sabato 3 ottobre 2015

Continua inesorabile anche in questo inizio ottobre la conta delle morti sul lavoro. Sono 6 nei primi due giorni.Una strage di lavoratori del sud, pendolari settimanali che muoiono sulle strade nell'andare al nord o ritornare al sud

Una strage continua quelli di lavoratori del sud che muoiono sulle strade, pendolari settimanali che ci lasciano la vita nell'andare al nord o ritornare al sud. Continua inesorabile anche in questo inizio ottobre la conta delle morti sul lavoro. Sono 6 nei primi due giorni Vorrei portarvi un esempio di centinaia di morti sul lavoro che passano inosservati. Decine di migliaia di lavoratori, soprattutto edili, ogni inizio e fine settimana partano dalle loro case del sud per andare al centro-nord a lavorare. Non più emigrazione ma pendolarismo settimanale di migliaia di km che provoca tantissimi morti in itinere o sulle strade.Una strage che passa inosservata. In tanti casì queste vittime risultano solo come morti per "incidenti stradali" . Da nativo del sud, non posso non essere particolarmente colpito da queste morti sul lavoro, che in tantissimi casi non risultano neppure come tali. Poi vorrei portare a esempio come morte sul lavoro sulle strade e in itinere, la morte di un operaio sull'autostrada A 1, che viaggiava insieme a altri 4 colleghi, vicino a Orvieto ha perso la vita nel tardo pomeriggio di ieri in uno scontro lungo l’autostrada del sole. La tragedia a un chilometro dal casello di Orvieto, in direzione sud verso Roma. Erano tutti a bordo di un furgone che avrebbe perso il controllo. L’intervento dei mezzi di soccorso compresi due elicotteri il 118 e i vigili del fuoco, hanno provveduto a trasportare i feriti nei vicini ospedali. Per consentire ai soccorritori di operare è stato chiuso il tratto dell’autostrada con uscita obbligatoria a Orvieto. Ho voluto portare questo esempio per far comprendere le dimensioni delle tragedie che si verificano sulle strade e in itinere. Questi lavoratori stavano effettuando un percorso di centinaia e centinaia di km e tornavano al sud dopo una settimana di lavoro probabilmente in qualche cantiere del nord. Quanti sono i LAVORATORI che muoiono per lo stess e la fatica nell'affrontare un lungo viaggio dopo aver svolto un lavoro duro e impegnativo? Nessuno lo sa con certezza, anche la Polizia della Strada non può sapere quanti sono i singoli lavoratori che muoiono in questo modo, anche in nero, e che non risultano da nessuna parte o non sono riconosciuti come morti per infortuni sul lavoro. Insomma anche sulle strade c'è una carneficina di lavoratori, addirittura molto più vasta dei lavoratori che muoiono sui LUOGHI DI LAVORO. Come del resto dimostrano i dati raccolti dall'INAIL, che tra l'altro monitora solo quelli che assicura. Non è possibili sapere se poi anche questo lavoratore sarà riconosciuto da questo Istituto come morto sul lavoro e se disponeva di un'assicurazione ecc. Chi ci governa non si occupa di quelli che muoiono sui LUOGHI DI LAVORO figuriamoci di quelli che muoiono sulle strade o in itinere, dove è lo stress e la fatica provocati da una giornata di duro lavoro, per poi affrontare poi un lungo percorso in automobile, su furgoni ecc......Da meridionale sono molto dispiaciuto nel vedere che migliaia e migliaia di lavoratori del sud non emigrano più, ma affronatano lunghi percorsi a fine settimana (o all'inizio) per rimanere nella propria terra, insomma un pendolarismo settimanale che uccide. Poi mi piacerebbe sapere l'età dei lavoratori che erano su quel furgone.....Almeno risparmiamo loro di essere sottoposti a questo inferno anche da vecchi come è stato imposto con la Legge Fornero. Continua inesorabile anche in questo inizio ottobre la conta delle morti sul lavoro. Sono già 6 in questi primi due giorni d'ottobre e a questi occorre aggiungerne almeno altrettanti che muoiono sulle strade come potrete vedere qui sotto. Di queste sei morti SUI LUOGHI DI LAVORO ben 3 sono in agricoltura causati dal trattore: due sono rimasti schiacciati dal trattore in provincia di Arezzo e di Trento,mentre un terzo alla guida del mezzo in provincia di Foggia è stato sbalzato fuori in un incidente stradale rimanendo ucciso. Poi in provincia di Benevento è morto un edile di cui non sono ancora ben chiare le dinamiche, a Ancona è morto dopo due giorni d'agonia cadendo da una scala un antennista.

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