lunedì 4 ottobre 2010

altre cinque vittime in poche ore. sono morti Leonello Amadei, Marion Neago, Sauro Moregola e Nino Cassola

NAPOLI, 4 OTT-E’ morto un operaio 65enne mentre lavorava al ripristino di un pozzo artesiano, travolto da alcuni tubi sospesi che lo hanno fatto cadere nella buca. E' accaduto a Somma Vesuviana, nel napoletano. L'uomo, che stava eseguendo alcuni lavori nel terreno di un vicino, e' morto durante il trasporto alla clinica Trusso di Ottaviano. Sull'incidente indagano i carabinieri.

Lucca E’ morto Leonello Amadei di 61 anni. Lionello e' morto stamani, schiacciato da una lastra di marmo in una segheria di Vallecchia, frazione di Pietrasanta (Lucca). La vittima, Leonello Amadei, era uno dei titolari della segheria di marmo. Secondo quanto ricostruito, il 61enne stava spostando delle lastre con una ventosa quando, forse per il distacco della ventosa stessa, una lastra di marmo e' caduta schiacciandogli il torace L'uomo e' morto poco dopo il ricovero all'ospedale della Versilia.

Genova E’ morto Nino Cassola, 33enne di Struppa. Nino è morto cadendo all’interno di un pozzo per l’estrazione di biogas nella discarica di Scarpino, sulle colline di Genova. Il tutto è avvenuto durante una manovra di allineamento del tubo di scarico del gas, quando Cassola, ha perso l’equilibrio cadendo nel pozzo. Il pozzo nel quale è caduto Cassola, è profondo diciotto metri e largo uno con una temperatura intorno agli 80 gradi. Le condizioni critiche e l’assenza di ossigeno hanno impedito il recupero del corpo direttamente. E’ stato necessario aprie un varco accanto al pozzo con delle ruspe per aprire una via secondaria, spostanto diversi metri cubi di terra e rifiuti. Da una prima analisi le norme di sicurezza non sono state rispettate, poiché Cassola non era assicurato ad alcun sostegno che avrebbe impedito la tragica fine. Si è oltresì constato, che i gas fuoriuscenti dai pozzi, rendeno l’area irrespirabile e facilmente possono causare perdita dei sensi. Sul luogo dell´incidente, oltre ai carabinieri, diverse squadre dei pompieri, tra cui quelle specializzate Saf (per il soccorso speleo-alpinistico-fluviale) e Nbcr (per gli interventi in luoghi contaminati). Una particolare telecamera per individuare il corpo, è stata subito introdotta prima di iniziare l'opera di scavo e recupero.



Mantova è morto Sauro Moregola agricoltore di 51 anni, Sauro è l’enensima vittima schiacciato dal trattore che guidava. mentre stava riportando il mezzo all'amico che glielo aveva prestato per alcuni lavori. Sauro Moregola, di Villa Poma, forse per un malore, ha perso il controllo del mezzo, che trainava un rimorchio vuoto, lungo la provinciale tra San Giacomo delle Segnate e Bondanello. Il veicolo si è ribaltato e l'uomo è stato sbalzato fuori dalla cabina finendo schiacciato sotto il trattore.


Bari apprendiamo con qualche giorno di ritardo della morte di un operaio romeno di 45 anni, Marian Neagoe,Marion dipendente di un’azienda specializzata nel montaggio di pannelli fotovoltaici, la «Didaco» di Andria. L’incidente sul lavoro è avvenuto alle 9,45 di martedì sorso (ma la notizia si è appresa solo ieri) in un terreno agricolo ubicato incontrada San Donato, nelle vicinanze della zona annonaria, dove sta per nascere un piccolo impianto da 20 kw di produzione di energia solare. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri della stazione, l’uomo stava montando una trave in acciaio. Questa è la struttura portante a basso impatto ambientale, che non prevede cioè interventi invasivi nel terreno come opere di cementificazione su basamenti, su cui verranno successivamente ancorati i pannelli fotovoltaici e i cavi di collegamento con la rete elettrica dell’impianto. L’operaio stava posizionando questo asse, lungo circa 10 metri, orizzontalmente con l’ausilio di una piccola gru guidata da un suo collega, quando, per cause in corso di accertamento, il palo si sarebbe inclinato andando forse a toccare un cavo elettrico. Probabilmente l'uomo stava toccando con le mani il palo. È stato un attimo: Marian è rimasto folgorato da una scarica elettrica che non gli ha lasciato scampo, scaraventandolo a un paio di metri di distanza dal luogo in cui stava operando. I colleghi di lavoro hanno provato a lungo a rianimarlo, senza successo, quindi lo hanno trasportato al Pronto soccorso dell’ospedale «Florenzo Jaia». Ma ai medici non è rimasto che constatarne il decesso.

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