lunedì 20 giugno 2016

Finalmente anche la città dove abito da quasi 40 anni ha menzionato l'Osservatorio

razie a Casalecchio Notizie, al redattore Mauro Ungarelli e al Sindaco di Casalecchio Bosso per questa intervista che l'ha voluta. È stato citato anche dagli italiani dell'ONU ma mai dalle amministratori locali. I cittadini casalecchiesi siano orgogliosi dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro che è diventato punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie indipendente sul reale numero di morti per infortuni sul lavoro. E' nato qui, in questa città. L'Osservatorio è visitato da 300/500 persone ogni giorno, tante anche dall'estero. Spero che prima o poi anche Bologna si ricordi di questa inziativa che dovrebbe inorgoglirla. E' formata solo da volontari (pochi), quando possono mi danno una mano i miei figli e cittadini da ogni parte d'Italia che mi segnalano le morti. E' nato il 1° gennaio 2008, poche settimane dopo la tragedia della Thyssenkrupp di Torino: Mi ero accorto che le notizie più recenti di queste tragedie avevano almeno sei mesi. Decisi così di dedicarlo a quei lavoratori morti bruciati vivi e successivamente al grande giornalista scomparso da poco Santo Della Santo Della Volpe con cui ho avuto tantissimi contatti su queste tragedie. Occorre dire che il Servizio Pubblico ha ripreso tantissime volte nelle trasmissioni RAI i dati dell'Osservatorio che sono stati spesso in contrasto con quelli "ufficiali". Il Servizio Pubblico è prezioso, solo la Rai se ne occuppa spesso, entrando anche in contrasto con chi ci ha governato in questi anni dicendo le cose come stanno. Spesso i governanti hanno utilizzato dati adulcorati per fare leggi contro la Sicurezza, sembrava un fenomeno in forte calo, mentre in realtà, le morti sul lavoro non sono mai calate da quando l'osservatorio è stato aperto. E credetemi, è molto difficile per un giornalista, come per qualsiasi altro lavoratore andare contro i propri superiori. Anche Santo della Volpe ha pagato duramente la sua indipendenza, ed era uno dei più noti giornalisti italiani. la RAI è comandata dalla politica e nonostante questo il Servizio Pubblico è l'unico che si occupa dei problemi dei cittadini. Le private di queste tragedie non si sono mai occupate se non per fare del sensazionalismo grezzo e opportunista. Come osservatorio siamo riusciti a far comprendere agli italiani che il numero di morti sul lavoro sono molti di più che l'INAIL diffonde. Che questo importante Istituto dello Stato, monitora solo i propria assicurati, e che molte categorie e lavoratori in nero sparivano come fantasmi, che tantissime denunce che riceve l'INAIL non verranno poi riconosciute come tali. Sono passati ormai quasi dieci anni, e dopo tanto tempo vedere che il Comune dove vivo da quasi quarant'anni finalmente se ne è occupato è gratificante. Si, le mie critiche sono state spesso feroci, ma la politica non dovrebbe chiudersi a riccio, ma valutare se quello che uno diffonde sia vero. Questo è quello che penso. Poi mai ricevuto neppure una lira da nessuno, anche se le spese ci sono e le ho pagate di tasca mia. l'osservatorio non dev'essere condizionato da nessuno, Vi chiedo solo una cosa, mandate mail al Ministro Martina e a trasmissioni "bucoliche" come Linea Verde, che si occupino finalmente del dramma degli agricoltori schiacciati dal trattore che sono centinaia ogni anno. E' assurdo far vedere pecore e mucche che pascolano nei prati, di un'agrcoltura all'avanguardia e non parlare mai della terra che è impregnata del sangue di chi la lavora

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