L'agonia è durata tre giorni. L'Operaia Luisa Scapin non ce l'ha fatta , era dipendente della FIL TESSILE di Sant’Anna Morosina, a San Giorgio in Bosco, lunedì era rimasta incastrata con il camice nel macchinario al quale stava lavorando. Luisa Scarpin non è morta sul colpo come Luana, ma sua agonia è durata tre giorni. Il macchinario avvolgicavo che serve al confezionamento di cavi per stendibiancheria. Le ha provocato, secondo la ricostruzione dell'infortunio, un’asfissia meccanica da soffocamento. Un collega le ha prestato i primi soccorsi. Fa molto male sapere che una donna di 62 anni che dovrebbe essere in pensione e meritarsi il riposo con i suoi eventuali nipoti fosse ancora costretta a lavorare
Dati aggiornati al 31 luglio 2025 Dall’inizio dell’anno sono morti 873 lavoratori, di cui 621 sui luoghi di lavoro (esclusi gli incidenti in itinere). Il ritmo delle morti è spaventoso: ogni 6 ore e pochi minuti un lavoratore perde la vita. Se si considerano solo i dati INAIL, che escludono migliaia di lavoratori non assicurati o assicurati con altri enti, le denunce (comprensive di itinere) al 30 maggio 2025 sono appena 389. Un’enorme sottostima della realtà.
Dati aggiornati al 31 luglio 2025 Dall’inizio dell’anno sono morti 873 lavoratori, di cui 621 sui luoghi di lavoro (esclusi gli incidenti in itinere). Il ritmo delle morti è spaventoso: ogni 6 ore e pochi minuti un lavoratore perde la vita. Se si considerano solo i dati INAIL, che escludono migliaia di lavoratori non assicurati o assicurati con altri enti, le denunce (comprensive di itinere) al 30 maggio 2025 sono appena 389. Un’enorme sottostima della realtà.
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