giovedì 9 aprile 2009

MUORE DALLA FATICA MARCO CAVAGNA UN VIGILE BERGAMASCO MENTRE SCAVA TRA LE MACERIE IN ABRUZZO

Per scelta, per non creare confusione, in questo blog ho scelto di segnalare solo i morti per incidenti sul lavoro, e non lavoratori che muoiono mentre si recano o tornano dal lavoro o per malori fisici ma credo si agiusto segnalare questo vigile eroe bergamasco stroncato da un malore mentre prestava soccorso ai terremotati dell'Abruzzo.

L'Aquila, la fatica stronca il vigile eroe di Bergamo
di Meo PonteL´AQUILA - Era partito all´alba, con la prima squadra diretta in Abruzzo, appena era scattato l'allarme per il terremoto. Marco Cavagna, cinquant'anni, caposquadra dei vigili del fuoco di Bergamo, è spirato all´ospedale di Pescara. Forse stroncato dalla fatica. «Si è sentito male durante l´intervento», dicono i suoi compagni. Come le altre squadre operative partite dalle caserme del Nord, anche il caposquadra bergamasco era arrivato in Abruzzo dopo un viaggio di quasi dieci ore. Una rapida sosta al centro comando, proprio dietro l´ospedale dell´Aquila, poi di corsa verso il centro della città.Dicono che il caposquadra bergamasco si sia sentito male mentre frugava tra le macerie della Casa dello studente, dove le scosse hanno fatto più vittime e dove si scava sperando nei miracoli. Si muore anche così, cercando di salvare qualcuno, nell´Abruzzo accartocciato dal terremoto. E per non più di 1.500 euro al mese, paga di un caposquadra dopo vent´anni di anzianità. Il geometra Angelo Venuti, 55 anni, capo della prima colonna arrivata dal Piemonte, quando esce dal Centro comando, sottolinea: «Siamo in 800 ma entro domani saremo 1.200. Stanno chiamando a raccolta squadra da tutt´Italia». Venuti è arrivato in Abruzzo alle 17, avanguardia della prima sezione operativa dei vigili del fuoco di Torino: 13 uomini e otto automezzi tra cui quelli dell´Unità Cinofila e quelli della Saf, il gruppo speleologico-alpinista-fluviale.

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