venerdì 2 settembre 2022

Il terribile tributo di sangue dei lavoratori stranieri; ben 5 dei sei morti per infortuni sui Luoghi di Lavoro (escluso itinere) negli ultimi due giorni sono stranieri, alla faccia dell'italianità che qui non viene mai citata, anzi, che muoiono pure. Mi è ricapitata in mano la foto di Davide Olivieri (nella foto), questo bellissimo giovane di 22 anni morto sul laqvoro nel 2018; l'osservatorio non dimentica i morti sul lavoro tutti registrati

 

                                     Davide Olivieri morto per infortunio sul lavoro nel 2018

                            Report morti sul lavoro nei primi otto mesi del 2022

Orribile aumento del 13% dei morti sui luoghi di lavoro nei primi mesi del 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021, con i 5 morti di ieri sui luoghi di lavoro di ieri: tre sul rimorchiatore a Crotone, un operaio morto in modo orribile nel varesino; incastrato da un macchinario e rimasto morto appeso tra due travi. Non poteva mancare il “solito” agricoltore schiacciato dal trattore: morto in provincia di Chieti, è il 122esimo a morire in questo modo terribile dall’inizio dell’anno.  Nonostante sia un mese di ferie agosto ha avuto 67 morti sui luoghi di lavoro (escluso itinere e i morti sulle strade) e hanno il coraggio di parlare di cali. Regioni che hanno più morti sul lavoro, per strane ragioni diventano le più virtuose, mentre quelle che hanno meno morti diventano quelle che ne hanno di più. Perché queste discrepanze nella raccolta dati tra INAIL e l’Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro? Perché INAIL non fa un monitoraggio dei morti, ma raccoglie solo le denunce che gli arrivano dal territorio e che sono inerenti ai suoi assicurati, tanti non lo sono come i morti in nero che noi monitoriamo, la stragrande maggioranza dei 123 agricoltori schiacciati dal trattore che sono in larga parte anziani che continuano a lavorare per arrotondare le magre pensioni. Ma così viene alterata la percezione del fenomeno dei “morti sul lavoro” che è molto, ma molto più grande. Categorie come i metalmeccanici sembrano quelle con più morti, (per INAIL) ma solo perché essendo una categoria molto numerosa, in tanti muoiono sulle strade e in itinere. E’ da 15 anni che le percentuali dei morti nelle varie coategoie sono sempre le stesse con AGRICOLTURA CON IL 30%, SEGUE EDILIZIA CON IL 20%, POI INDUSTRIA E AUTOTRASPORTO CON CIRCA IL 10% TUTTI GLI ANNI, POI UNA MIRIADE DI LAVORI, TANTISSIMI GLI ARTIGIANI E PARTITE IVA CHE MUOIONO IN APPALTO. Ma la politica ha altro a cui pensare per occuparsi di cose che contano poco come i lavoratori che muoiono lavorando. Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.it in allegato l’intervista a Via delle Storie con la conduttrice Giorgia cardinaletti che ora conduce il TG1 sperando che continui ad occuparsi di queste tragedie che si potrebbero dimezzare con un po' di buona volontà.

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO.

L’unico osservatorio che monitora i morti sul lavoro in Italia.

Aperto 15 anni fa, il 1° gennaio 2008 da Carlo Soricelli carlo.soricelli@gmail.com

2 settembre

Dall’inizio dell’anno sono morti 1022 lavoratori, 538 di questi sui luoghi di lavoro i rimanenti in itinere e sulle strade, In questi “numeri” ci sono anche i morti sul lavoro non assicurati all’INAIL (oltre 4 milioni di lavoratori) in più i morti in nero e i milioni di agricoltori, spesso pensionati che continuano a lavorare per le magre pensioni.

Aperto il 1° gennaio 2008 da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. I morti sui luoghi di lavoro sono da 15 anni tutti registrati in apposite tabelle Excel con data della morte, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale.  Dal 1° gennaio 2008 anno di apertura dell’Osservatorio sono morti oltre 20000 lavoratori per infortuni sui luoghi di lavoro, sulle strade e in itinere.

L’unico sito in Italia che monitora i morti sul lavoro in Italia.

121 agricoltori schiacciati dal trattore nel 2022.

Gli autotrasportatori morti dall’inizio dell’anno sono 83 

Curatore Carlo Soricelli metalmeccanico in pensione e artista sociale da 50 anni. per contatti carlo.soricelli@gmail.com

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Qui sotto i MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province (non ci sono i morti per covid). Non sono contati neppure i morti in itinere e sulle strade se non autotrasportatori: tenete presente che i morti in itinere e sulle strade sono almeno altrettanti rispetto a quelli segnalati qui sotto nelle Regioni e Province. Ma noi preferiamo tenerli separati, perché richiedono altri interventi, che sono diversi da quelli delle morti sui Luoghi di Lavoro. Ma altri li conteggiano tutti insieme generando confusione tra chi vuole comprendere le reali dimensioni e qualità del fenomeno. NB nelle province e Regioni non ci sono i morti per infortuni provocati dal coronavirus. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza.

I morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province nel 2022: a questi occorre aggiungere almeno altrettanti lavoratori morti sulle strade e in itinere che sono considerati a tutti gli effetti morti per infortuni sul lavoro, ma che è opportuno tenere separati per non generale confusione, un conto è un lavoratore che muore sui luoghi di lavoro, un altro se muore sulle strade o in itinere. Chiunque svolge un lavoro e muore è per noi un morto sul lavoro.

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                     Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio. 

http://cadutisullavoro.blogspot.it

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