Grande clamore mediatico per la morte a Roma di Vincenzo Torella di 60 anni, che per l’età che ha non dovrebbe svolgere lavori pericolosi (nella foto) ma il Lazio è la Regione più sicura d’Italia se si contano tutti i morti e non solo gli assicurati a INAIL e se si separano i morti sui luoghi di lavoro da quelli che muoiono in itinere. L’unico parametro valido per valutare l’andamento su queste tragedie è quello dell’incidenza del numero di morti rispetto alla popolazione, così come vogliono le statistiche europee con EUROSTAT, l’indice occupazionale può andare bene per INAIL che monitora solo i suoi morti, ma non tutti quelli che muoiono sul lavoro di altre categorie o in nero; tra l’altro quelli che vengono diffusi sono messi insieme come numero di morti: ricordo che sui luoghi di lavoro. Situazione nel lazio a questa mattina, la Regione ha 51 morti sui luoghi di lavoro, che diventano 92 con i morti sulle strade e in itinere. Ma perché questa Regione ha il più basso numero di morti sui Luoghi di lavoro rispetto alla popolazione? C’è una risposta molto semplice, Roma è soprattutto una città di terziario avanzato, è la Capitale d’Italia con centinaia di migliaia di persone impiegate nei Ministeri e in Enti e altri ambiti del terziario. Lì non puoi svolgere lavori in nero. Dopo la Lombardia è la regione più popolosa d’Italia e questo spiega la sua ultima posizione su queste tragedie. Ma ieri è uscito anche il report di Italia Oggi dove Modena nel 2022 è addirittura classificata per i morti sul lavoro come 106esima su 107. Ci sarebbe da ridere a crepapelle se non parlassimo delle tragedie dei morti sul lavoro, e questo fa perdere (per loro) diverse posizioni sulla qualità della vita. Modena invece nel 2022 sui Luoghi di Lavoro (escluso itinere9 ha avuto solo 7 morti e 15 se si mettono tutti, questo perché per la forte industrializzazione tantissimi lavoratori e lavoratrici si spostano qua e là per la provincia e tanti muoiono sulle strade. Ma è assurdo non tenere conto della diversità delle morti; i morti sui luoghi di lavoro sono cosa ben diversa dai lavoratori che muoiono sulle strade che richiedono interventi diversi, se si mettono insieme si fa solo del CASINO che a tanti evidentemente conviene, visto i miliardi di euro spesi sulla sicurezza in posti di lavoro dove praticamente non ci sono morti come nell’industria dove c’è il Sindacato, mentre non ne arrivano nelle piccole e piccolissime aziende dove sono concentrati la maggioranza dei morti. Modena nel 2022 una delle province più sicure d’Italia, come del resto Ravenna e l’intera Emilia Romagna che è quella con meno morti sui Luoghi di lavoro tra le grandi Regioni. Del resto la povera operaia di soli 26 anni Anila Grishaj(nella foto) non sarebbe morta se al sindacato fosse stato permesso di entrare in azienda. Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro
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