lunedì 4 aprile 2016

Ritmo infernale delle morti sul lavoro: la "gara" regionale e provinciale per chi riesce ad avere più morti per infortuni si sta facendo avvincente.

4 aprile Anche oggi c'è stata una mattanza di lavoratori, sono stati 3, due in edilizia e un lavoratore caduto da un pino. Sono stati dodici i morti sui LUOGHI DI LAVORO in questi primi 4 giorni di aprile. Una sequenza impressionante. anche la mia regione quest'anno sembra stia avendo tantissimi morti sul lavoro. L'Emilia Romagna è prima a "pari merito" con la Toscana. sono tallonate dal Veneto che ne ha 12, seguono distaccate di un solo morto il Piemonte e la campania che ne hanno 11. Ma a breve sarà la Lombardia ha staccare tutti, come del resto tutti gli anni. ma la Lombardia ha il doppio degli abitanti e ha sempre e comunque una situazione migliore rispetto alle altre regioni. L'indice occupazionale non ha nessun valore statistico, visto che a morire sono soprattutto lavoratori che non sono assicurati all'INAIL che monitora solo i propri assicurati e tantissimi non lo sono. tanti i morti in nero in questo periodo. a morire oggi Francesco Marabito a Cantù in provincia di Como.
E' stato travolto da un escavatore, aveva solo 39 anni.. E' caduto in una buca con l'escavatore in provincia di Reggio Emilia un altro edile  di cui non si conosce l'identità. In provincia di Avellino è morto P.N.  Poi occorre ricordare gli 8 agricoltori schiacciati dal trattore nell'ultima settimana. Una carneficina infinita che non tocca i cuori di chi dovrebbe occuparsene. si potrebbe far tanto, ma la vita di chi lavoro di questi tempi non interessa nessuno. Stiamo in silenzio e preghiamo per loro, sperando che Papa Francesco  l'unico tra i "potenti"che s'interessa dei lavoratori faccia sentire la sua voce e risvegli le coscienze dei nostri governanti.Naturalmente ci sono tanti, in ordine sparso che si occupano di sicurezza sul lavoro. ma anche le loro sono voci nel deserto dell'anima che sembra aver colpito il nostro Paese.Alcuni sindacati come per esempio gli edili della CGIL sono sempre sul problema. ma anche loro "urlano" in un vuoto spaventoso.

Nessun commento:

Posta un commento