venerdì 27 dicembre 2024

Grazie a Natalia Aspesi per aver parlato delle donne morte sul lavoro

La mia mostra sui morti sul lavoro con quasi 100 opere sul tema dei morti sul lavoro che tratto dal 1980 ha un flusso continuo di visitatori che escono tutti commossi nel vedere questo scempio fatto alle lavoratrici e ai lavoratori. All'inaugurazione della mostra presso la Fondazione Carisbo in via Farini 15 a Bologna, inaugurata dal Senatore Casini che questa mostra ha voluto, e il Sindaco di Bologna c'erano tre "donne combattenti" che hanno raccontato cosa succede in una famiglia quando muore in modo atroce un figlio/a sul lavoro. Sono le madri di Mattia Battistetti morto a Montebelluna di Treviso travolto da un carico di una gru non revisionata che aveva più anni di lui, di Emma Marrazzo, madre di Luana D' Orazio giunta dalla Toscana, e della mamma di Salvatore Piras anche lui morto a soli 23, venuti dalla Sardegna. Tutti in Sala si sono commossi e hanno voluto abbracciare queste madri, che come leonesse difendono la memoria del proprio caro. Spero tanto da qui in avanti non sia solo un metalmeccanico in pensione a occuparsi di queste cose, che anche gli artisti e gli intellettuali tornino finalmente ad accorgersi ed a occuparsi del "Sociale" io queste opere le chiamo "neorealismo sociale" che purtroppo si è interrotto quando è arrivato il "Futurismo" che tanti danni ha fatto essendo l'incubatore del fascismo. Più niente dopo, qualche opera Sociale fatta nel dopoguerra, più per motivi ideologici che per un vero interessamento delle problematiche del tempo. Carlo Soricelli

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