martedì 3 aprile 2018

ll 1° Maggio 2018 i Sindacati l’hanno dedicato alla Sicurezza. Io quel giorno porterò il lutto al braccio, fallo anche tu, postati come me, fai sentire la tua vicinanza agli oltre 14000 lavoratori morti in questi dieci anni per infortuni sul lavoro


Non ci sono state televisioni e giornali che non abbiano parlato dell’ultima tragedia di Treviglio. Tutti hanno citato l’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro e di questo sono orgoglioso. Ma ricordando i morti del 2018 in tanti hanno detto che è il primo anno che le morti sul lavoro aumentano. Non è affatto vero, confondono i dati dell’Osservatorio con quelli dell’INAIL che monitora solo i propri assicurati. Noi li monitoriamo tutti e possiamo affermare senza temere smentite che almeno dal 2008 i morti sui LUOGHI DI LAVORO (escluso itinere) non sono mai calati, costanti nel tempo e con tendenza al rialzo. In questo momento siamo a più 11,5% anche rispetto al 3 aprile del 2008. Oltre che + 11,2% rispetto al 2017. Finalmente vedo che i sindacati il 1° Maggio dedicheranno questa Festa dei Lavoratori alla (mancata) Sicurezza. In questi anni si sono spesso limitati a un generico “mai più” quando ci sono state morti collettive; mai si sono occupati dello stillicidio giornaliero. Certo, li ha toccati marginalmente: ho sempre scritto che il 95% dei morti sul lavoro sono in aziende non sindacalizzate, dove non c’è l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, quello che Renzi e il suo governo hanno tolto a tutti i nuovi assunti. Ma un sindacato dovrebbe occuparsi anche di chi non ha la tessera e non partecipare se non per denunciare a  tavoli istituzionali: ho visto trasmissione televisive dove sindacalisti compiacenti facevano una finta opposizione con le controparti. Tendenzialmente l’aumento delle morti è anche dovuto a questo, al jobs act e alla Legge Fornero. Scrivevo a tutti, prima che entrasse in vigore, che era disumano fare svolgere lavori pericolosi, per sé e per gli altri in tarda età. Che oltre il 20/25% dei lavoratori morti ogni anno sui LUOGHI DI LAVORO hanno più di 60 anni. Il 1° maggio, farò come negli ultimi anni, porterò il lutto al braccio, in tanti lo hanno fatto assieme a me. È intollerabile che in un paese civile non si sia fatto niente per queste tragedie. Invito tutti a farlo: di mandare un segnale importantissimo alla Politica: ricordare a chi se ne occupa e che è eletto dal Popolo che la vita di chi lavora dovrebbe essere la prima preoccupazione. Carlo Soricelli


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