mercoledì 2 ottobre 2019

Il disegno strategico e classista per distrarre gli italiani dall'immane tragedia che sono le morti sul lavoro, già oltre 1100 dall'inizio dell'anno

Oggi due ottobre i morti sul lavoro dall’inizio dell’anno sono diventati 542 sui luoghi di lavoro e 1112 con i morti sulle strade e in itinere, sono due i morti sui luoghi di lavoro anche l’1 ottobre: un operaio di 39 anni ha perso la vita cadendo da un palo telefonico in provincia di Alessandria, e un altro agricoltore è morto schiacciato dal trattore in provincia di Avellino, il giorno prima ne sono morti in modo così atroce altri due; uno di questa aveva solo 21 anni. Ogni anno oltre 500 lavoratori spariscono dalle statistiche delle morti sul lavoro. Lo denuncio da 10 anni, anche il grande giornalista Santo della Volpe aveva constatato questo, purtroppo è morto da qualche anno. Ogni giorno dai 5 ai 10 lavoratori perdono la vita sui luoghi di lavoro e sulle strade, ma nessuno che se ne occupa: neppure quelli che abbiamo mandato in Parlamento per farlo. Quando entrano in parlamento sembra che facciano a tutti un lavaggio del cervello, per far dimenticare loro chi erano prima di entrare in quel porto delle nebbie: perdono i contatti con la realtà, oltre a quella perdono anche l'umanità che dovrebbe accompagnare gli eletti dal popolo. Diventano di pura gomma che rimbalza sui corpi inermi dei nostri lavoratori. Negli ultimi due giorni sono stati 6, ma sembra che muoiono solo quelli che hanno visibilità mediatica come il morto alla FCA di Cassino, spariscono mediaticamente i 3 agricoltori schiacciati dal trattore, in soli due giorni, nelle province di Bologna, di Salerno e Avellino, come quell'operaio caduto da un palo telefonico. È da 12 anni che assistiamo a questa merdosa indifferenza, anche da chi ci sta governando. Si susseguono governi di ogni colore, ma è sempre il solito film per chi lavora: non contate un c… e se morite son c… vostri

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