del tragico incidente.

Lucca 5 OTT E’ morto Rossano Vitarelli, autotrasportatore lucchese di 52 anni., Rossano e' morto a causa di un incidente stradale verificatosi nella tarda mattinata di oggi a Marlia, nel comune di Capannori (Lucca). Vitarelli era alla guida di un tir che e' finito contro il cassone di un altro camion, condotto da un quarantunenne pratese. Rossano e' morto poco dopo il suo arrivo, con l'elisoccorso, all'ospedale di Pisa. In corso di accertamento le cause delll'incidente.

lunedì 4 ottobre 2010

altre cinque vittime in poche ore. sono morti Leonello Amadei, Marion Neago, Sauro Moregola e Nino Cassola

NAPOLI, 4 OTT-E’ morto un operaio 65enne mentre lavorava al ripristino di un pozzo artesiano, travolto da alcuni tubi sospesi che lo hanno fatto cadere nella buca. E' accaduto a Somma Vesuviana, nel napoletano. L'uomo, che stava eseguendo alcuni lavori nel terreno di un vicino, e' morto durante il trasporto alla clinica Trusso di Ottaviano. Sull'incidente indagano i carabinieri.

Lucca E’ morto Leonello Amadei di 61 anni. Lionello e' morto stamani, schiacciato da una lastra di marmo in una segheria di Vallecchia, frazione di Pietrasanta (Lucca). La vittima, Leonello Amadei, era uno dei titolari della segheria di marmo. Secondo quanto ricostruito, il 61enne stava spostando delle lastre con una ventosa quando, forse per il distacco della ventosa stessa, una lastra di marmo e' caduta schiacciandogli il torace L'uomo e' morto poco dopo il ricovero all'ospedale della Versilia.

Genova E’ morto Nino Cassola, 33enne di Struppa. Nino è morto cadendo all’interno di un pozzo per l’estrazione di biogas nella discarica di Scarpino, sulle colline di Genova. Il tutto è avvenuto durante una manovra di allineamento del tubo di scarico del gas, quando Cassola, ha perso l’equilibrio cadendo nel pozzo. Il pozzo nel quale è caduto Cassola, è profondo diciotto metri e largo uno con una temperatura intorno agli 80 gradi. Le condizioni critiche e l’assenza di ossigeno hanno impedito il recupero del corpo direttamente. E’ stato necessario aprie un varco accanto al pozzo con delle ruspe per aprire una via secondaria, spostanto diversi metri cubi di terra e rifiuti. Da una prima analisi le norme di sicurezza non sono state rispettate, poiché Cassola non era assicurato ad alcun sostegno che avrebbe impedito la tragica fine. Si è oltresì constato, che i gas fuoriuscenti dai pozzi, rendeno l’area irrespirabile e facilmente possono causare perdita dei sensi. Sul luogo dell´incidente, oltre ai carabinieri, diverse squadre dei pompieri, tra cui quelle specializzate Saf (per il soccorso speleo-alpinistico-fluviale) e Nbcr (per gli interventi in luoghi contaminati). Una particolare telecamera per individuare il corpo, è stata subito introdotta prima di iniziare l'opera di scavo e recupero.



Mantova è morto Sauro Moregola agricoltore di 51 anni, Sauro è l’enensima vittima schiacciato dal trattore che guidava. mentre stava riportando il mezzo all'amico che glielo aveva prestato per alcuni lavori. Sauro Moregola, di Villa Poma, forse per un malore, ha perso il controllo del mezzo, che trainava un rimorchio vuoto, lungo la provinciale tra San Giacomo delle Segnate e Bondanello. Il veicolo si è ribaltato e l'uomo è stato sbalzato fuori dalla cabina finendo schiacciato sotto il trattore.


