giovedì 4 gennaio 2018

Anche molti lavoratori morti a Rigopiano non sono considerati morti sul lavoro. Una pagina vergognosa il silenzio di stampa e televisioni sulle morti sul lavoro

Sul Resto del Carlino di oggi 4.1 2018. Lo scrivevo da dieci anni che i morti sul lavoro diffusi dall'INAIL erano parziali, che in Italia erano molti di più, quasi la metà in più, nessuno mi credeva, nessuno che andava a vedere se quello che scrivevo era vero. E questo solo perché svolgevo un lavoro volontario: quasi tutti i giornalisti di stampa e televisioni prendevano  e prendano per buoni i cali delle morti che ogni anno fanno vedere quanto sono bravi. Quanti "Nessuno" Gabriele ci sono ogni anno in Italia? oltre 500 che muoiono senza neppure essere riconosciuti come tali: tra questi anche carabinieri, poliziotti, soldati, Vigili del Fuoco, innumerevoli Partite IVA, tantissime donne che muoiono in itinere, un numero impressionante di agricoltori schiacciati dal trattore e non solo. E tanti altri. Davvero una pagina vergognosa il silenzio di stampa e televisioni su queste tragedie, seppur denunciate. Come giustificare del resto miliardi di euro spesi per la Sicurezza senza aver ottenuto nessun risultato? Sapete quanti morti ci sono sui LUOGHI DI LAVORO nel 2008 rispetto al 2017, che tra l'altro non è stato neppure il peggiore. Sette lavoratori. Altri anni anche più di venti. L'INAIL rispetta le leggi dello Stato, ma mai ha detto chiaramente agli italiani che i morti diffusi da questo Istituto dello Stato sono parziali



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