Sui luoghi di lavoro ci sono tantissimi lavoratori che muoiono per infortunio lavorando in nero. Sono intorno al 15% sul totale. percentuali molto alte in edilizia e in agricoltura, meno nei servizi, ma sono tanti anche in quest'ambito. mancano i controlli, al sud (ma anche al centro-nord) buona parte degli edili, di piccole e piccolissime aziende o artigiani lavorano in nero. Anche questi morti o con ferite gravi, spariscono dalle statistiche perchè non hanno nessuna copertura assicurativa. ci sono poi quelli che svolgono il doppio lavoro, che hanno un'attività in regola ma che poi nel secondo lavoro svlgono lavori in nero. Ma tutti questi lavoratori non si rendono neppure conto dei pericoli che corrono, questo vale anche e soprattutto per chi commissiona il lavoro che è responsabile penalmente ed economicamente di eventuali infortuni anche mortali
Superati ieri 19 giugno i 700 morti complessivi nel 2025 Questo se si contano tutti i lavoratori, non solo quelli coperti da INAIL.Le cause politiche e normative dell'aumento • Jobs Act: dall’abolizione dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori (2015), l’aumento dei morti sul lavoro è stato del 43%. +15% con la Legge Salvini degli appalti a cascata del 2023 •
Superati ieri 19 giugno i 700 morti complessivi nel 2025 Questo se si contano tutti i lavoratori, non solo quelli coperti da INAIL.Le cause politiche e normative dell'aumento • Jobs Act: dall’abolizione dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori (2015), l’aumento dei morti sul lavoro è stato del 43%. +15% con la Legge Salvini degli appalti a cascata del 2023 •
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