lunedì 19 giugno 2017

Ancora tre morti sui luoghi di lavoro, tra questi non poteva mancare il "solito" agricoltore schiacciato dal trattore

Sono altre tre le vittime della nostra indifferenza sulle tragedie delle morti ul lavoro. Due sono nella mia regione, l'Emilia Romagna. Due morti provocate dalla stanchezza e da malori dovuti al caldo ma anche ai carichi di lavoro. A Modena un autotrasportatore è morto dopo un probabile malore schiantandosi contro un muro. 
Un operaio  morto rimanendo schiacciato tra due camion nel parmense. Un altro agricoltore (ma praticamente con la bella stagione ne muore uno giorni giorno, ma anche più di uno). Mirco Allegri aveva solo 35 anni e lascia moglie e prole, anche lui schiacciato dal trattore dopo il 17enne di giovedì scorso. Ma ormai mi sto rassegnando, sono anni che cerco di sensibilizzare per questa carneficina, ma chi dovrebbe occuparsene non lo fa. Ma veramente noi italiani ci meritiamo questa politica e questo parlamento di nominati che trova il tempo spesso per delle stupidate e non lo trova per occuparsi di queste tragedie? Poi quando finirà questo decimo anno di monitoraggio scriverò un libro su questa esperienza: i contatti, a chi ho mandato mail, le risposte spesso allucinanti di famosi parlamentari, l'indifferenza degli amministratori locali e nazionali, i contatti con il Presidente Napolitano, con senatori e deputati, con presidenti di Regioni, con giornalisti famosi e non conosciuti della RAI e della Carta Stampata che sono gli unici ad avere preso a cuore queste tragedie. Li ringrazierò tutti, e sono tanti, quelli che hanno dimostrato umanità e sensibilità. Ma se le istituzioni locali e nazionali se ne fregano di queste tragedie non c'è nulla da fare. Non a caso le morti sul lavoro sono addirittura aumentate da quando dieci anni fa ho aperto l'Osservatorio: le morti aumentano a causa della precarietà e per avere diminuito attraverso le leggi anche la Sicurezza sul lavoro.  

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