Cari visitatori, il regista Gianluca Marcon girerà un film documentario sull'Osservatorio e la sua attività che ormai conclude 17 anni di monitoraggio e ovviamente su di me come artista sociale da oltre 50 anni Stiamo raccoglendo fondi dal basso (Crowdfunding) per non avere condizionamenti, se vuoi dare una mano alla realizzazione del progetto e dare anche un piccolo contributo vai al link https://sostieni.link/36551 se sei al computer inquadra e clicca sul qrcode col cell. e vai al link
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lunedì 17 agosto 2009
Tanti morti anche in agosto
Pescara, 13 ago E’ morto Nicola Pavone operaio di 48 anni. Nicola stava lavorando sul tetto di un capannone coperto in parte con lastre di plexiglass. All'improvviso, forse anche per la rottura della lastra, e' precipitato da un'altezza di 10 metri battendo violentemente a terra la testa. Inutili i soccorsi scattati immediatamente perche' Pavone ha cessato di vivere quasi subito per le gravi ferite riportate.
Messina E’ morto Nicola Caprino un ragazzo di 17 anni. Giuseppe è morto folgorato mentre lavorava all'esterno di una villa a Gaggi, in provincia di Messina. Il giovane aiutava il padre durante la stagione estiva, a conclusione dell'anno scolastico. Mentre tagliava con una motosega una mattonella, l'ultima prima della pausa pranzo, ha preso in mano un cavo elettrico ed è rimasto folgorato. I carabinieri stanno indagando per accertare eventuali responsabilità nella tragedia e l'osservanza delle norme di sicurezza sui luoghi del lavoro. Il titolare della ditta è il padre della giovanevittima. lastra.
PAVIA - È morto Davide Achilli vigile del Fuoco. Davide di 39 anni compiuti il 5 luglio scorso, ha finito lì la sua vita e il suo sogno, coronato poco più di un anno fa: un sogno di quelli su cui, a volte, si scherza, perché è comune a tanti bambini. Ma qualche adulto, poi, lo realizza per davvero: diventare vigile del fuoco. Come Davide, tornato dalle macerie del terremoto d’Abruzzo appena una settimana fa, attorno al quale tutta Voghera si è da subito stretta. Il papà Agostino, il comandante di Pavia Fabrizio Piccinini, il suo caposquadra Giuseppe Pillucci. E poi il comandante regionale Antonio Monaco a nome dei 3 mila vigili del fuoco lombardi affiancati da 2 mila volontari. Nella «sua» caserma al 10 di via Turati («qui veniva a fare i turni anche saltando i giorni di riposo», ricordano i colleghi), venerdì la camera ardente per l’ultimo saluto. Venerdì pomeriggio alle 16, il funerale solenne in duomo, con il vescovo di Tortona Martino Canessa. Ci vuole un po’ di tempo per raggiungere questo angolo di Lombardia vicino al confine con l’Emilia, famoso per i riti della Settimana Santa. L’incendio nel capannone - Crotta è anche il nome dell’azienda che ne è proprietaria - era partito verso le 20.30, quando ancora non era buio del tutto. L’inchiesta della procura cercherà di spiegarne il perché. Gli abitanti sono corsi subito, a vedere: con paura, anche per le cisterne di gasolio che tuttavia non hanno preso fuoco. I dispositivi di chiusura hanno «sfiatato», hanno fatto il loro dovere. I pompieri sono arrivati da Voghera e da Broni verso le 22, quando le fiamme erano già alte: anche dall’altra parte della valle le vedevano bene. Hanno cominciato subito a lavorare, ad aggirare il capannone avvolto dalle fiamme: quando il muro alto quasi 5 metri gli è crollato addosso, senza che alcuno dei suoi compagni, al momento, se ne avvedesse, Davide stringeva nelle mani la lancia. I vigili del fuoco impegnati, in quel momento, erano sei. C’è stato il crollo, la prima richiesta per l’ambulanza: erano quasi le dieci e mezza. Massimo Bernuzzi, un volontario («ma tra di noi che differenza c’è: volontari o no, il lavoro non cambia») del distaccamento di Broni è ferito, il crollo del l’ha travolto. È lui a dare l’allarme: anche Davide è sotto. Si fa la conta, è vero, manca un vigile: «È stato un secondo», dice Pierangelo, uno degli abitanti di Crotta, usciti dalle case - poche decine - spaventati, a vedere. Alle 23 e qualche minuto se ne va l’ambulanza con Davide. I suoi colleghi vanno avanti a lavorare: ci vorranno ancora delle ore per domare il fuoco.
Roma e’ morto un impiegato di 28 anni dopo essere andato a verificare i lavori sul tetto di un capannone. Il giovane addetto al servizio commerciale di un'azienda che opera in un cantiere edile in via della Arti a Fiumicino, è morto ieri sera dopo essere caduto dal tetto di un capannone. L'uomo era salito sulla struttura per fare delle fotografie che avrebbero dovuto documentare lo stato di avanzamento dell'intervento. La sua società, infatti, aveva appaltato ad una ditta la rimozione della copertura in amianto del capannone, e l'impiegato doveva verificare a che punto fosse l'opera. L'uomo è caduto dal tetto ed è morto sul colpo. I carabinieri della stazione di Fiumicino stanno cercando di ricostruire la dinamica dell'incidente
Forlì Cesena E’ morto un agricoltore di 62 anni è morto schiacciato sotto al suo mezzo.
Caserta E’ morto Marco Taglenti operaio di 35 anni. Tragico incidente sul lavoro ieri mattina a Caserta. Un operaio è morto precipitando dalla cima di un capannone posto all'interno della Firema Trasporti. Un volo di dieci metri che ha causato ferite talmente gravi da provocare la morte di Marco. Marco Taglienti, residente a Monte San Giovanni Campano (in provincia di Frosinone) è deceduto un'ora dopo il ricovero nell'ospedale civile di Caserta dove era stato trasportato d'urgenza ieri mattina dopo il terribile incidente. Marco Taglienti lavorava per l'azienda Edil pittura Sorana con sede legale a Pescosolido (provincia di Frosinone). La ditta è specializzata nella rimozione dell'amianto. E proprio per questo tipo di lavoro era stata ingaggiata dalla Firema Trasporti per mettere in sicurezza un capannone. Pare che quello di ieri fosse l'ultimo giorno di lavori previsto per la squadra di operai.
Pistoia. E’ morto un edile, l'altro ferito. I due muratori si trovavano all'interno di un fossato di tre metri di profondità e di un metro e mezzo di larghezza, quando il terreno ha ceduto. Stavano togliendo l'armatura a un muro davanti a uno scannafosso profondo tre metri e mezzo. Il terreno alle spalle dei due giovani muratori calabresi è franato seppellendoli. Uno è morto, un altro è rimasto ferito alle gambe. L'incidente sul lavoro è avvenuto questa mattina intorno alle 9 a Casalguidi, vicino a Serravalle Pistoiese. L'operaio deceduto aveva 45 anni ed era padre di tre figli. I due, al lavoro per una ditta edile che ha sede a Firenze, si trovavano all'interno di un fossato di tre metri di profondità e di un metro e mezzo di larghezza. Sul posto sono subito intervenuti i medici del 118 e tre squadre dei vigili del fuoco. Prima è stato estratto l'operaio ferito alle gambe, poi scavando per un'ora l'altro operaio
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