La terribile verità che si vuole ignorare: il 25% dei
morti sui Luoghi di Lavoro (escluso itinere) ha più di 60, 147 su 586
monitorati quest’anno.
Le ultime morti sul lavoro, a Comiso di Ragusa (66
anni l’età di Francesco Occhipinti, a Modena (70 anni l’età della vittima di
cui non conosciamo ancora l’identità) a Padova (Luisa Scapin di 62), mi hanno
spinto ad andare a vedere l’età dei morti sui Luoghi di Lavoro quest’anno (ma
anche gli altri anni le percentuali erano simili). Ma si rimane sempre di
ghiaccio nel vedere che un lavoratore che muore per infortunio ha più di 60
anni. Sono andato a vedere anche perché in questi giorni si parla tanto di
allungare l’età della pensione dei lavoratori. Si può di dire che è un
tentativo di uccidere tanti lavoratori, il Paese reale è questo, non si può far
svolgere lavori pericolosi a persone anziane, costrette a lavorare perché non
hanno pensioni che possa sostenere lui/lei la famiglia, spesso i figli sono
disoccupati, studiano o hanno un lavoro precario. Sfido chiunque (soprattutto i
politici) a smentirmi su quanto scritto. Ma come al solito non interverrano, il
loro silenzio è d’oro (per loro). Sono omicidi sociali questi. Carlo Soricelli
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