Diffondete prego Sono morti 11 lavoratori negli ultimi tre giorni di questi 5 hanno più di 60 anni. per chi ha ancora dubbi sulla porcata fatta contro i lavoratori. Tutti gli anni sono intorno al 20% gli ultra sessantenni che muoiono sui luoghi di lavoro. Poi con degli artefici statistiche addolciscono tutto, questo perché non si fa una separazione netta tra chi muore sui LUOGHI DI LAVORO (come questi 11) e gli altri che muoiono sulle strade e in itinere che lo Stato considera a tutti gli effetti come morti sul lavoro. Ieri alla trasmissione l'Aria che Tira ho assistito a un dibattito tra Giorgio Cremaschi e un medico che voleva far passare a tutti i costi l'idea che tutti gli anziani sono uguali e hanno davanti una vecchiaia lunga. Il medico, di cui non ricordo neppure il nome, non lasciava parlare Cremaschi e voleva imporre le sue idee. Cremaschi incazzatissimo a un certo punto ha minacciato di andarsene se questo medico (che non sa neppure di cosa parla) continuava ad interromperlo. Ha detto una serie di cose e fatto degli esempi che tutti dovrebbero comprendere. C'era anche la Fornero che stava a sentire parlava con la sua aria di professorina. Aveva voglia Cremaschi di dire che in Fabbrica gli operai sono considerati già anziani a 50 anni, che non si possono far lavorare dopo i sessant'anni pieni di acciacchi e salute malferma che a quell'età è naturale. Costringere a lavorare e soprattutto se svolgono lavori pericolosi a lavoratori anziani, sono, a mio parere, da considerare di veri e propri omicidi morali. Come mi sarebbe piaciuto essere lì, a esporre le statistiche (senza trucchi) sul reale numero di morti, che il 20% ha più di 60 anni. Avrei detto al medicone e alla Fornero che non sanno neppure di cosa parlano. Insomma è il sistema autoreferenziale e classista che in questi ultimi vent'anni ha lavorato per una minoranza di ricconi, a scapito dei più deboli e dei lavoratori. ma questa volta dalle votazioni è arrivata loro una bella lezione di DEMOCRAZIA, quella vera, quella di una stragrande maggioranza che non ne poteva più di essere soggiogata e sfruttata dai ricconi e dalle lobby parlamentari che controllavano.
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