giovedì 20 agosto 2020

Terribili morti sul lavoro di due ventenni: Francesco muore bruciato vivo a 25 anni. D.Z è rimasto schiacciato da un pulman nel porto di Gioia Tauro, aveva solo 28 anni. I giovani erano due precari in trasferta

 

Un 25enne di Pescara, Francesco Colasante, è morto il 19 agosto di ieri a Troina (Enna) in seguito ad un infortunio sul lavoro.

Il giovane, secondo le prime informazioni, stava lavorando su un traliccio per una ditta che effettua lavori per conto terzi: a causa di scintille, ma non si sa ancora come causate, sul terreno al di sotto della struttura si sarebbe sviluppato un incendio.

Francesco nel tentativo di mettersi in salvo, sarebbe caduto a terra fratturandosi una caviglia. Mentre gli altri compagni di lavoro hanno avuto la possibilità di allontanarsi, le fiamme avrebbero avvolto il povero giovane senza lasciargli scampo.

Trasportato successivamente al Cannizzaro di Catania, Colasante è morto per le gravi ustioni ricevute. Sul luogo sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Nicosia. La procura di Enna ha aperto un fascicolo per indagare su quanto accaduto: al momento è  contro ignoti.

 

Ancora frammentarie, ma da fonti attendibili e ufficiali, le notizie che trapelano circa una tragedia avvenuta un’ora fa. A perdere la vita è D.Z stato un meccanico impegnato, per conto di una ditta esterna, in lavori di riparazione di uno dei pullman utilizzati dai portuali per raggiungere la banchina adibita al trasbordo dei container.

Da quanto si è appreso, il povero giovane che non era alle dipendenze del terminalista Mct – sarebbe rimasto schiacciato durante una manovra da parte di un altro pullman che stava sopraggiungendo. A nulla sono valsi i soccorsi immediati, hanno riferito alcuni testimoni diretti dell’incidente. </b>

 

Giovani ricattati che per la stragrande maggioranza non sono mai stabili e precarizzati tutti con il jobs act

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