mercoledì 17 luglio 2013

Finalmente grazie alla Presidente della Camera Laura Boldrini verrà fatta chiarezza sul reale numero di morti sul lavoro in Italia

La Presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, ha ricevuto la sua e-mail e ne ha preso visione. Al riguardo, desideriamo comunicarle che la Presidente ha disposto che copia della sua e-mail sia trasmessa alla Commissione parlamentare competente, affinché i deputati che ne fanno parte possano prenderne visione ed assumere le iniziative che riterranno appropriate. Con i migliori saluti. La Segreteria della Presidente della Camera dei deputati Messaggio originale: Indirizzo mail mittente: carlo.soricelli@gmail.com Data della mail: 11/07/2013 - 15:47:00 Oggetto mail mittente: Morti sullavoro rif: 6959 Cara Presidente Boldrini, proprio ieri sono usciti i dati dell'INAIL sulle morti per infortuni sul lavoro e come tutti gli anni sono almeno il 20% in meno di quelli monitorati dall'Osservatorio. questo Istituto dello Stato a cui va il massimo rispetto, non spiega mai che monitorano solo i loro morti, e che le altre vittime sono invisibili. Ciò altera la percezione del fenomeno che è molto più esteso. Purtroppo questo non permette di far mettere in campo le risorse dove devono andare veramente. Si ha la percezione che a morire sui LUOGHI DI LAVORO siano soprattutto gli operai dell'industria, compreso l'artigianato del settore. Cosa non vera, sono "solo" il 6,8%, poi assieme a queste morti ci mettono anche le vittime delle strade (itinere), così si ha una visione diversa. In questo comparto (l'industria) il Sindacato è molto forte e riesce a controllare il processo produttivo. Altra cosa è l'agricoltura e l'edilizia, soprattutto nelle piccolissimi aziende...è qui che occorre intervenire e spostare le risorse che lo Stato mette a disposizione. Non buttare via i soldi per corsi e seminari che riempiono le tasche solo a chi li organizza, danno solo del fumo negli occhi: non voglio far nomi i nomi di queste organizzazioni ma purtroppo è così. Qui sotto le morti del 2012 dell'INAIL e di quelle che ha monitorato l'Osservatorio nel 2012. Con stima Carlo Soricelli curatore dell'Osservatroio Indipendente di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.com I morti sul lavoro nel 2012 sono stati oltre 1100 e non 790 come comunica l'INAIL E' uscito oggi il rapporto INAIL che comunica che gli infortuni mortali nel 2012 sono stati 790 complessivi. l'Osservatorio conferma che sono stati molti di più: confermiamo i 1180 complessivi di cui 625 sui luoghi di lavoro sono stati tutti documentati. Si arriva a superare il numero totale di oltre 1180 vittime se si aggiungono i lavoratori deceduti in itinere e sulle strade che sono considerati giustamente, per le normative vigenti, morti per infortuni sul lavoro a tutti gli effetti: la stessa INAIL comunica che sono altri 409 i lavoratori morti non sui luoghi di lavoro, più altri moltissimi contenziosi. L'Osservatorio considera "morti sul lavoro" tutte le persone che perdono la vita mentre svolgono un'attività lavorativa, indipendentemente dalla loro posizione assicurativa e dalla loro età. Mentre l'INAIL dovrebbe spiegare più chiaramente la composizione del numero totale delle morti sul lavoro. Se considera morti sul lavoro anche gli agricoltori pensionati schiacciati dal trattore, i lavoratori che muoiono in nero, i militari ecc. e tutti contenziosi che anche in questo rapporto del 2012 sono tantissimi. Qui sotto un esempio. E' di oggi la notizia che con il test del DNA è stato identificato il muratore romeno Mihai Istoc, di 45 anni trovato morto nel giugno 2009 a Montafia d'Asti, vicino a una discarica abusiva. Secondo l'accusa, dopo essere morto in un incidente sul lavoro, l'imprenditore edile e un suo complice ne avrebbero nascosto il cadavere perchè non in regola. La Procura di Asti ha chiesto il loro rinvio a giudizio con l'accusa di omicidio. Vorremmo sapere se questa vittima è stata considerata come morto sul lavoro o è anche questo povero lavoratore è una dei tanti morti che spariscono dalle statistiche, solo perchè non assicurata.

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