martedì 24 febbraio 2015

La morte di Gianfranco Vettura provocata da un collega

Viterbo . La morte di Gianfrancesco Vettura di 56 anni non è stata una tragica caduta ad ucciderlo giovedì a Nepi. Vettura lavorava in un cantiere per la bonifica di un ex ricovero per equini, è stato infatti colpito a morte da un suo collega che, dopo essersi reso conto di quanto era successo, ha tentato di nascondere ogni prova della tragedia. Durante il fine settimana i Carabinieri della Stazione di Nepi, unitamente ai colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Civita Castellana ed al personale dell’ASL di Viterbo, hanno fatto chiarezza sull’accaduto denunciando per omicidio colposo il compagno di lavoro. Dalla ricostruzione fatta dai militari, sembrerebbe che nelle immediate vicinanze del ex ricovero equino vi era un altro operaio di origini romene, che manovrava un escavatore ed era intento ad abbattere delle travi. Proprio per rompere uno dei pali, l'operaio romeno romeno ha urtato con il braccio del mezzo la testa dell’operaio. Successivamente era stato soccorso e trasportato con l’eliambulanza presso l’Ospedale Gemelli di Roma dove era deceduto poco dopo. Dagli accertamenti sembrerebbe che il responsabile, immediatamente dopo l’incidente, abbia rimosso la pala meccanica tentando di occultare tutte le tracce che portassero a lui. I militari hanno posto sotto sequestro il cantiere e i mezzi li utilizzati e sono tuttora in atto numerosi ulteriori accertamenti per verificare eventuali altre bugie raccontate per

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