giovedì 23 giugno 2016

Il Parlamento riconvochi il Presidente dell'INAIL. Occorre chiarezza sui morti per infortuni sul lavoro

Il Parlamento riconvochi il Presidente dell'INAIL, che spieghi ai rappresentanti del popolo come mai spariscono 550 lavoratori tra le morti per infortuni da questo Istituto? Perchè tante morti non vengono riconosciute come tali. Governo e opposizione non hanno nulla da dire? Insomma facciamo chiarezza, Delle 1246 denunce per infortuni mortali pervenute all'INAIL ne sono state riconosciute solo 694. Si parla addirittura di un calo rispetto al 2014. Gli altri 552 morti che fino hanno fatto? Sono resuscitati? O non sono morti per infortuni? la stampa tutta era scandalizzata per l'aumento delle denunce: adesso non  chiede spiegazioni? Un can can mediatico incredibile. Adesso il silenzio. Dei 694 morti che l'INAIL ha riconosciti come morti per infortuni sul lavoro il 55% non sono morti sui LUOGHI DI LAVORO. Rimangono 364 lavoratori che l'INAIL riconosce morti sul posto di lavoro. Noi come potete vedere nel Report dei morti del 2015 e nell'apertura dell'Osservatorio ne abbiamo regstrati sui LUOGHI DI LAVORO 678. Quasi il doppio. Lavoratori che non hanno neppure la dignità di essere riconosciuti come morti sul lavoro se spariscono senza spiegazioni. Noi li monitoriamo tutti, non possono esserci lavoratori di serie A e di B. Complessivamente se si aggiungono i morti sulle strade e in itinere si superanodalle nostre statistiche 1400 morti. Insomma si faccia chiarezza, Si stabilisca finalmente che l'INAIL riconosce come morti sul lavoro solo i prori assicurati e che tantissimi non lo sono. Intere categorie non sono "conteggiate, come del resto le morti in nero. Che tantissime denunce che riceve questo Istituto dello Stato non  sono riconosciute come "morti sul lavoro". Per non essere assicurati all'INAIL o perchè con modalità non rispettate, soprattutto in itinere, ma poi ci sono tantissimo contenziosi da parte dei familiari delle vittime. Ma i media comprese le televisioni pubbiliche (le private se ne fregano di uete fenomeno) non hanno nulla da dire a proposito? Si avventano tutti quando c'è una notizia clamorosa, quale un aumento del 15% che non esiste, se si prendono in considerazioni tutte le morti, che però sono molte di più se si conteggiano tutte. Povero questo nostro paese che non è neppure capace di stabilire quandi morti sul lavoro ha. Il Presidente dell'INAIl ha relazionato in parlamento poco tempo fa sulla situazione complessiva degli infortuni. Un parlamento silenzioso, forse perchè se ne frega della vita di chi lavora, un parlamento che non ha fatto domande? Perchè non lo riconvocano e chiedono spiegazioni questa volta sul reale numero di morti? Consiglio a tutti d'andare a rileggere quello che tutti i media scrivevano solo pochi mesi fa sullo "spaventoso aumento"delle denunce. che poi è diventato un calo per i morti riconosciuti. Sono solo un metalmeccanico in pensione che però s'impegna volontariamente molte ore al giorno a monitorare i morti. Praticamente sono il nulla in questi tempi di caste e di nominati. Ma io combatterò fino a quando ne avrò la forza, per cercare di dare dignità a chi muore lavorando

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