domenica 1 dicembre 2013

diciamo no a chi vuole abolire l'articolo 18 dello statuto dei lavoratori

DICIAMO NO A CHI VUOLE ABOLIRE L'ARTICOLO 18 DELLO STATUTO DEI LAVORATORI PUBBLICATO SUL BLOG DELL'OSSERVATORIO http://cadutisullavoro.blogspot.com/ Cari amici, come curatore dell’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro, come metalmeccanico in pensione e anche come artista, e nonostante le mie perplessità, andrò anche questa volta a votare alle primarie del PD, votando il meno peggio. Dopo le ultime sparate della lingua mitragliera di Renzi ho deciso d’andarci. Non si può rimanere indifferenti dopo aver sentito che vuole abolire l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori che vorrei ricordare è quell’articolo che impedisce il licenziamento senza giusta causa e giustificato motivo e che senza di quello i lavoratori diventeranno “servi” nelle mani dei propri datori di lavoro. So bene come questo articolo protegge anche i lavoratori sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro, ricordando che le vittime sono nella stragrande maggioranza in aziende dov’è non è presente il sindacato e un rappresentante della sicurezza, Articolo che se sarà abolito o ulteriormente svuotato avrà anche gravissime conseguenze anche dal punto di vista economico oltre che normativo (chi avrà più il coraggio di rivendicare una maggiore sicurezza se può essere licenziato in qualsiasi momento? Io sarei stato negli anni ottanta una di quelle vittime se questo articolo non ci fosse stato. E l’impoverimento del mondo del lavoro è dovuto anche alle vittime più vittime di tutte, i milioni di precari che con i loro salari bassi hanno riempito le tasche dei più ricchi). E dopo aver sentito dire da Renzi “Marchionne” senza se e senza ma” e d’avere l’appoggio di finanzieri della City londinese, una categoria che ha impoverito il ceto medio e i lavoratori come può uno che lavora, indipendentemente da quello che svolge, rimanere indifferente e non schierarsi? E Briatore che l’appoggia cosa ci sta a dire con i lavoratori? Praticamente Renzi vorrebbe smantellare tutti i pilastri della sinistra e del mondo del lavoro. Certo, chi di noi della sinistra dispersa ha simpatia per D’Alema? E per Veltroni e Fassino?, che tra l’altro appoggiano Renzi? Nessuno di noi, sono i responsabili di questa deriva della sinistra. E l’abbraccio di D’Alema per Cuperlo è stato mortale e l’ha penalizzato gravemente. Qui sono in gioco cent’anni di storia di un partito che ha visto personaggi come Gramsci, Berlinguer e tanti partigiani oscuri morti per difendere la democrazia e il mondo del lavoro. Voglio anche ricordo i lavoratori licenziati e nei reparti confine negli anni 50 che si battevano per i diritti dei lavoratori e che ancora adesso in parte ne usufruiamo. E lo Statuto dei lavoratori nato dalle durissime lotte degli anni 50 e 60 che praticamente vuole svuotare? I precari non vogliono che i loro padri perdano quei diritti che vorrebbero conquistare anche loro, e che si tenta di metterli contro agli altri lavoratori a tempo indeterminato. Tanti “bersaniani” hanno annusato l’aria, hanno visto che Renzi è il possibile vincitore e si sono buttati senza nessuna vergogna sul suo carro…..La lista è lunghissima e vergognosissima…Il trasformismo, non il cambiamento d’idee che è anche possibile, ma un cambio di linea così repentino tra contendenti che hanno programmi completamente diversi ha dell’incredibile, e spiega molto bene com’è messo il paese, con una classe politica, anche di sinistra, che non ha idee ma solo interessi personali da difendere. E purtroppo l’ho constatato vedendo la loro indifferenza sulle morti sul lavoro, e questo nonostante migliaia di mail spedite a decine di parlamentari che si dichiarano di sinistra. Hanno la stessa indifferenza che c’è nella destra, nei grillini e in SEL. Andrò a votare alle primarie, per Civati che mi convince di più, anche l’altra sera su Cielo ho sentito dirgli cose di sinistra, parole che ci aspettiamo da anni da qualche alto esponente del PD (dal PD e tutte le altre sigle che si sono succedute dopo lo scioglimento del P.C.I), Speriamo che la sua non sia solo propaganda elettorale e che spazzi finalmente via, se vincerà, tutti gli opportunisti che ci sono in questo partito, sia a livello nazionale che locale, indipendentemente dalla loro provenienza; conosco persone provenienti dalla Margherita che meritano il massimo rispetto e che hanno un comportamento irreprensibile e fanno politica con passione e dalla parte dei più deboli. Insomma, che si schierino finalmente senza se e senza il “ma anche” del buon Veltroni, dalla parte di chi lavora. A livello locale, a Casalecchio di Reno di Bologna dove abito, mi hanno cacciato dal sito del PD locale perché facevo critiche durissime verso l’indifferenza dimostrata per problemi come quelli delle morti sul lavoro e del mancato controllo dei capannoni che sono a rischio sismico anche su questo territorio. Ma soprattutto perché criticavo Renzi, prendendomi anche del pagliaccio. E pensare che il mio è un lavoro volontario che m'impegna diverse ore al giorno.....credo che meriti rispetto. Mai una volta che questa amministrazione abbia risposto alle mie mail ben sapendo che l’Osservatorio Indipendente di Bologna, nato qui e di cui si dovrebbero sentire orgogliosi per i riscontri che ha in tutto il Paese (centinaia di migliaia di contatti). Hanno paragonato il mio lavoro come curatore dell’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro, che ho creato sei anni fa dopo la tragedia della Thyssenkrupp di Torino, a quello di una casalinga e un noto “renziano” locale mi ha risposto che lui ha sei dipendenti (ma cosa c’entrano questi argomenti e le casalinghe? E’ la loro mentalità ho pensato). Anche qui il numero dei “renziani” a partire dai vertici dell’amministrazione si è moltiplicato come il pane e i pesci e devo dire che provo una gran pena vedere che si schierano per un programma che è anti operaio e anti lavoratori e pensionati. Si capisce perché in questa cittadina in provincia di Bologna ci si sente soffocare ed è per questo che sono indirizzato a votare un giovanissimo e solare candidato sindaco, che almeno ha mantenuto una sua coerenza, che porti finalmente aria nuova e che cerchi il consenso e l’appoggio di una sinistra dispersa e maggioritaria che non ha più trovato punti di riferimento in questo partito. Invito tutti i “dispersi” di sinistra a partecipare a queste primarie e che votino un candidato che almeno non dica apertamente che sta dalla parte dei ricchi e dei finanzieri, poi alle politiche ciascuno di noi voti per chi vuole con l’auspicio che si possa finalmente ricostruire in Italia un blocco di sinistra che è maggioritario nel paese, ma che spesso con motivazioni che hanno dell’incredibile si disperdono in mille rivoli. Io non ho nessun interesse da difendere, e non sono iscritto a nessun partito, ma il pericolo è grande e non voglio vedere crescere in modo esponenziale i morti sul lavoro che in questa martoriata Italia sono infinitamente di più che negli altri paesi europei. Carlo Soricelli

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