martedì 1 maggio 2018

1° Maggio 2018 A Roma si canta e si balla, mentre anche oggi in cinque hanno perso la vita lavorando

Sembra un film dell'orrore, ma è realtà, cruda realtà, sento dalla televisione nell'altra camera che a Roma cantano e ballano. Poi metto in fila i "caduti sul lavoro" anche oggi 5. C'è da piangere, sembra un racconto metafisico, o se preferite dell'orrore. Ma è la realtà, dieci anni inascoltato: un cittadino, un volontaria mandava mail a centinaia, a migliaia ogni anno per denunciare le morti sul lavoro: che era una strage dimenticata. I risultati di questa indifferenza di politici, di sindacati sono sotto gli occhi di tutti. Sono 229 i morti sui luoghi di lavoro dall'inizio dell'anno, ma ormai superiamo di corsa i 450 morti complessivi. Nessuno ha ripreso l'allarme che avevo lanciato a marzo e anche pochi giorni fa: è arrivato il bel tempo, lanciate un allarme, almeno questo, 3 oggi sono morti schiacciati dal trattore,due mentre tagliavano gli alberi travolti dall'albero. in sei giorni sono morti schiacciati dal mezzo che guidavano sei persone, sei cittadini, sei umani.  Anche a Roma citano il numero di morti dell'Osservatorio, ma mai l'Osservatorio stesso. Carlo Soricelli curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro

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