Il chieto vivere di Landini. Sbarra e Bombardieri; si meriterebbero tutti e tre un bel vaffa…e lo stesso vale per i ministri delle Politiche Agricole e del Lavoro che si sono succeduti in questi 16 anni, ma ci metto pure, anzi per primo Bettoni Presidente INAIL e già Presidente ANMIL e alle Commissioni lavoro che si sono succedute alla Camera e al Senato, poi mica posso ignorare un vaffa ai tanti senatori e deputati ai quali ho mandato i miei report. Da 15 anno denuncio che i morti sul lavoro sono molti di più, lo faccio portando anche prove (altre qui sotto che è impossibile ignorare) ma niente, questo a voi non interessa, in effetti sono poveri lavoratori sfigati che perdono la vita, i più umili, quelli che un sindacato non sanno neppure cos’è, sono meridionali anche al nord e stranieri, che mica hanno visibilità mediatica. Ecco le prove dei morti occultati anche a gennaio di quest’anno, mi sono fermato solo a due Regioni, poi l’incazzo, un puro incazzo proletario mi ha fatto smettere. Sul Giorno c’è una tabella diffusa da Vega dove vengono riportati i morti dell’INAIL di gennaio: guardo Brescia, c’è un solo morto, vado a vedere quelli che ho monitorato con l’Osservatorio, sono tre, due di questi evidentemente non si sono accorti di essere morti sul lavoro. Ecco chi sono i tre morti in questa provincia: Ma dai 60 anni in su non si muore senza chiedere il permesso a INAIL. Vado a vedere il Veneto: INAIL diffonde 3 morti, vado a vedere: sono 6, il 40 % di resuscitati che chi sono, ma non so chi sono i resuscitati in Veneto,
I morti sui Luoghi di lavoro a Brescia, non 1 come diffonde INAIL ma 3
Nicola Battagliola 28
Mario Vergine 68
Pantelic Dusan 64
I morti sui luoghi di lavoro in Veneto, non 3 come diffonde INAIL ma 6
Giulia Ramelli 34 Maestra di sci
Adriano Comin 64 autotrasporto
Andrey perpuscynii 32 Cava
Primo Bavaresco 70 Agricoltura
Gio Battista Beccherle 76 Agricoltura
Luigino Pernigotto 63 Agricoltura
Ma è così tutti i mesi e da 15 anni e allora cari Landini; Sbarra e Bombardieri cosa ci facciamo con questi morti? Ovviamente stavano lavorando in nero e sono anziani. Ma allora INAIL scriva chiaramente che non fa nessun monitoraggio, che quelli che non sono assicurati da loro non interessano, e soprattutto che faccia capire agli italiani che quelli che diffonde sono SOLO i suoi morti, che ce ne sono almeno altrettanti che a loro sfuggono. Ma per Landini, Sbarra e Bombardieri è una disfatta culturale. Tra l’altro si sfiora il surreale quando province come Cremona e BAT che non hanno nessun morto sui luoghi di lavoro provocate da infortunio diventano quelle da bollino rosso, solo perché hanno qualche morto sulle strade e in itinere, ma noi li teniamo separati, proprio perché richiedono interventi diversi. Caro Landini, in questa foto sono con te a una manifestazione a Bologna, mi avete anche fatto fare una mostra quando diventasti segretario della FIOM, ma quanta acqua è passata sotto i ponti, se non siete più nemmeno capaci di ascoltare uno della base, uno che è stato un vostro delegato e che è pure iscritto al tuo sindacato dei pensionati. Mai ascoltato, avevo aperto l’Osservatorio il 1° gennaio 2008, per non far dimenticare i sette lavoratori della ThyssenKrupp di Torino morti 20 giorni prima. Ma prima o poi vi sveglierete dal torpore e comprenderete che i “palazzi” fanno male, tra poche settimane vedrò se mandare un vaffa.. anche alla Schlein, che per ora predica bene, poi….. Carlo Soricelli curatore dell’osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro
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