L’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sta con Virgilio
Merola al ballottaggio di domenica a Bologna. La città in cui sono
cresciuto è solidale e mai potrà eleggere sindaco la rappresentante di
un partito che ha costruito sulla paura la sua fortuna elettorale. Prima
su noi meridionali, e adesso con gli stranieri. Io sono cresciuto in
questa cultura, mai avrei potuto per cinquant’anni dipinto e scolpito
opere a contenuto sociale e creare l’Osservatorio Indipen
dente
di Bologna morti sul lavoro che è diventato punto di riferimento
nazionale con centinaia di visite sul blog, per chi cerca notizie in
tempo reale sulle tragedie che sono le morti sul lavoro. Con orgoglio
in tanti da altre zone d’Italia mi dicono che l’osservatorio non poteva
che nascere a Bologna. Nella nostra Bologna così bella e civile. Merola
l’ho incontrato una volta sola alcuni anni fa nell’occasione della
donazione di un mio grande dipinto al Centro Rosa Marchi, il dipinto che
creai nel 1979 rappresenta la nascita del primo Centro anziani nato in
Italia (questa è Bologna). Ho avuto esempi luminosi da gente comune. Io
non voglio che questa città faccia crescere nella paura i miei figli e
nipoti. Una paura alimentata a arte per raccogliere consensi. Tutti
assistiamo con ansia allo sbarco di migliaia di disperati. Ma come si fa
a far morire in mare donne e bambini come senti da alcuni. Poi la
Sicurezza la vogliono tutti, ma le nostre forze armate sono state
impossibilitate a farlo al meglio dopo che sono state private di mezzi e
uomini dai diversi governi che si sono succeduto in questi ultimi
vent’anni. A volte davo a prendere da scuola un mio nipote, che ha un
cognome bolognese simile alla Borgonzoni. La sua classe è già
multietnica. Loro, i bambini, si vogliono tutti bene, indipendentemente
dal colore della pelle e della religione. Siamo noi che inculchiamo
negli anni il razzismo nelle loro teste. Cinque anni fa il razzismo era
ancora contro noi del sud. Ricordo bene quello che diceva Tremonti
contro Merola e i babà. Noi signora Borgonzoni mai la voteremo e Merola a
urne chiuse le regalerà per consolazione dei babà da mangiare assieme a
Salvini
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