giovedì 17 ottobre 2019

sei morti sul lavoro il 16 ottobre

Sei morti sul lavoro anche il 16 ottobre, nelle province di: Sassari, dove ha perso la vita un agricoltore schiacciato dal trattore che è morto dopo una settimana d’agonia, Nella provincia di Napoli ha perso la vita un bracciante, due i morti nella provincia di Belluno;un agricoltore ha perso la vita sul trattore travolto da massi, un boscaiolo è caduto da un albero, perdono la vita in incidenti un artigiano e un autotrasportatore. Anche il 2019, come il 2018 sarà un anno orribile per chi lavora. Non date retta a chi per protagonismo malato, per interesse economico diffonde dati parziali su queste tragedie che non sono mai state così tanto da quando il 1° gennaio 2008 ho aperto l'Osservatorio

1 commento:

  1. Carlo Sorincelli,nel complimentarmi per la tua certosina attività, tesa a sensibilizzare il mondo del lavoro affinchè possa finire questa mattanza senza confini, mi permetto di sottoporre alla tua cortese attrenzione quanto segue: le leggi, nel Belpaese, ce ne sono a josa, vero è che, per semplificare, il TUS (Testo Unico della Sicurezza) le ha raccolte e promulgate col D. Lgs. 81/08 e s.m.i.Atteso ciò, per la mia, modesta esperienza settoriale, acquisita direttamente sul campo, ti dirò che, mancano i controlli ed i controllori! A livello cartaceo e documentale, quasi tutte le aziende ottemperano al propedeutico D.V.R. ( Documento di Valutazione dei Rischi), all'approntamento di Procedure Operative, alle visite mediche periodiche per i propri dipendenti, adempiono alla informazione/formazione delle proprie maestranze, ottemperano alla Direttiva Macchine ( D. lgs, 17/10) e per i rischi di mestiere, dotano il proprio personale di opportuni D.P.I. (Dispositivi di Protezione Individuale). Purtroppo, per gli addetti ai lavori, la Sicurezza costituisce un obiettivo; mentre, per converso, per la Committente e per l'Assuntore, la stessa, risulta essere una problematica e per i costi e per la perdita di tempo...tant'è che, tanti eventi indesiderati avvengono per una mancata valutazione dei rischi residenti, a casa del Padrone ( Committente!), il tutto acuito ed amplificato dai rischi di mestiere, non adeguatamente considerato, in sede di valutazione dei rischi, che va sempre fatta dal Preposto in campo, prima di dare inizio a qualsiasi attività lavorativa. Periodicamente, l'ispettorato del Lavoro, il Servizio SIA dell'Asp territoriale, l'INAIL, che ha pure inglobato l'ISPESL, dovrebbero procedere con dei mirati controlli in campo, controlli, che per mancanza di personale, di mezzi e di risorse varie, avvengono non periodicamente; ma, alla viva il parroco. Risultato? Gli indici di gravità e gli indici di frequenza sono, di gran lunga, fuori dai parametri europei di riferimento. Tanto dovevo. Scusa per essere stato troppo prolisso.

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