mercoledì 21 gennaio 2015

“Non posso perdere il lavoro”: si fa dimettere dall’ospedale e muore a 31 anni

Da Articolo 3 “Non posso perdere il lavoro”: si fa dimettere dall’ospedale e muore a 31 anni ospedale-Redazione- Aveva il terrore di perdere il lavoro: una paura così grande da convincerlo addirittura a trascurare la sua salute, fino alla morte. E' accaduto a Senigallia, dove un pescatore bengalese di 31 anni, sabato scorso, si è recato al pronto soccorso a causa di un malessere che, da giorni, lo attanagliava. Esaminato dal personale medico, gli è stata riscontrata una polmonite ed è stato disposto il suo ricovero. Non c'è stato però niente da fare: il ragazzo, non volendo perdere giorni lavorativi, ha insistito per andarsene, senza voler ascoltare i medici, e ha firmato per essere dimesso. E' morto domenica mattina, improvvisamente. Stroncato dall'infezione polmonare non curata, mentre stava per uscire di casa. Chi si rifiuterà più di svolgere un lavoro pericoloso se rischia di essere licenziato senza avere qualcuno che si potrà opporre a questo scempio dei diritti. Si andrà a lavorare anche de si è ammalati gravi. Povero nostro paese vittima di un parlamento dove i lavoratori non sono rappresentati da nessuno, dove comanda una casta di politici di professione, lobby di avvocati, medici, di industriali, faccendieri e anche di inquisiti. Cosa dire se non indignarsi e avere gli occhi lucidi per questa terribile vicenda. Col Jos Act tutto questo diventerà normalità, non solo per le malattie gravi, ma anche per gli infortuni.

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