martedì 10 marzo 2020

Sul lavoro col coronavirus si muore meno. L’unico aspetto positivo di questa situazione davvero incredibile anche per uno come me che ne ha già viste tante. Il virus ha messo in luce la nostra fragilità, ci fa sentire tutti impotenti, cosa che la nostra arroganza di umani ritenevamo impossibile: scienza, religione, tecnologia, filosofia e arte messe a tacere da esserini che stanno a milioni sulla punta di uno spillo. La sua strategia di sopravvivenza è molto sofisticata e intelligente, ci usa, usa il nostro corpo per riprodursi. Del resto siamo noi che ci nutriamo, senza averne la necessità dei corpi che hanno a disposizione e “loro” gli alieni ne hanno approfittato subito. Diventiamo stupidi contenitori per la loro espansione. Probabilmente è stato un pipistrello mangiato semicrudo in qualche remota regione del mondo a portare la nostra civiltà a una svolta impossibile: crollano borse, vengono limitate le nostre libertà individuali. Chiusi nelle nostre case, a meditare su un modello di sviluppo che ci ha messo contro la Natura, vedere le persone che ci circondano come nemici della nostra salute. Bravi umani le opere: "Gaia sta morendo del 1984 e autoritratto rifiutista

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