Bari apprendiamo con qualche giorno di ritardo della morte di un operaio romeno di 45 anni, Marian Neagoe,Marion dipendente di un’azienda specializzata nel montaggio di pannelli fotovoltaici, la «Didaco» di Andria. L’incidente sul lavoro è avvenuto alle 9,45 di martedì sorso (ma la notizia si è appresa solo ieri) in un terreno agricolo ubicato incontrada San Donato, nelle vicinanze della zona annonaria, dove sta per nascere un piccolo impianto da 20 kw di produzione di energia solare. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri della stazione, l’uomo stava montando una trave in acciaio. Questa è la struttura portante a basso impatto ambientale, che non prevede cioè interventi invasivi nel terreno come opere di cementificazione su basamenti, su cui verranno successivamente ancorati i pannelli fotovoltaici e i cavi di collegamento con la rete elettrica dell’impianto. L’operaio stava posizionando questo asse, lungo circa 10 metri, orizzontalmente con l’ausilio di una piccola gru guidata da un suo collega, quando, per cause in corso di accertamento, il palo si sarebbe inclinato andando forse a toccare un cavo elettrico. Probabilmente l'uomo stava toccando con le mani il palo. È stato un attimo: Marian è rimasto folgorato da una scarica elettrica che non gli ha lasciato scampo, scaraventandolo a un paio di metri di distanza dal luogo in cui stava operando. I colleghi di lavoro hanno provato a lungo a rianimarlo, senza successo, quindi lo hanno trasportato al Pronto soccorso dell’ospedale «Florenzo Jaia». Ma ai medici non è rimasto che constatarne il decesso.

domenica 3 ottobre 2010

ancora 4 vittime in poche ore. E' morto Marcello Bonaldi. E' morto Giovanni Righini. E' morto Elmoustafa Jabiri.E' morto Antonio Bianco

L'Aquila, 2 ott. E’ morto Antonio Bonaldi operaio di 31 anni Nuovo incidente mortale sul lavoro si e' verificato oggi in Abruzzo e precisamente nel territorio del comune di Avezzano Antonio e' rimasto gravemente ferito mentre era intento a lavorare insieme ad altri operai in un cantiere privato rimanendo schiacciato da un escavatore che si e' ribaltato a causa del cedimento di un terreno travolgendo Antonio che era impegnato a seguire lavori per la realizzazione di un pozzetto di scarico. Prontamente soccorso Bonaldi e' stato trasportato in ospedale ma è morto poco dopo

Milano E’ morto giovanni Righini che è morto a 73 anni precipitando da un tetto di una chiesa. L’incidente è accaduto in via Bovesin de la Riva, a ridosso di corso XXII Marzo. Giovanni Righini è precipitato dal tetto della chiesa di Santa Maria del Suffragio mentre stava lavorando per alcuni interventi di manutenzione. In base a quanto raccontano alcuni testimoni, Righini si è alzato in piedi sul tetto per allontanare alcuni piccioni che si erano avvicinati ai cavi elettrici su cui stava intervenendo. Mentre cercava di cacciare via gli uccelli con le braccia, ha perso l’equilibrio ed è scivolato sulle tegole, senza trovare nessun appiglio a cui aggrapparsi. Inutile l’intervento dei soccorritori del 118 che non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell’uomo. Sul posto, avvisati dai passanti, sono anche arrivati i carabinieri della compagnia Monforte. Sono in corso gli accertamenti per verificare le dinamiche dell’incidente e per capire se sono state rispettate o meno le norme di sicurezza sul lavoro. L’uomo era dipendente in regola della ditta General electica srl con sede a Carpi e gli ispettori del lavoro stanno effettuando tutti i controlli del caso.

Brescia E’ morto Elmoustafa Jabiri marocchino di 36 anni, Tragico incidente sul lavoro venerdì pomeriggio ad Artogne. Jabiri è rimasto strangolato da un cavo. Jabiri, residente a Rogno, stava lavorando all’interno del capannone di una nota azienda artigiana di Artogne che si occupa della produzione di cavi elettriciIl giovane marocchino, regolarmente assunto e dipendente di una ditta esterna ma da qualche tempo al lavoro nell’azienda di Via Fornaci, è rimasto strangolato da un cavo mentre si trovava nei pressi di un macchinario che serve ad avvolgere i fili a forma di treccia. Toccherà ai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Breno, coadiuvati dai colleghi della stazione di Artogne intervenuti sul posto per i rilievi di legge insieme ai tecnici dell’Asl, ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto e accertare eventuali responsabilità. Sul posto sono intervenuti l'eliambulanza del 118, i volontari del S. Maria Assunta di Pisogne, i Carabinieri di Artogne e i tecnici dell'Asl.

