Ha vinto il NO. Viva la Costituzione e il Senato che abbiamo da duemila
anni fa. È stata sconfitta l'arroganza e la boria. Tornare a una
sinistra di lavoratori e pensionati e via dal PD lacchè, berlusconiani e
berlusconini. Aggiungo lo specifico delle morti per infortuni sul
lavoro. Morti sul lavoro da quando Renzi, Poletti e Martina si sono
insediati. C’é stato un totale disinteresse di questo governo verso le
tragedie delle morti per infortuni sul lavoro. Mai stati tanti morti dal
2008, anno d’apertura dell’Osservatorio Indipendente di Bologna morti
sul lavoro. Nel 2014 (650 sui luoghi di lavoro), nel 2015 (662 sui
luoghi di lavoro), nel 2016 c’è stato per ora un leggero decremento,
siamo in questo momento a 593. Totale morti per infortuni sui LUOGHI DI
LAVORO del dimissionario Governo Renzi, Martina e Poletti 1901, se poi
si aggiungono i morti sulle strade e in itinere che lo Stato considera
attraverso l’INAIL morti sul lavoro arriviamo a superare i 4000 morti.
Il Ministro Martina mentre andava a inaugurare sagre, expo ecc. sono
morti schiacciati dal trattore oltre 400 lavoratori della terra.
Avvisati per tempo nei mesi di febbraio di ogni anno dell’imminente
carneficina non hanno neppure fatto un “Twitt” di solidarietà. Non dico
chi mi ha telefonato tempo fa su queste tragedie, mi ha chiesto “ma è
sicuro di quello che scrive”? E’ sicuro che non raddoppia i morti
dell’INAIL? Gli ho detto guardi quello che scrivo, io li monitoro giorno
per giorno e l’INAIL diffonde i dati delle denunce pervenute una volta
al mese ma con tre mesi di ritardo (comprensibile per dover diffondere
dati certi e incontestabili. Poi come l’anno scorso delle oltre 1200
denunce per infortuni mortali l’INAIL ne ha riconosciute meno di 700.
Gli altri sono morti fantasmi? Insomma dal Governo Renzi la stessa
indifferenza dei precedenti. Io cerco altro, vorrei che ci governa
guardasse la salute, la sicurezza, il benessere psicofisico di
lavoratori e pensionati. Si sono contento della sua caduta, peggio di
così per chi lavora non ci potrà essere
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