Il commovente e straziante testamento di Salvatore Caruso, morto schiacciato dal trattore a solo 26 anni, rivolto a Maria Grazia, la sua sorellina di otto anni il giorno del suo compleanno avvenuto un mese prima della sua morte. Salvatore è morto schiacciato dal trattore a solo 26 anni ; la sua amatissima sorellina, per la tragedia non ha parlato più per un anno. Salvatore è uno dei 1500 lavoratori che muoiono ogni anno per infortuni sul lavoro. Leggere la letterina che ha scritto per Maria Grazia mi far rendere conto, che anch’io pur dedicando diverse ore al giorno a queste tragedie, non ho fatto a sufficienza per sensibilizzare: mie amici tanti familiari di lavoratori morti sul lavoro: come rimanere insensibili a dolori come questi: le orribili vite di chi rimane, e sono 19000 da quando ho aperto l’Osservatorio: solo per citare alcune di queste morti e della disperazione di chi rimane; di Marianna Viscardi madre di Lisa Picozzi, morta a solo 31 anni cadendo da un lucernario, di Lalla Quinti che ha perso il padre Leonardo, un artigiano caduto da una scala, lasciato agonizzante per ore, col corpo ricoperto di formiche, di Graziella Marota madre di Andra Gagliardoni di soli 23 anni rimasto con la testa schiacciata da una pressa, di Anna Battistetti che da quando è morto suo fratello Mattia, il 29 aprile del 2021, ogni giorno posta sulla sua pagina di Facebook suo fratello che è diventato una farfalla che vola in cerca giustizia. Ma se ne potrebbero raccontare a centinaia di queste immani disgrazie. Avevo deciso di chiudere l’Osservatorio il 31 dicembre, per stanchezza, per impotenza, per non vedere più la sofferenza di tutte queste persone, dell’indifferenza delle Istituzioni e della politica: ho spedito in questi 15 anni migliaia e migliaia di mail, senza mai ottenere una risposta sulla mie denunce circonstanziate: che i morti sul lavoro sono molti di più di quelli che diffonde INAIL che non fa nessun monitoraggio delle morti. Ma poi centinaia e centinaia di cittadini mi hanno chiesto di non mollare, che il muro del silenzio comincia a sgretolarsi, anche grazie al mio impegno costante e continuativo. Si lo devo a loro, lo farò per loro, che mi dicono che non vogliono più vedere famiglie . Alcuni giovani mi daranno una mano. Andiamo avanti fino a quando ne avrò le forze, poi altri prenderanno il mio posto, fino a quando queste tragedie non saranno che un cattivo ricordo della nostra inciviltà. Sono già due i morti schiacciati dal trattore nel 2023, sono stati 167 nel 2022 e oltre 2300 da quando il 1° gennaio 2008 ho aperto l’Osservatorio. Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.it
Grazie mille per quello che fa ogni santo giorno.
RispondiEliminaCordiali saluti!
RispondiEliminaSono Dalia RICCI, nata nel giugno 1945 a Lajatico, titolare di un'impresa commerciale.
Essendo sterile, ho perso il mio defunto marito durante la crisi pandemica.
Soffrendo di distonia, i test medici rivelano pochissime opzioni di follow-up.
Mio padre religioso, mi ha consigliato un'opera sociale per ringraziare Dio della sua benedizione.
Non avendo né eredi né parenti stretti e conosciuti, ho deciso di donare 518.000 euro e trovare una famiglia adottiva per la mia affezionatissima cagnolina Mila.
Per amministratore legale, rispondere alla-mail sottostante.
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Che Dio sia con noi!