Foggia è morto Marcello Bianco dopo essere rimasto intrappolato in un macchinario agricolo. E’ succeso ieri nelle campagne di Ascoli Satriano, in provincia di Foggia. Marcello , 58enne di Bovino, morto mentre stava lavorando nella sua azienda agricola. In base alla ricostruzione fatta dai carabinieri l’uomo sarebbe deceduto in pochi minuti per essere rimasto intrappolato con la fresa, macchinario con il quale stava svolgendo dei lavori.

sabato 2 ottobre 2010

A Vicenza e il Veneto hanno il triste primato delle morti bianche. E' morto C.E. Lovato è il secondo agricoltore morto a Vicenza in 24 ore

C'E' UN'EMERGENZA SOCIALE CHE NON INTERESSA A NESSUNO: GLI AGRICOLTORI CHE MUOIONO SCHIACCIATI DAL TRATTORE


Vicenza E’ morto Cristiano Egidio Lovato un pensionato vicentino di 79 anni, Cristiano, è morto oggi in un incidente avvenuto nelle campagne di Sovizzo, in località San Daniele. Lovato, che nonostante l’età avanzata amava occuparsi ancora di piccoli lavori agricoli, stava guidando il proprio trattore su un terreno in forte pendenza. Improvvisamente il mezzo si è capovolto, travolgendo sotto il suo peso l’anziano. Un agricoltore che lavorava su un appezzamento vicino è intervenuto in aiuto di Lovato, riuscendo con il proprio trattore a sollevare il mezzo su un fianco e ad estrarre da sotto il 79enne. Ma l’anziano era gìa privo di vita. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Montecchio Maggiore e i sanitari del Suem 118. L’inchiesta sulla tragedia è affidata al pm Barbara De Munari

venerdì 1 ottobre 2010

AUMENTANO I LAVORATORI CHE MUOIONO SUI LUOGHI DI LAVORO E NEI CAMPI SUI TRATTORI

E' UNA LEGGENDA IL CALO COSTANTE DEI MORTI PER INFORTUNI SUL LAVORO IN QUESTI ULTIMI ANNI CHE CI PROPINANO LE STATISTICHE UFFICIALI, SOLO PER LE STRADE I LAVORATORI MUOIONO DI MENO E QUESTO PERCHE' ANCHE I LAVORATORI IN QUESTI ULTIMI ANNI HANNO AUTOMOBILI PIU' SICURE. MENTRE SUI LUOGHI DI LAVORO QUESTO CALO E' INESISTENTE E LA PREVENZIONE VIENE FATTA SOLO NELLE AZIENDE GRANDI E SINDACALIZZATE.

GLI AGRICOLTORI HANNO AVUTO ANCHE QUESTO MESE IL 36% DELLE VITTIME SUL TOTALE

LA SITUAZIONE DI SETTEMBRE NON SI SCOSTA MOLTO DALL'ANDAMENTO ANNUALE DELLE
VITTIME SUL LAVORO.
ANCHE QUESTO MESE CON IL 36% GLI AGRICOLTORI SONO LA CATEGORIA CON PIU' VITTIME, GLI AGRICOLTORI CONTINUANO A MORIRE SCHIACCIATI IN TARDA ETA' DAL TRATTORE CHE GUIDANO. SEGUONO GLI EDILI CON IL 24%. INSIEME QUESTE DUE CATEGORIE RAPPRESENTANO IL 60% DI TUTTI I MORTI PER INFORTUNI SUL LAVORO. SEGUE L'INDUSTRIA CHE IN QUESTO MESE HA AVUTO MOLTISSIME VITTIME CON IL 20%, COME GLI ALTRI ANNI SETTEMBRE E' UN MESE TRAGICO PER I LAVORATORI DELL'INDUSTRIA CHE GLI ALTRI MESI HANNO UNA PERCENTUALE DI VITTIME CHE SFIORA IL 10%. COMPLESSIVAMENTE IN QUESTI PRIMI 9 MESI, RISPETTO ALL'ANNO SCORSO, SEPPUR LIEVE C'E' UN AUMENTO DELLE VITTIME PER INFORTUNI SUL LAVORO. CON LA "LEGGERA" RIPRESA ECONOMICA TORNA AD AUMENTARE IL NUMERO DELLE VITTIME. OCCORE COMUNQUE FARE CHIAREZZA. LE STATISTICHE DANNO UN CALO CONTINUO DELLE VITTIME IN QUESTI ULTIMI VENT'ANNI, IN REALTA', I DATI CHE HO RACCOLTO SEMBRANO SMENTIRE QUESTO ANDAMENTO. IL CALO DELLE VITTIME CLASSIFICATE COME "MORTI PER INFORTUNI SUL LAVORO" SONO DA RICONDURRE PRINCIPALMENTE AI LAVORATORI CHE MUOIONO PER LE STRADE E QUESTO PER MERITO DI AUTOMOBILI PIù SICURE CHE FANNO DIMINUIRE COMPLESSIVAMENTE LE VITTIME. IN REALTA' SE SI ANALIZZANO I DATI DEI LAVORATORI MORTI ESCLUSIVAMENTE SUI LUOGHI DI LAVORI CI SI ACCORGE CHE IL CALO E' INESISTENTE PER NON DIRE NULLO. QUESTO SIGNIFICA CHE IN REALTA' E' STATO FATTO POCO, PER NON DIRE NIENTE SULLA EFFETTIVA PREVENZIONE SUI LUOGHI DI LAVORO

