domenica 4 settembre 2022

Quei morti sul lavoro itinerati che muoiono numerosissimi fuori dalla loro Provincia o Regione: un fenomeno allarmante che sta diventando esplosivo

 Davvero incredibile apprendere che buona parte dei morti sui Luoghi di lavoro e sulle strade (occultati) siano di lavoratori che svolgono il proprio lavoro fuori dalle province di origine e che muoiono soli, spesso dopo il ricovero ospedaliero: dal Piemonte alla Lombardia, come nell'ultimo caso del 31enne Omar Ait Youssef di Mondovì che è morto in provincia di Bergamo, o i 5 pakistani che dal Piemonte all'alba si schiantano con un furgone contro un Tir, muoiono operia che dal Veneto muoiono in Emilia Romagna, dalla Campania in tante regioni italiane, così dalla Sicilia al nord, poi ci sono quelli che muoiono spostandosi da una provincia all'altra, una rincorsa ad abbassare i prezzi che fanno morire centinaia di lavoratori ogni anno, soprattutto nelle piccole aziende itineranti che si spostano qua e là per l'Italia, a volte anche all'estero, in tanti poi muoiono in nero anche sulle strade, soprattutto in edilizia; emigranti giornalieri o per qualche giorno. Impressionante anche la percentuale di stranieri che muoiono perchè svolgono lavori pericolosi, tanti arrivati sui barconi per poi morire lavorando sul suolo italiano. Tantissimi i "terroni" che muoiono nel centronord nelle fabbriche e nei cantieri del nord (quasi tutti) anche loro vittime sacrificali  di un distorto modello di sviluppo, come il povero giovane 31enne Girolomo Tartaglione il bellissimo giovane della foto che da Foggia è andato a morire schiacciato da 5 tonnellate in una fabbrica del bresciano. Rendiamo loro omaggio e visibilità e cerchiamo di fare qualcosa.


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