Caro Senatore Nerozzi, sai bene la stima che ho verso di te e per il lavoro che fai in Commissione, ma vogliamo una volta per tutte fare chiarezza sul reale numero di morti sul lavoro in Italia? E’ incredibile la differenza che c’è tra i morti sul lavoro monitorati dall’osservatorio e le statistiche ufficiali che sono tutte gli anni inferiori di circa il 20%. L’Osservatorio fa un monitoraggio giornaliero e le vittime sono tutte registrate in appositi file e non teme smentite. Chi sono i morti sul lavoro? Lo sono solo i lavoratori assicurati all’INAIL? Tutte le altre vittime sono considerate morti di serie B che non meritano neppure di essere considerate tali? Gli agricoltori che muoiono schiacciati dal trattore in tarda età e non solo, che non sono più assicurati non sono considerati tali? E i lavoratori in nero non sono morti sul lavoro solo perchè non dispongono di una assicurazione? E i militari morti in Afghanistan anche loro non meritano di essere considerati tali? E i poliziotti e i carabinieri che muoiono in servizio, anche loro sono morti sul lavoro di serie B che non meritano di essere "conteggiati" tra le vittime? E potrei continuare con molti altri esempi. Mi dispiace ma io non accetto più una visione così parziale di queste tragedie che non aiuta i cittadini a capire la drammaticità della situazione italiana che è la peggiore in Europa se confrontata agli altri grandi paesi. E perchè poi la Commissione morti sul lavoro del Senato, che conosce bene la situazione, nella sua visita nelle zone terremotate non ha avuto niente da ridire sul servizio del TG3 dell’Emilia Romagna che dava nel 2011 un calo del 20% dei morti sul lavoro nella regione rispetto al 2010, mentre invece c’è stato un aumento consistente? Ed è così anche per tutta la situazione italiana, si sbandiera nel 2011 un forte calo, mentre l’Osservatorio ha registrato un aumento. L’Osservatorio Indipendete di Bologna morti sul lavoro ha il solo scopo di aiutare nella comprensione di questo fenomeno, ma sembra che si faccia di tutto per confondere ancora di più i cittadini. Nella tua qualità di Vice Presidente della Commissione morti sul lavoro del Senato non puoi spiegare agli italiani quanti sono realmente i morti sul lavoro. Con stima Carlo Soricelli
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