SETTEMBRE TRAGICO PER GLI AGRICOLTORI ANCHE L'ULTIMO GIORNO HA TRE VITTIME. E' MORTO RENATO BONETTO. E' MORTO ADRIANO ZOVI. E' MORTO MARIO GEREMIA

IL TRATTORE CONTINUA A FARE STRAGI NELL'INDIFFERENZA GENERALE DELLA POLITICA

VICENZA – E’ morto Mario Geremia un operaio di 55 anni. è stato trovato morto, in una cisterna di fermentazione del mosto. E’ accaduto ad Alonte, nell’azienda agricola Vinigris. Sembra che a causare l’arresto cardiocircolatorio e il consecutivo decesso dell’uomo, residente a Lonigo, sia stata l’alta concentrazione di ossido di carbonio prodotta nel processo di fermentazione del mosto che lo ha investito quando ha scoperchiato la vasca. Inutile il tentativo dei vigili del fuoco di rianimare l’uomo con il defibrillatore in attesa dell’arrivo dell’elisoccorso, sopraggiunto solo un minuto dopo. Non è ancora stata esclusa l’ipotesi che l’operaio sia caduto nella cisterna a causa di un malore. Spisal e carabinieri di Lonigo stanno eseguendo gli accertamenti necessari a ricostruire la dinamica dei fatti e chiarire eventuali responsabilità.

30 settembre Cuneo E’ morto Renato Bonetto un agricoltore di 60 anni. Renato ha perso la vita a causa di quel mostro che fa strage di agricoltori chiamato trattore. Renato ha perso il controllo del mezzo durante una manovra in retromarcia. Il mezzo è precipitato per circa dieci metri nella scarpata che costeggia il Maira e l'uomo è stato sbalzato dall'abitacolo. E' morto sul colpo. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, l'elisoccorso, i carabinieri ed i vigili del fuoco. Non c'è stato più nulla da fare. Renato Bonetto lascia la moglie Elisabetta Cismondo, 55 anni, e due figli: Fabrizio (33 anni) ed Andrea (30 anni). Profondo sconcerto per la morte dell'uomo, conosciuto e molto attivo nella vita sociale di Busca. Era molto amico dell'onorevole Teresio Delfino. L'autopsia determinerà l'esatta causa della morte.

Vicenza E’ morto adriano Zovi agricoltore di 74 anni. Ennesima morte bianca in campagna. A Canove di Roana sull'altopiano di Asiago, un agricoltore è deceduto dopo essere stato travolto dal trattore. Adriano Zovi, 74 anni, aveva parcheggiato il mezzo in un tratto di discesa, attivando il freno a mano: tuttavia le ruote hanno iniziato a muoversi. L'uomo ha cercato di salire sul veicolo in corsa, ma ha perso l'equilibrio ed è stato travolto dalle ruote posteriori, che l'hanno schiacciato sul ventre.

Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2


Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.

L'Osservatorio a Storie Vere di RAI 1

Quando il lavoro uccide?