domenica 1 settembre 2013

L'Italia un paese forte con i deboli e deboli con i forti

Cari amici, sono a darvi la situazione delle morti sul lavoro nei primi 8 mesi del 2013, anche in agosto sono morti 39 lavoratori, anche se non troverete tutti i morti nei post di questo mese per ragioni di tempo. Dall'Inizio del 2012 al 31 agosto dello stesso anno i morti sui LUOGHI DI LAVORO furono 420, registriamo un decremento dell'8%, che a noi non sembra particolarmente incoraggiante. La crisi che in questo anno si è aggravata in modo drammatico a livello occupazionale ha prodotto questo piccola differenza. Analizzando i dati raccolti si comprende benissimo che sul fronte della sicurezza non è stato fatto niente da parte di chi ci sta governando. Si susseguono governi di ogni colore ma non notiamo nessuna differenza sostanziale nel combattere con determinazione questo triste fenomeno che ci vede sempre al vertice per numero di morti in Europa, nei grandi paese che si possono confrontare per dimensioni all'Italia. Anzi, sembra sempre di più che la Sicurezza sia un lusso che l'Italia non si può permettere in tempo di crisi, visto che si cerca sempre di "alleviare" la normativa che protegge i lavoratori per evitare gli infortuni, normative per il rispetto delle regole per svolgere un lavoro in sicurezza. Rimane anche un macigno, che non scuote la nostra classe dirigente, sui gravi pericoli che corrono milioni di lavoratori che lavorano sotto capannoni che non rispettano le norme antisismiche del 2005 (e questo vale anche per molti supermercati frequentati da migliaia di persone ogni giorno). In caso di nuovi forti terremoti come quelli che hanno colpito l'Emilia nel 2012, che possono verificarsi durante un normale orario di lavoro diurno, potremmo assistere a delle autentiche carneficine tra i lavoratori che sotto questi capannoni ci lavorano. Non ci risulta che a livello locale e nazionale si stia affrontando questo problema seriamente. Non ci risulta nessuna ispezione di tecnici del settore su questi capannoni costruiti prima delle norme antisismiche. Quando entrano dentro le fabbriche i lavoratori guardando in alto e pensano "io speriamo che me la cavo" . Ma che tristezza questo nostro paese che è forte con i deboli e debole con i forti.......

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