martedì 1 dicembre 2015

Valutando dati INAIL relativi ai primi 10 mesi del 2015 (i nostri al 30 novembre) risulta che le morti denunciate per infortuni in occasione di lavoro sono state 729 (compreso l'itinere 988). sui LUOGHI DI LAVORO, senza itinere, con mezzo di trasporto e senza mezzo di trasporto sono state 509, noi ne abbiamo monitorate 589. Ricordiamo che l'INAIL monitora solo i propri assicurati e che molte denunce al termine dell'iter procedurale non verranno riconosciute come tali da questo Istituto. La differenze sugli infortuni mortali è dovuta tra i nostri e quelli dell'INAIL è dovuta al fatto che l'INAIL monitora solo i propri assicurati. A nostra parere, l'aumento consistente da parte dell'INAIL è dovuta al fatto che tante Partite Iva individuali che prima non assicurava e che datori di lavoro hanno ritenuto conveniente trasformare col Jobs act, a parte del lavoro nero emerso sempre con il Jobs act (unica nota positiva di questa legge) hanno fatto si che questo istituto registra un aumento. Ma se come facciamo noi separiamo le morti sui LUOGHI DI LAVORO dai lavoratori che muoiono sulle strade e in itinere (compresi camionisti che usano il mezzo di trasporto, ci accorgiamo come dimostrano i grafici elaborato da un amico ingegnere, che ringrazio per la sua bravura e sensibilità, e che ci dà una mano come volontario. Al 30 novembre 2015 la situazione è simile sui LUOGHI DI LAVORO a quella dell'anno scorso, Ci sono regioni che hanno avuto aumenti spaventosi come la Toscana, e altre come l'Emilia Romagna che hanno a loro volta avuto cali di quasi il 50%. Separiamo le varie tipologie d'infortuni mortali. I lavoratori schiacciati dal trattore (20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro), fulminati, cadendo da un tetto, ecc. richiedono interventi diversi. Per le morti sulle strade e in itinere che sono oltre il 50% tutti gli anni La collaborazione tra la Polizia Stradale, le Aziende e l'INAIL sarebbe importantissima, gli orari a volte massacranti di chi lavora sulle strade, i turni in orari dove occorrerebbe dormire provocano tanti morti. In allegato la situazione delle morti sui luoghi di lavoro in Italia e nelle Regioni aggiornata al 30 novembre 2015. Nei grafici, nelle tabelle sono esclusi e non a carico delle regioni i lavorator morti sulle autostrade, in mare e all'estero. Le tabelle del 2014 sono comprensive di tutto l'anno. Alla fine del 2015 ci sarà probabilmente un piccolo aumento sullo spaventoso 2014, ma non a due cifre, se consideriamo tutti i lavoratori morti sui luoghi di lavoro per infortuni . Ricordiamo ancora una volta che se si potesse incidere come richieda anni sugli agricoltori schiacciati dal trattore la situazione sarebbe molto meno drammatica. Ma occorre che i responsabili di questo settore, a aartire dai vertici cominciassero ad occuparsene veramente. carlo Soricelli Curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.it Attenzione per chi esamina le tabelle, gli scostamenti sono riferiti all'intero 2014

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