lunedì 5 dicembre 2022

Una poesia in memoria dei sette lavoratori della ThyssenKrupp morti così tragicamente nel dicembre 2007, domani ricorre il 15cesimo anniversario di quella strage: alcuni subito, gli altri dopo atroci sofferenze, l'Osservatorio lo aprii venti giorni dopo in loro onore

Il cuore rimasto in Fabbrica anche adesso che ho raggiunto la pensione Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica e tutte le fabbriche d'Italia La classe operaia non è più centrale e il paradiso è diventato inferno di fiamme di fuoco e d'olio bruciato di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane Operai sfruttati come non è successo mai Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica e tutte le fabbriche d'Italia Anche il nostro bravo Presidente urla instancabile le morti sul lavoro ma anche le sue sono urla impotenti Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

1 commento:

  1. Il fatto che i colpevoli sono quasi liberi, da la speranza a chi mal si comporta del gestire una fabbrica, nel non tener conto della sicurezza dei lavoratori nel loro luogo di lavoro.

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