giovedì 3 maggio 2018

La violenza di precariato, jobs act e Fornero. Il PD non potrà mai più recuperare i voti se non fa autocritica su queste leggi devastanti per i lavoratori

Apprendiamo della morte di altri 5 lavoratori di cui 4 ieri 2 maggio, due di questi hanno vent'anni.
Dubbia la morte di Shon Piatti che il 1° maggio effettuava delle riprese alla fiera di Varano. Shon Piatti per chi effettuava le riprese? Le stava facendo per qualcuno e per chi? non credo che un giovane di 20 anni sale a tre metri d'altezza per le riprese in una fiera e cade a terra rovinosamente battendo la testa e morire dopo poche ore all'ospedale Maggiore di Parma. Un agricoltore è morto schiacciato da una fresa nel padovano, Un altro povero giovane di vent'anni è morto in provincia di Napoli schiacciato da una lastra cimiteriale. Anche lui aveva solo 20 anni. Salvatore Sirica è morto la notte dopo il 1° maggio all'alba, schiacciato da una bisarca. Perde la vita anche un autotrasportare nel modenese. In questi dieci anni ho visto quanto sia peggiorata la situazione lavorativa, in tutti i vari aspetti, ma soprattutto sulla sicurezza del lavoro. Si muore sempre di più lavorando, chi dice di no, dice falsità. Siamo a oltre il 20% in più sui luoghi di lavoro. E' il precariato che uccide senza ombre di dubbio e il jobs act e le nuove leggi fatte dai governi Monti e Renzi hanno fatto incrementare queste morti. La legge Fornero ha fatto aumentare i morti sul lavoro in tarda età e il job act toglie ai lavoratori la possibilità di dire no a svolgere un lavoro pericoloso. E' emblematico quello che è successo nella provincia di Vercelli, dove un lavoratore è stato licenziato per aver denunciato la carenza di sicurezza dopo un grave infortunio. Non ci potrà mai essere un recupero dei voti da parte del PD, almeno nella parte migliore, se non è capace di fare autocritica su Legge Fornero e jobs act. Quando si sente che non vogliono discutere di queste leggi capestro per chi lavora, ritenendole le migliori fatte dal Governo Renzi
Aveva raccontato ai giornali alcuni particolari su un gravissimo infortunio avvenuto nella sua fonderia, qualche settimana fa. E per questo motivo è stato licenziato dalla sua azienda, la Sacal Alluminio di Carisio, nel Vercellese. Lo denuncia la Fiom-Cgil, che parla di "provvedimento grave" e annuncia di voler impugnare la decisione dell'impresa.

Il protagonista della vicenda è Alex Villarboito, responsabile dei lavoratori per la sicurezza nell'azienda metallurgica vercellese, che ad alcuni giornali locali aveva raccontato di come la sicurezza in fabbrica non fosse garantita come avrebbe dovuto. Pochi giorni fa il sindacalista aveva anche indetto uno sciopero per chiedere all'azienda di intervenire

 in modo più efficace su questo tema.

L'allontanamento scatena l'ira della Fiom: "E' paradossale - dice la sigla metalmeccanica - che mentre il 1° maggio in tutta Italia, le istituzioni e i sindacati hanno ribadito l'importanza della sicurezza nei luoghi di lavoro, il giorno dopo un rappresentante della sicurezza venga licenziato per aver denunciato la necessità di avere più attenzione su questo aspetto nel proprio luogo di lavoro".

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