Ovviamente la mia è una provocazione, ma fino a un certo punto: in questi 15 anni di monitoraggio non ho mai visto nessun amministratore interessarsi ai morti sul lavoro in modo serio e continuativo, eppure denunciavo e denuncio a tutti i livelli che i morti sul lavoro sono molti di più di quelli che diffonde INAIL, non starò qui a fare analisi masturbanti che ubriacano chi le legge. Nelle primarie di domenica si scontrano due visioni di società contrapposte. Quella concreta degli amministratori come Bonaccini che però a mio parere operano troppo con il cervello e poco con il cuore, che è quello che è mancato in tutti questi anni. La concretezza va bene, ma se non hai le ali e non fai vedere che sai volare tutti diventa opaco e triste: l’ho constatato in questi 15 anni: è mai possibile che nessuno che amministra si è degnato di dire qualcosa, di occuparsi della strage di lavoratori con una parte occultata prima di tutto dall’indifferenza di chi amministra, ma non dagli italiani che hanno visitato l’Osservatorio in milioni e che hanno dopo tutti questi anni fatto esplodere grazie soprattutto al nostro lavoro certosino l’interesse per le tragedie sul lavoro. la vita di chi lavora non è un numero che si cancella, un morto sul lavoro crea un buco nero nei familiari di chi rimane, un buco nero che risucchia la loro vita, che la fa diventare triste e ingiusta, è così per i familiari di quasi 20000 morti sul lavoro in questi 15 anni di monitoraggio. Cosa ha fatto chi ha amministrato la cosa pubblica, e mi riferisco a quelli di ogni partito? Hanno precarizzato il lavoro in modo drammatico, il jobs act è stato l’inferno dei lavoratori, ma anche prima avevano fatto cose orrende: come si può rifiutare di svolgere un lavoro pericoloso, se poi il giorno dopo puoi essere licenziato? Muoiono tantissimi giovani precari nelle piccole e piccolissime aziende, così come ora anche in Scuola/lavoro. Arrivano da noi tantissimi emigrati, da paesi poveri, si utilizza come manovalanza usa e getta, si fanno fare loro i lavori più pericolosi, senza nessuna preparazione e soprattutto diritti, l’anno scorso se si esclude l’agricoltura, un morto su cinque sui luoghi di lavoro è straniero, e diventeranno sempre di più nei prossimi anni. Cosa si fa per loro? Nessuna proposta concreta di Bonaccini su questi punti, e la Schilen ha messo nel programma attenzione per questo fenomeno . Muoiono moltissimi anziani sul lavoro, uno su quattro ha più di 61 anni e cos’hanno fatto in questi anni? Hanno allungata di tanti anni la vita lavorativa, non distinguendo neppure chi fa un lavoro pericoloso e chi invece non corre nessun pericolo di infortuno, è come dire “andate a morire tanto a noi non tocca”; a una certa età i riflessi non ci sono più, l’udito e la vista calano, le malattie portano stanchezza, come pure un lavoro impegnativo che ha bisogno di attenzione. Possibile che nessuno si scandalizza per questo? No, chi ha amministrato e amministra non l’ha mai fatto. Ma ciò vale non solo per i lavoratori che si sono visti emarginati e soli. Ma ciò vale anche per l’ambiente, io me ne occupo da artista da 50 anni e ho visto un netto peggioramento, con un consumo del suolo che ci sta portando a una cementificazione totale del Paese, il consumismo è diventato un male non solo per le risorse limitate del Pianeta, ma anche la più orribile dittatura, che ci chiude e spegne il cervello: vogliono far contare gli umani per quello che consumano. Il Lavoro e l’Ambiente richiedono un enorme cambiamento, altrimenti spariremo. E la Schlein ha messo Lavoro e Ambiente come prioritari nel suo programma. Certo Bonaccini è un buon amministratore, come lo però è anche Lepore che appoggia la Schlein. Ma il cuore di chi amministra diciamo che è poco attento e inaffettivo, questo perché non perché sono aridi, ma perché devono mediare tra interessi spesso contrapposti, . Ma io voglio vedere anche le ali, i sogni e la fantasia. Per questo domenica andrò a votare e lo farò per Elly Schlein, con lei si può tornare ad accarezza il sogno di un grande partito di sinistra che è vicino ai lavoratori, ai più poveri e agli umili. Con la speranza che poi ci sia un nuovo grande partito di massa che su questi valori costruisca una vera alternativa, senza più orpelli ideologici. Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.it
Mi compiaccio un iniziativa eccellente.Speriamo che solleciti le coscienze dei preposti alla sicurezza nei ouoghi di lavoro.
RispondiEliminaGrazie Carlo per questa analisi fatta con la Tua saggezza e con il Tuo cuore.
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