martedì 17 novembre 2009

DATI INAIL SUI MORTI SUL LAVORO

SONO MOLTO CONTENTO CHE L'INAIL CONFERMA I DATI CHE AVEVO SUI MORTI PER LAVORO CHE HO RICAVATO DALLE TABELLE EXCEL CREATE CON QUESTO BLOG. QUESTO CALO L'AVEVO GIA' SEGNALATO NEI PRIMI GIORNI DI LUGLIO. SE GUARDATE QUANTO SCRIVO IL 1 NOVEMBRE NOTERETE CHE IL CALO E' MOLTO PIU' ACCENTUATO, SFIORA ADDIRITTURA IL 20%. IN PARTE A CAUSA DELLA CRISI,MA ANCHE PER LA MAGGIORE SENSIBILITA' DA PARTE DI TUTTI.OCCORRE POI TENERE PRESENTE CHE CIRCA LA META' DELLE VITTIME NON MUORE SUI LUOGHI DI LAVORO MA NEL PERCORSO CASA-LAVORO, LAVORO-CASA. SI MUORE PER LE STRADE PER TURNI MASSACRANTI, PER ORARI DOVE SAREBBE OPPORTUNO DORMIRE, PER LUNGHI PERCORSI ECC..A MIO PARERE SAREBBE OPPORTUNO CHE SI FACESSE UNA CHIARA DISTINZIONE PER QUESTI MORTI DIMENTICATI DA TUTTI, PER POTER POI APPORTARE INTERVENTI MIRATI..I LAVORATORI MORTI SULLE STRADE SONO SEMPRE VITTIME SUL LAVORO, CHE MERITANO TUTTO IL RISPETTO E LE COPERTURE ASSICURATIVE E PREVIDENZIALI, MA SONO MORTI DIVERSE PER MODALITA' E CASISTICA RISPETTO AI LAVORATORI MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO. AD OGGI 17 NOVEMBRE NELLE MIE TABELLE RISULTANO 484 MORTI PER INFORTUNI SUI LUOGHI DI LAVORO DALL'INIZIO DELL'ANNO. POI OVVIAMENTE OCCORRE AGGIUNGERCI I LAVORATORI MORTI PER LE STRADE, SOLO OGGI ABBIAMO NOTIZIE DI UNO SPAVENTOSO INCIDENTE CHE HA COINVOLTO, UCCIDENDOLI 3 OPERAI. MA DI QUESTI VITTIME NON SI PARLA MAI. COME NON SI PARLA DEGLI AGRICOLTORI E EDILI MERDIONALI E STRANIERI CHE RAPPRESENTANO IL 60% DELLE VITTIME SUL TOTALE...FORSE PERCHE' SI TRATTA SOLO DI AGRICOLTORI ANZIANI E LAVORATORI NON PADANI?

DA REPUBBLICA
Nei primi sei mesi del 2009 si registra un -10,6% rispetto al 2008
In testa c'è l'industria. Nel Nord Est la maggiore riduzione
Inail, Calano gli infortuni sul lavoro
il segno meno dipende della crisi

ROMA - Forte calo di infortuni e morti sul lavoro nei primi sei mesi del 2009: rispettivamente -10,6% e -12,2%. I dati diffusi dall'Inail, però, hanno una spiegazione non legata al miglioramento delle condizioni di sicurezza. Il segno meno, infatti, dipende anche dalla crisi. Una quota tra i 5 e i 6 punti percentali del calo, spiega l'Inail, è infatti da attribuire alla componente "accidentale" rappresentata dalla contingente congiunta economica.

Nei primi sei mesi dell'anno gli infortuni sul lavoro sono stati 397.980 contro i 444.958 dello stesso periodo del 2008. I morti sono invece stati 490 rispetto ai 558 dello stesso periodo dell'anno precedente.

Il primo semestre dell'anno, infatti, è stato un periodo particolarmente negativo per l'economia italiana sia sul versante dell'occupazione (diminuita dello 0,9% nel primo trimestre e dell'1,6% nel secondo) sia su quello della produzione industriale calata di oltre il 20%. "Se a questo si aggiunge - spiega l'Inail - il massiccio ricorso alla cassa integrazione appare chiaro come al sostenuto calo della quantità di lavoro effettuata corrisponda, ovviamente, una considerevole flessione delle esposizioni al rischio di infortunio".

La tipologia. La flessione è stata più contenuta per gli infortuni sul percorso tra casa e lavoro e viceversa con un -5,8% per il complesso degli incidenti e un -9,2% dei casi mortali rispetto a quelli registrati "in occasione di lavoro" (-11,1% nel complesso e -13,1% i casi mortali). Tra questi ultimi c'è stata una riduzione dei morti sulla strada (-20,5%).

I settori. Il calo degli infortuni ha interessato soprattutto l'industria (-21,5% gli incidenti nel complesso e -18,7% i casi mortali) con un picco nel comparto metalmeccanico colpito dalla crisi economica (-27,3% gli infortuni, -20% i casi mortali). Le costruzioni hanno segnato una riduzione degli infortuni del 15,8% e una diminuzione più modesta dei casi mortali (-3,9%). L'agricoltura fa registrare un calo degli infortuni complessivo del 2,2% e una riduzione del 6,8% dei casi mortali mentre per i servizi la diminuzione è stata rispettivamente del 2,2% e del 5,1%

Il territorio. E' stato il Nord Est ad avere il miglior risultato in termini di riduzione degli incidenti (-14,3% gli infortuni nel complesso, -20,9% i casi mortali). Calo anche nel Nord Ovest (-9,1% gli incidenti nel complesso, -19,5% i casi mortali). In controtendenza è il Centro con un calo degli incidenti nel complesso (-9,2%) ma un aumento dei casi mortali (+9,2%). Nel Mezzogiorno si è avuto un calo degli infortuni del 7,9% e una riduzione di quelli mortali dell'11,5%.

Uomini e donne. Il miglioramento ha favorito soprattutto la componente maschile (-13,9%) e in misura molto più contenuta quella femminile (-2,15); mentre la riduzione dei casi mortali è stato molto sostenuta per entrambi i sessi: -18,2% per le donne e -11,7% per gli uomini.

1 commento:

  1. I dati da voi forniti sono rincuoranti, anche se ancora molto alti. speriamo di riuscire a fornire dati migliori sempre più frequentemente in modo tale da poter affermare almeno in parte la cosiddetta "sicurezza sul lavoro".

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