Dati aggiornati al 31 luglio 2025 Dall’inizio dell’anno sono morti 873 lavoratori, di cui 621 sui luoghi di lavoro (esclusi gli incidenti in itinere). Il ritmo delle morti è spaventoso: ogni 6 ore e pochi minuti un lavoratore perde la vita. Se si considerano solo i dati INAIL, che escludono migliaia di lavoratori non assicurati o assicurati con altri enti, le denunce (comprensive di itinere) al 30 maggio 2025 sono appena 389. Un’enorme sottostima della realtà.
Dati aggiornati al 31 luglio 2025 Dall’inizio dell’anno sono morti 873 lavoratori, di cui 621 sui luoghi di lavoro (esclusi gli incidenti in itinere). Il ritmo delle morti è spaventoso: ogni 6 ore e pochi minuti un lavoratore perde la vita. Se si considerano solo i dati INAIL, che escludono migliaia di lavoratori non assicurati o assicurati con altri enti, le denunce (comprensive di itinere) al 30 maggio 2025 sono appena 389. Un’enorme sottostima della realtà.
lunedì 19 giugno 2017
Ancora tre morti sui luoghi di lavoro, tra questi non poteva mancare il "solito" agricoltore schiacciato dal trattore
Un operaio morto rimanendo schiacciato tra due camion nel parmense. Un altro agricoltore (ma praticamente con la bella stagione ne muore uno giorni giorno, ma anche più di uno). Mirco Allegri aveva solo 35 anni e lascia moglie e prole, anche lui schiacciato dal trattore dopo il 17enne di giovedì scorso. Ma ormai mi sto rassegnando, sono anni che cerco di sensibilizzare per questa carneficina, ma chi dovrebbe occuparsene non lo fa. Ma veramente noi italiani ci meritiamo questa politica e questo parlamento di nominati che trova il tempo spesso per delle stupidate e non lo trova per occuparsi di queste tragedie? Poi quando finirà questo decimo anno di monitoraggio scriverò un libro su questa esperienza: i contatti, a chi ho mandato mail, le risposte spesso allucinanti di famosi parlamentari, l'indifferenza degli amministratori locali e nazionali, i contatti con il Presidente Napolitano, con senatori e deputati, con presidenti di Regioni, con giornalisti famosi e non conosciuti della RAI e della Carta Stampata che sono gli unici ad avere preso a cuore queste tragedie. Li ringrazierò tutti, e sono tanti, quelli che hanno dimostrato umanità e sensibilità. Ma se le istituzioni locali e nazionali se ne fregano di queste tragedie non c'è nulla da fare. Non a caso le morti sul lavoro sono addirittura aumentate da quando dieci anni fa ho aperto l'Osservatorio: le morti aumentano a causa della precarietà e per avere diminuito attraverso le leggi anche la Sicurezza sul lavoro.
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