martedì 9 maggio 2017

Mentre la politica fa i giochini anche ieri sei lavoratori sono morti sui LUOGHI DI LAVORO e c'è da tremare al pensiero su cosa succederà sui campi ai nostri agricoltori che guidano il trattore quando tornerà il sole e il terreno sembrerà asciutto in superfice

Una lunga lista di morti anche ieri 8 maggio 2017, sono morti cinque lavoratori in Italia sui luoghi di lavoro. 
Un povero giovane senegalese è morto in un modo orribile a soli 23 anni dilaniato dagli ingranaggi di un nastro trasportatore in un'azienda brianzola. Ma era un addetto alle pulizie. Cosa ci faceva vicino a un nastro trasportatore? 
A morire mentre dava di bianco Paolo C. a un'altezza di oltre 8 metri un artigiano in un capannone della Provincia di Torino
A morire da un'impalcatura su  tetto di un capannone un operaio a Piano Lago di Cosenza
In Provincia di Bergamo a Bonato Sotto un operaio di 49 anni è morto schiacciato da un muletto
In provincia di Foggia ha perso la vita fulminato un operaio mentre l'ENEL stava eseguendo lavori. Ha urtato i cavi dell'alta tensione con un mezzo meccanico. La Tragedia  a Castelluccio dei Sauri.
Ma c'è da tremare al pensiero di cosa succederà sui campi quando il mal tempo sarà finito e riapparirà il sole. Gli agricoltori ricominceranno a usare i trattori convinti da una superficie del terreno asciutto ma bagnato in profondità, che col peso del trattore e un terreno collinare come quello italiano provocherà tanti morti. Se solo invece di pensare solo ai cavoli lori i nostri politici e ministri che pensano solo a curare la loro immagine pensassero un po' ai lavoratori italiani e alle loro vite in pericolo?

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