Al Presidente Mattarella al suo Capo Gabinetto Ugo Zampetti, al Cardinale Zuppi alla Presidente Meloni, ai Ministri del lavoro e dell’Agricoltura pc Sindaco di Bologna, al Capo Gabinetto del Comune di Bologna Sergio Lo Giudice, al Presidente della Regione Emilia Romagna Bonaccini, , Al Segretario CGIL di Bologna Bulgarelli, ai Segretari Generali di CGIL, CISL e UIL Landini, Sbarra e Bombardieri, al Maestro Pupi Avati, ai Presidenti delle Regioni Italiane. Basta disinformazione sui morti sul lavoro. Ecco la drammatica situazione dei morti sul lavoro aggiornata a questa mattina: già superati i morti sui luoghi dell’intero 2022. Qui sotto le Regioni con più morti sui luoghi di lavoro in ordine decrescente rispetto al numero di abitanti (ESCLUSO ITINERE). L’Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.it monitora i morti sul lavoro dal 1° gennaio 2008, così come li monitora l’Istituto di Statistiche Europee Eurostat, che separa giustamente i morti sui luoghi di lavoro rispetto all’itinere, su queste tragedie si fa solo una grande confusione, e la prima a generarla è INAIL e chi elabora i suoi morti, che non separa adeguatamente i morti , che diffonde solo le denunce che gli arrivano dal territorio e solo dei suoi assicurati. E’ così da 16 anni. Non esiste nessun indice occupazionale valido se a morire per quasi la metà non sono monitorati come fa l’Osservatorio: i colori e gli indici occupazionali non hanno nessun valore statistico se non si contano tutti i morti visto che a morire per il 40% sono lavoratori di altre categorie, in nero e agricoltori, già schiacciati trattore 150 anche quest’anno che non appaiono da nessun altra parte. La situazione è drammatica per i lavoratori anziani e logorati: sono quest’anno 297 su 815, erano 213 nel 2015 e 67 nel 2008. L’allungamento dell’età per andare in pensione senza fare nessuna differenza tra chi fa un lavoro impiegatizio e da chi svolge un lavoro pericoloso ha prodotto questa autentica carneficina tra i vecchi lavoratori. Le donne hanno un autentico bum di morti sulle strade; questo perché è impossibile riuscire lucidamente a conciliare la stanchezza con l’attività lavorativa e il carico famigliare. Ecco i morti sui luoghi di lavoro di ciascuna Regione, non ci sono i morti sulle autostrade e i morti sono registrati dove c’è stato l’evento e non della provincia o regione di apparenza. Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro
Superati ieri 19 giugno i 700 morti complessivi nel 2025 Questo se si contano tutti i lavoratori, non solo quelli coperti da INAIL.Le cause politiche e normative dell'aumento • Jobs Act: dall’abolizione dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori (2015), l’aumento dei morti sul lavoro è stato del 43%. +15% con la Legge Salvini degli appalti a cascata del 2023 •
Superati ieri 19 giugno i 700 morti complessivi nel 2025 Questo se si contano tutti i lavoratori, non solo quelli coperti da INAIL.Le cause politiche e normative dell'aumento • Jobs Act: dall’abolizione dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori (2015), l’aumento dei morti sul lavoro è stato del 43%. +15% con la Legge Salvini degli appalti a cascata del 2023 •
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