venerdì 27 aprile 2012

Brucia il Vignola trent'anni dopo tra rimozione e memoria”

Todi, 25 aprile 1982 Brucia il Vignola trent'anni dopo tra rimozione e memoria” Uno storico palazzo al centro di Todi: il Vignola. Prima Seminario Vescovile, poi, dal 1969, sede espositiva di fiere e rassegne. Una Mostra Mercato dell’Antiquariato nata per iniziativa di un brillante imprenditore e subito salita ai vertici tra le manifestazioni del settore. Una cittadina, Todi, che si scopre quasi all'improvviso meta turistica, assalita ogni primavera da migliaia di visitatori da tutta Italia. Poi, nella mattina dell’ultimo giorno di apertura dell’edizione del 1982, tutto si infrange. Scoppia un incendio. Nel caos generale, molti tra i visitatori, gli antiquari e le standiste, scappano dalla parte sbagliata e restano intrappolati, uccisi dalle fiamme o dal fumo. Altri riescono a salvarsi, trovando scampo in modo fortunoso, grazie anche all’aiuto di soccorritori improvvisati. Il bilancio finale è pesantissimo: 35 morti, almeno 40 feriti, di cui alcuni gravissimi con lesioni permanenti, mobili e quadri andati in fumo o danneggiati, il palazzo semidistrutto. Danni materiali e morali che verranno stimati in 10 miliardi di lire dell'epoca. E' una tragedia nazionale, con funerali di Stato alla presenza del Presidente della Repubblica Sandro Pertini. Scoppiano subito le polemiche sulla mancata adozione delle misure di sicurezza, quasi inesistenti all’interno del palazzo. Sotto accusa finiscono non solo gli organizzatori ma anche la legislazione in materia, poco chiara e del tutto inadeguata. Avviate le indagini, constatato il vuoto normativo, gli inquirenti, sulla base delle testimonianze e delle perizie, otterranno il rinvio a giudizio, per i reati di incendio colposo e omicidio e lesioni colpose plurimi, di due sole persone: una finirà condannata, l’altra sarà assolta. Sulla vicenda, dopo il processo di primo grado celebrato nel 1985, spentisi i riflettori, cala un velo. A distanza di trent’anni - animato da una perseverante passione civica che filtra forte e discreta allo stesso tempo dagli 'scritti privati' che chiudono il volume - Massimo Rocchi Bilancini ricostruisce con rigore e sensibilità insieme quel maledetto 25 aprile, con i suoi antefatti ed il suo seguito, mettendo a disposizione, per la prima volta, informazioni sostanzialmente inedite. Per provare a capire cosa accadde veramente quel giorno, cosa andò storto e perché. Gilberto Santucci

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