martedì 15 ottobre 2013

Volentieri pubblichiamo

Numero monografico "E' tempo di tutela: Infortuni e Malattie Professionali" Ottobre 2013 – anno 1 . Per comunicazioni incatoscananews@tosc.cgil.it Lo sai che ogni anno vengono denunciati oltre 700.000 infortuni sul lavoro? Nel 2012 sono stati denunciati 744.916 infortuni sul lavoro di cui 790 mortali. Le malattie professionali denunciate sono state 47.500 e i casi mortali riconosciuti 1.583. (Fonte INAIL) Numeri impressionanti ma queste cifre ufficiali non rappresentano però la realtà che è ancora più drammatica in quanto: nelle statistiche sulle “morti bianche” vengono conteggiati solo gli infortuni sul lavoro e mai anche le morti per malattie professionali : 46.000 casi denunciati ogni anno con circa 200 decessi e una grande parte sommersa di cui non si conoscono le dimensioni. I dati non tengono conto degli infortuni che non vengono denunciati, che sono tra il 10 e il 20% del totale. Lo stesso Istituto assicuratore infatti stima in almeno 200 mila l’anno gli infortuni che non vengono mai denunciati. È un fatto ampiamente accertato che in gran parte dell'Italia e in tutte le aree meno sviluppate d'Europa gli infortuni meno gravi si risolvono in molti casi senza il ricorso alle forme assicurative pubbliche, presso le quali spesso i lavoratori non vengono nemmeno registrati. E ciò dipende soprattutto dalla grande diffusione di lavoro nero e irregolare. Infortuni e malattie professionali non sono una fatalità. Sono sempre frutto di scarsa attenzione per le misure di prevenzione e di protezione che obbligatoriamente i datori di lavoro sono tenuti ad adottare nell'impresa per tutelare l'integrità psico-fisica dei propri dipendenti. Per questo è essenziale che ogni lavoratore conosca quali sono i suoi diritti e i suoi doveri e per sapere come fare affinché il datore di lavoro, che è il responsabile della salvaguardia della salute dei lavoratori nell'azienda, attui i provvedimenti necessari a tale scopo. Salute e sicurezza sul lavoro sono quindi un diritto fondamentale, ma se si verifica un infortunio o una malattia professionale, è necessario che sia anche rispettata la legge che prevede la tutela assicurativa obbligatoria a favore del lavoratore infortunato o ammalato. Cosa fare quando sei vittima di un'incidente sul lavoro o ti ammali a causa di lavori insalubri? In italia vige un sistema assicurativo contro gli infortuni e le malattie professionali ( Testo Unico n. 1124/1965 e Decreto Leg.vo 38/2000) che fa capo all' INAIL, il quale gestisce risorse finanziarie per garantire gli indennizzi e i risarcimenti a quei lavoratori e a quelle lavoratrici che dovessero subire dei danni alla loro salute causati dall'attività professionale. Gli importi variano in ragione della gravità degli eventi. Per quanto riguarda gli infortuni e le malattie professionali esiste una tabella delle menomazioni indicante le le patologie e le relative percentuali di invalidità che possono essere riconosciute dalle quali scaturiscono le prestazioni C'è più di un motivo per denunciare sempre un infortunio Un evento, anche di piccola entità, se trascurato può avere conseguenze più grandi. Infortuni trattati come malattie comuni possono mettere in forse il rapporto di lavoro a causa del superamento del comporto. Gli infortuni riconosciuti dall'INAIL possono dare diritto ad un riconoscimento di invalidità permanente con un'erogazione economica: per Danno Biologico dal 6% al 15% in capitale: per rendita mensile dal 16% al 100%. E' possibile riaprire l'infortunio a fronte di problematiche riconducibili all'evento in questione. Se subisci un infortunio Contatta subito il delegato sindacale che può aiutarti ad avere dal patronato INCA l'assistenza e la tutela necessarie; Avverti immediatamente il datore di lavoro Coinvolgi il Responsabile dei lavoratori alla sicurezza che può intervenire subito e raccogliere le informazioni necessarie per ricostruire il contesto nel quale è avvenuto l'incidente Fatti accompagnare al più vicino Pronto Soccorso, se l'infortunio è grave. In caso di ricovero, l'ospedale ha l'obbligo di inviare una copia del certificato di prognosi all'INAIL. Un'alltra copia consegnala al tuo datore di lavoro. Fai attenzione a conservare una copia anche per te, affinchè tu possa avere tutta la documentazione necessaria. Il ruolo fondamentale del Patronato INCA Se sei vittima di un'incidente sul lavoro o presumi di essere affetto da una malattia professionale è importante rivolgersi all'INCA Presso il Patronato della CGIL potrai: Accertarti che l'infortunio o la malattia professionale siano stati denunciati all'INAIL Controllare che il datore di lavoro abbia descritto correttamente la dinamica dell'infortunio o abbia riferito sulle sostanze nocive con le quali sei venuto a contatto che hanno causato la malattia Verificare che il datore di lavoro e l'INAIL ti riconoscano la retribuzione dovuta Trovare l'assistenza nella presentazione delle domande per ottenere il riconoscimento del danno e le prestazioni sanitarie che ti spettano Ricorrere in sede amministrativa e legale contro le decisioni dell'INAIL, qualora fossero insufficenti e sbagliate Per quanto riguarda le malattie professionali, al Patronato della CGIL potrai: Accertarti che la malattia sia connessa alla tua attività di lavoro Avere l'assistenza medico legale gratuita, senza ricorrere agli studi medici privati Avviare la domanda per ottenere l'indennizzo o il risarcimento Impedire che il tuo datore di lavoro tenti di nascondere la malattia professionale Ricorrere in sede amministrativa e legale contro le decisioni dell'INAIL, qualora fossero insufficenti o sbagliate Seguire l'evoluzione della malattia professionale e aiutarti ad ottenere una revisione delle prestazioni in cui le tue condizioni di salute dovessero aggravarsi Sostenere la tua causa davanti al tribunale qualora la salute non ti consenta di continuare a svolgere la mansione per cui sei stato assunto Per trovare l'ufficio INCA pi— vicino a te Visita il sito www.incatoscana.it oppure telefona al Legge 675/96.Tutela delle persone e di soggetti rispetto al trattamento di dati personali. I dati dei destinatari del messaggio sono acquisiti, conservati e trattati nel rispetto della Legge 675/96. Il titolare dei dati potr… richiederne in qualsiasi momento la conferma dell'esistenza, la modifica o cancellazione come previsto dall'articolo 13. Se non sei interessato a ricevere questo messaggio basta inviare una e-mail all’indirizzo incatoscananews@tosc.cgil.itavente come oggetto la dicitura CANCELLA.

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