Caro Damiano, ieri sera ti ho sentito per televisione, non riesco a capire perchè utilizzate sempre dei dati confusi e incompleti sui morti sul lavoro. Qualsiasi cosa venga detta, che non venga dal mondo che frequentate, sembra che per voi non sia reale. Ed è anche per questo che la sinistra perde in continuazione "non è credibile". E questo vale anche per la diffusione di dati non veri e parziali. Io i morti sul lavoro li ho monitorati giorno per giorno, ma tu e Articolo 21 sembra che giocate su questi numeri....... Sarebbe opportuno lanciare l'allarme sugli agricoltori e sugli edili, categorie non sindacalizzate (i morti sono quasi tutti nelle imprese piccole e piccolissime) che da sole rappresentano quasi la metà di morti effettivi sul lavoro. Occorre dire con chiarezza che i morti sui luoghi di lavoro non sono quelli che segnalate voi o l'INPS (per ragioni contributive). Non si possono mettere assieme i morti sui luoghi di lavoro con quelli che muoiono per le strade con le loro automobili mentre vanno o tornano dal lavoro (circa la metà di quelli segnalati). Non riesco a dare spiegazioni logiche su questa insistenza nel non volere separare questi morti. Dai dati che diffondete sembra che i lavoratori morti siano quasi tutti a lavorare nelle fabbriche. In realtà anche voi, meglio di me, dovreste sapere che muoiono soprattutto gli agricoltori e gli edili. all'inizio di marzo, attraverso il mio blog, e con decine di mail mandate a parlamentari e stampa, ho lanciato l'allarme sulla possibilità che con l'arrivo del bel tempo ci sarebbe stata una strage di agricoltori e di edili (l'avevo estrapolato dalle mie tabelle excel dell'anno scorso). Purtroppo non mi sbagliavo. Alla fine di febbraio ero contento, avevo rilevato un calo sui morti effettivi sui luoghi di lavoro. Come prevedevo questo mese c'è stata un'autentica carneficina di agricoltori e di edili. I morti sul lavoro di marzo sono quasi il 25% in più rispetto a marzo dell'anno scorso (e il mese non è ancora finito). Se si sommano i tre mesi siamo allo stesso numero di morti rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Sarebbe stato opportuno quando parlate di morti sul lavoro, che sensibilizzaste queste categorie così esposte. La strage di agricoltori e di edili continuerà anche nei prossimi mesi. Gli agricoltori muoiono quasi tutti schiacciati dai trattori che guidano. Per gli edili occorrerebbero più controlli; anche utilizzando volontari (ronde?) per segnalare la mancanza di protezioni nei cantieri. Nei cantieri muoiono soprattutto degli immigrati meridionali e stranieri Quasi il 35% . E' nel caso degli agricoltori sarebbe opportuno la "rottamazione"dei trattori, con incentivi per l'acquisto di mezzi dotati di più sicurezza. Si salverebbero centinaia di vite umane. Mi aspetto che lanciate una campagna di sensibilizzazione verso queste categorie che sembrano dimenticate da tutti. Carlo Soricelli
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