sabato 3 aprile 2010

E' MORTO L'OPERAIO RIMASTO INTOSSICATO DALL'AMMONICA IN UNA CENTRALE DELL'ENEL DI CIVITAVECCHIA

ROMA 3 aprile E' MORTO L'OPERAIO RIMASTO INTOSSICATO DALL'AMMONIACA NELLA CENTRALE ENEL- . L'OPERIO morto è uno dei quattro rimasti intossicati dall'ammoniaca all'interno della centrale Enel a carbone di "Torre Valdaliga Nord", e non nell'impianto Enelgreenpower del Gruppo Enel, come si era appreso in precedenza. il lavoratore era dipendente di una ditta appaltatrice, ed era stato ricoverato in gravi condizioni nel reparto di rianimazione dell'ospedale San Paolo di Civitavecchia. L'incidente è avvenuto poco prima di mezzogiorno nell'area dell'impianto dove viene stoccata l'ammoniaca utilizzata per abbassare le emissioni del monossido di azoto che si sviluppo durante il processo produttivo. Le condizioni degli altri tre operai coinvolti nell'incidente non destano particolari preoccupazioni.

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3 commenti:

  1. ma come è possibile che aziende come Enel non si adeguino e utilizzino sistemi appositi tipo flexopenplatform o awswitch come ha fatto la multinazionale svizzera del settore alimentare per cui lavoro io nello stabilimento di Parma?

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  2. http://repubblicaindipendente.wordpress.com/2010/04/06/ancora-morte/

    Non ci sono parole abbastanza pesanti, pietre abbastanza dure, per raccontare storie come queste.
    Sono già passato da questo blog; trovo un pò spaesante il silenzio che vi regna. Ma comprendo. E' il silenzio generato dalla mancanza delle parole.
    E' il silenzio del rispetto.
    Sono stato a contatto con chi ha avuto sofferenze e tragedie a causa del lavoro. Ancora oggi mi occupo di questo dolore (anche se da un'altra angolazione, adesso).
    Ed ho capito l'importanza del silenzio.
    Ed anche l'importanza che bisogna dare alle parole quando le parole hanno il valore della denuncia.

    A tutti coloro che passano di qua, vorrei però lasciare, alla fine, almeno una carezza di speranza.
    Accadrà, un giorno, che la strage avrà fine.
    Bisogna crederci.
    Così il Mostro sarà battuto un pò alla volta, ma per sempre.

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  3. Caro Pietro, basterebbe poco a rendere meno drammatico queste stragi di lavoratori. Se solo la politica di qualsiasi colore se ne occupasse svetendosi della loro arroganza e indifferenza. purtroppo urlo tutti i gironi in questo blog, maq più urli più se ne fregano. con le mie tabelle elaborate attraverso la raccolta dei dati è possibile sapere quando ci sono i picchi delle mortalità e le ho mandate con largo anticipo ma non c'è niente da fare. Se ne fregano politici, giornalisti, stama e televisione. Un'autentica indifferenza assassina. Carlo

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