Il coraggio di un RLS
di Fulvio Fornaro*
Sembra, a volte, al di la delle cifre ballerine in salita e/o in discesa, che contro gli infortuni sul lavoro (molti dei quali ahimè mortali) si è impotenti. E questo stato genera uno sconforto interiore che quasi rende refrattari all’argomento. Ma la lettera pubblicata dall’Osservatorio indipendente di Bologna del mio amico Carlo Soricelli scritta da Marco Bazzoni, operaio metalmeccanico e Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, mi ha fatto letteralmente sobbalzare in quanto, mi rendo conto che le sue considerazioni, sono perfettamente condivisibili. Osservazioni di un RLS che trova il coraggio di scrivere ciò che pensa: non è da tutti i giorni e non è merce da bancarella! Lui parte da una denuncia: la morte di quell’operaio di 47 anni (altri due versano in gravissime condizioni) che è caduto da 40 metri sul cantiere per la costruzione del nuovo inceneritore a Torino: un evento annunciato! Nel giro di un mese infatti, nello stesso cantiere (stessa solfa) il secondo morto. Non solo denuncia , ma ancor più sbalorditivo, trova la forza di dire ai sindacati (che chiedono adesso la chiusura del cantiere), di muoversi a scoppio ritardato (ritualità!!) “perché questa loro dichiarazione potrebbe risuonare come lacrime di coccodrillo". E andando giù, senza fermarsi, ricorda al Ministro Fornero che lei stessa, mesi fa, aveva detto, intervenendo all'assemblea del Cna, che il tema della sicurezza sul lavoro «sarà centrale nel lavoro del governo e nel suo impegno personale". Da del “caro” , il Bazzoni, al Ministro mentre la invita a riflettere che “sull'Italia pende una pesante procedura d'infrazione, per violazione di alcuni punti della direttiva europea quadro 89/391/CEE sulla sicurezza sul lavoro” . Il suo riferimento riguarda la "deresponsabilizzazione del datore di lavoro in caso di delega e subdelega", la cosiddetta "norma salva-mananger. Sarà una impressione, sperando di sbagliare, chiude con un pizzico di rammarico il bravo e coraggioso Bazzoni, stavolta rivolgendosi all’intera compagine governativa, ma “per adesso, non mi sembra che la salute e sicurezza sul lavoro siano molto importanti per il Governo Monti”.E l’ultimo accenno è per il Decreto semplificazioni (DL 5/2012), con cui il Governo Monti voleva smantellare (ricordate l’art 14?) i controlli per la salute e sicurezza sul lavoro, per le aziende in possesso di certificazione Iso-9001. Forse si è riusciti ad arginare la minaccia (ma questa storia bisognerebbe comunque esaminarla con più lucidità e capire meglio cosa poi effettivamente di buono si poteva tirarne fuori)! Questoi temi della sicurezza sul lavoro (ancor più degli infortuni!), è vero, nell’ultimo periodo intercorso erano stati trattati laconicamente; personalmente in quanto conscio del momento di estrema difficoltà che sta attraversano il nostro Paese (e noi con Lui!!) avevo capito che l’attenzione nei confronti di queste problematiche non era in pole position su l’agenda governativa. Che vuol dire? Che bisogna aspettare tempi migliori? E quali? Per adesso non ce ne sono e soprattutto non ce ne saranno, almeno nell’immediato, per gli onesti lavoratori che continuano a morire e ad ammalarsi. Ma un RLS, ripeto, un solerte e coraggioso RLS, sente la necessità di esternare al Ministro Fornero (donna di indiscusse capacità propositive) un malcontento che serpeggia negli animi di quei lavoratori che lui, per investitura ricevuta, rappresenta e nel rispetto dei quali, ha il sacrosanto dovere di battersi in tutti i modi per difendere e tutelare i diritti che riguardano la loro sicurezza e la loro vita stessa durante le fasi dell’attività lavorativa a cui adibiti: Marco Bazzoni riesce a sintetizzare con educazione e freddezza, tutta l’assenza del Governo Monti nella circostanza. Non in quella immediata dell’evento infortunistico mortale di Torino, ma l’assenza pressoché totale alle problematiche, ancora irrisolte, della tutela della salute e sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro. Dopo un inverno che ha coperto l’Italia di neve e l’ha stretta in una morsa di gelo “siberiano” assistiamo, proprio in questi giorni, allo sbocciare della bella stagione che sta appropinquandosi. Speriamo che agricoltura ed edilizia non paghino un prezzo molto alto (in numero di infortuni) con il ripristinarsi a pieno ritmo di queste attività fino a ieri “ibernate”. A giorni è Pasqua! L’augurio di SAIL 626 è che l’immagine della colomba e del ramoscello d’ulivo sia foriero, oggi come non mai, di un messaggio antico quanto il mondo: Pace e Serenità.
Direttore sanitario SAIL626
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