Ieri 15 morti sul lavoro. Nella foto il povero giovane di 20 anni Carlos Barletta una morte che racchiude tutte le problematiche del lavoro; in erba, staniero, in trasferta fuori regione e responsabile della Sicurezza, vi rndete conto in che marciume stiamo vivendo? 15 morti ieri per infortuni e potrebbero anche essere sottostimati. Ma solo 4 su 15 probabilmente sono assicurati a INAIL. Ecco come occultano i morti sul lavoro, nessuno ne parla nella sua interezza se non l'Osservatorio, ma ora mi sono stancato di fare l'utile idiota mettendoli in rete così senza nessuna fatica, copiano e spacciano questo lavoro durissimo come se fosse il loro senza mai citare la fonte e ci sono anche sindacati, queslli che fanno i "durissimi" che si scandalizzano per lo sfruttamento del lavoro altrui, ma sono i primi a farlo, per non parlare disedicenti giornalisti, che vedono così visto che i morti sul lavoro ora "tirano" ci sibuttano dentro senza sapere neppure di cosa parlano: lo farei se prima vedo che hanno il mio stesso numero di morti decumentato. Ma colpisce la morte di pochi giorni fa di un povero ragazzo di Carlos Barletta di origine boliviana di soli 20 anni; abitava in Piemonte , era in trasferta a Verona, era anche l'addetto alla Sicurezza, vi rendete conto a 20 anni, praticamente funziona così, prendono un ingenuo lo fanno rappresentante della Sicurezza e così diventa il responsabile di eventuali infortuni anche mortali, in questo caso della sua morte: Carlos è stato schiacciato sulla volta di un capannone, il carrello elvatore è salito fino a schiacciarlo. Un orrore vedere che muoiono così tanti giovani precari e supersfruttati
Dati aggiornati al 31 luglio 2025 Dall’inizio dell’anno sono morti 873 lavoratori, di cui 621 sui luoghi di lavoro (esclusi gli incidenti in itinere). Il ritmo delle morti è spaventoso: ogni 6 ore e pochi minuti un lavoratore perde la vita. Se si considerano solo i dati INAIL, che escludono migliaia di lavoratori non assicurati o assicurati con altri enti, le denunce (comprensive di itinere) al 30 maggio 2025 sono appena 389. Un’enorme sottostima della realtà.
Dati aggiornati al 31 luglio 2025 Dall’inizio dell’anno sono morti 873 lavoratori, di cui 621 sui luoghi di lavoro (esclusi gli incidenti in itinere). Il ritmo delle morti è spaventoso: ogni 6 ore e pochi minuti un lavoratore perde la vita. Se si considerano solo i dati INAIL, che escludono migliaia di lavoratori non assicurati o assicurati con altri enti, le denunce (comprensive di itinere) al 30 maggio 2025 sono appena 389. Un’enorme sottostima della realtà.
Mah che amarezza farò girare per sensibilizzare le persone grazie per il tuo impegno
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