Dal 1° gennaio 2011 abbiamo già superato in Italia i morti sui luoghi di lavoro dell’intero 2010. Di tutte le vittime registrate, 113 sono causate dal ribaltamento del trattore.
Indice
Il 33 per cento degli incidenti mortali in agricoltura
La cartina con tutti morti, regione per regione
25 novembre, quinto anniversario di una tragedia assurda
Il 33 per cento degli incidenti mortali in agricoltura
22/11/2011
Un dato drammatico, che in Italia ci porta indietro di quattro anni: oggi, martedì 22 novembre, contiamo già nel nostro Paese 600 morti per il lavoro. Non si arresta il lavoro puntuale e appassionato dell’Osservatorio Indipendente di Bologna: la situazione viene monitorata ogni giorno, ed è anche più completa di quella registrata dall'Inail, che fa confluire nelle statistiche soltanto i morti registrati tra i propri iscritti.
Carlo Soricelli, che ne è il presidente, elenca le ultime statistiche: la scorsa domenica, 20 novembre, giorno in cui normalmente è ferma la maggior parte delle attività professionali, con 596 vittime sui luoghi di lavoro abbiamo superato i morti sui luoghi di lavoro dell’intero 2010 in Italia (594 morti). «Anche il 20 novembre del 2008 registrammo 596 vittime», spiega Carlo Soricelli. «Solo tra il 2008 e il 2009 l’Osservatorio ha registrato un calo, probabilmente eravamo al culmine della crisi; poi nel 2010 e 2011 i morti sul lavoro sono tornati ad aumentare».
Tra le 600 vittime registrate a tutt'oggi, 22 novembre, l’Osservatorio Indipendente di Bologna non ha inserito i lavoratori delle autostrade, quelli in "itinere" sulle strade, e icaduti tra i militari italiani sui "fronti" di guerra, come l'Afghanistan, che sono a tutti gli effetti caduti sul lavoro, anche se non sul territorio nazionale. Con questi si arriverebbe a contare già oltre 1,050 morti (stima minima) sul lavoro dall’inizio dell’anno.
Ma il dato che più fa riflettere, e che non sempre è adeguatamente diffuso dalla stampa, è che di tutti i morti sul lavoro ben il 33 per cento degli incidenti accade in agricoltura. Un solo dato per capire: su 600 morti sino a oggi, 113 sono vittime del ribaltamento del trattore. «Basterebbe rinforzare di più le cabine dei mezzi per la lavorazione della terra», sottolinea Soricelli, «e anche predisporre delle visite di idoneità al lavoro nei campi e sui trattori, perché la maggior parte di queste vittime ha più di 60 anni. E temiamo, inoltre, che l'innalzamento dell'età pensionabile, se non adeguatamente calibrata sulle varie categorie professionali, non potrà fare altro che aumentare i morti sul lavoro».
Pino Pignatta
Nessun commento:
Posta un commento