Sono già due i morti provocati dal trattore dall'inzio dell'anno. Normalmente in questo perido non ci sono morti causate da questo mezzo. Ma purtroppo ne dobbiamo registare già due. Ieri 23 gennaio nella provincia di Pisa dove un agricoltore è stato dilaniato dalla fresa del trattore. La prima vittima del 2017 causata dal trattore il 16 gennaio è nella provincia di Oristano dove a perdere la vita cadendo dal mezzo (e probabilmente tarvolto) è stato il cinquantenne Maurizio Demartis.
Ogni
anno muoiono un numero spaventoso gli agricoltori schiacciati dal
trattore. Sono stati 156 nel 2014, 136 nel 2015 e 141 nel 2016. Un morto
su cinque sui LUOGHI DI LAVORO ogni anno muore per infortunio sul
lavoro in modo atroce a causa di questo mezzo. Un mezzo spesso obsoleto
che non lascia scampo nel caso di ribaltamento. Ma succede anche con
trattori moderni. Spesso le cause non sono dovute a leggerezze nella
guida, ma alle instabilità del terreno provocate dalle condizioni
climatiche. Terreno asciutto in superfice, ma bagnato in profondità,
troppo duro a causa della siccità, ma anche in altre situazioni
climatiche che non sto ad elencare. Il terreno prevalentemente collinare
del nostro paese complica poi la situazione in modo drammatico. Una
manovra sbagliata su un terreno in pendenza può risultare mortale. Tra
l’altro tantissimi di questi lavoratori spariscono anche dalle
statistiche delle morti sul lavoro e non vengono riconosciuti come tali. Lo
Stato non può essere indifferente verso queste Tragedie. Sono anni che
avverto, come oggi il Primo Ministro, il Ministro del lavoro e e quello
delle politiche Agricole di questa strage, ma mai se ne sono occupati.
Lo Stato dovrebbe anche accertare lo stato di salute di chi guida questo
mezzo mortale e incentivare l’acquisto di trattori nuovi, che comunque
sono moto meno pericolosi. Ma dovrebbe fare anche una campagna
informativa sulle pericolosità del trattore. Muoiono schiacciati dal
trattore lavoratori di tutte le età: diversi con un’età superiore ai 65
anni. Chi guida questo mezzo dev’essere in un ottimo stato di salute e
avere i riflessi pronti. Lancio un appello ai familiari di queste
potenziali vittime. Se volete bene al vostro caro mettetelo al corrente
del pericolo che corre. Se volete bene a vostro marito, padre, nonno, ma
anche a vostro figlio/a accertatevi del suo stato di salute. Piangere
dopo non serve a niente. Amici di Facebook che a centinaia, a volte a
migliaia che ogni giorno visitate l’Osservatorio, datemi una mano a far
conoscere questa carneficina. Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio
Indipendente di Bologna morti sul lavoro.
http://cadutisullavoro.blogspot.it
Superati ieri 19 giugno i 700 morti complessivi nel 2025 Questo se si contano tutti i lavoratori, non solo quelli coperti da INAIL.Le cause politiche e normative dell'aumento • Jobs Act: dall’abolizione dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori (2015), l’aumento dei morti sul lavoro è stato del 43%. +15% con la Legge Salvini degli appalti a cascata del 2023 •
Superati ieri 19 giugno i 700 morti complessivi nel 2025 Questo se si contano tutti i lavoratori, non solo quelli coperti da INAIL.Le cause politiche e normative dell'aumento • Jobs Act: dall’abolizione dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori (2015), l’aumento dei morti sul lavoro è stato del 43%. +15% con la Legge Salvini degli appalti a cascata del 2023 •
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