Le morti invisibili sul lavoro
Altri 3 agricoltori morti schiacciati dal trattore. Nelle province di Ancona, di Genova e di Grosseto che vede un numero incredibile di morti. La "civile" Toscana di Renzi e del "renzismo" è la prima regione in Italia per numero di morti sui luoghi di lavoro, più della Lombardia che più del doppio degli abitanti. Già 30 sui luoghi di lavoro dall'inizio dell'anno in questa regione. Un triste primato, del resto da quando Renzi guida l'esecutivo i morti sul lavoro sono cresciuti nel 2014 del 12,5% rispetto al 2013 e oggi 20 maggio 2015 registriamo un aumento del 9,1% rispetto allo stesso giorno del 2014 che è stato un anno tragico e poi mai con tanti morti sul lavoro da quando il 1° gennaio 2008 ho aperto l'Osservatorio per rendere omaggio e ricordare i sette lavoratori della Thyssenkrupp morti poche settimane prima a Torino. Per curiosità vado a vedere quanti morti avevamo registrato dal 1° gennaio al 20 maggio del 2008. Erano 208 contro i 234 di oggi. Da piangere. Un aumento anche rispetto a quell'anno dell'10,7%. Noi abbiamo sempre informato tutti di queste tragedie. Ma nessuno si muove per attenuarle. Poi un sospetto viene, ma non è che tutte queste leggi fatte contro i lavoratori come la Fornero e la Poletti (jobs act) oltre che togliere i diritti tolgono anche la vita a chi lavora? Ieri sera Travaglio parlava dalla Gruber dei "leccaculisti". Sono in tantissimi che pur di non disturbare e scrivere cose sgradevoli stanno in silenzio su queste tragedie e tirano fuori la lingua solo quando c'è da elogiare chi ha il potere. I toscani si ricordino anche di questo tragedie quando andranno alle urne. Ma Carlo Petrini e Linea Verde non hanno niente da dire sui 18 agricoltori morti schiacciati dal trattore dal giorno dell'inaugurazione dell'EXPO? E i tanti giornalisti che dicono di essere progressisti cosa fanno? Ma per l'opposizione di sinistra e di destra è mai possibile che anche per loro la vita di chi lavora non conta niente? Non paga elettoralmente parlare di queste cose?
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